Vi voglio raccontare la vera leggenda della Befana.
Una sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porta della casa di una povera vecchietta
tre personaggi vestiti con molta eleganza.
Erano i Re Magi provenienti da terre lontane che, in groppa ai loro cammelli, si erano incamminati per raggiungere la grotta in cui era nato il Bambino Gesù, guidati dalla stella cometa.
Le chiesero indicazioni per raggiungere la grotta a Betlemme per rendere omaggio al bambinello, e la vecchietta indicò loro il cammino più semplice da percorrere.
I Re Magi, prima d’incamminarsi, chiesero alla vecchietta se avesse voluto unirsi a loro,
ma troppo indaffarata nelle sue faccende, rispose di no.
Si pentì di non aver accettato il loro invito e si avviò per raggiungerli.
Salì a cavallo della sua scopa magica, e andò in giro di qua e di la, senza riuscire a trovare
i tre Magi.
Nel suo viaggio, sempre in volo nel freddo cielo stellato, iniziò a girare di casa in casa, cercando quel bimbo chiamato Gesù. Ovunque lasciava dolcetti, caramelle, mandarini, uva passa, e a chi le rispondeva in modo sgarbato lasciava cenere e carbone, che faceva scivolar giù dai loro camini.
Non riuscì mai a raggiungere quei Magi, ne a vedere il Bambinello.
Ormai rassegnata, la vecchia Befana la notte tra il 5 e il 6 gennaio di ogni anno, salta sulla sua scopa magica, sfidando il freddo e il vento di quella tanto attesa notte, e gira di casa in casa, a far visita ai bambini, per lasciare loro un piccolo dono.
Questo è per lei un modo per omaggiare il Bambinello, che, in quella magica notte, rivive in ogni bambino.
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