Alice e Bianconiglio

Alice e Bianconiglio nel Paese delle Meraviglie, primo episodio

da Alice nel paese delle meraviglie

Il secondo episodio “Tricheco e le ostriche” lo trovi qui.

Alice oggi non ha una gran voglia di andare a scuola e seguire le lezioni; preferisce rimanere all’aria aperta a giocare con il suo amico gatto, Oreste.

Serena la bambina si addormenta e sogna un mondo fantastico in cui anche gli animali, i fiori e gli oggetti possono parlare.

La piccina inizia il suo bellissimo viaggio nel Paese delle Meraviglie.

Ecco che le appare come per magia un grosso coniglio bianco, il Bianconiglio, che vestito di tutto punto, corre veloce con un grosso orologio in mano, dicendo: “ E’ tardi! Ho fretta!”

Alice e Bianconiglio

Alice vorrebbe chiedergli dove va e perché ha tanta fretta, ma Bianconiglio non si cura della sua presenza e di gran fretta s’infila in una cavità della terra, buia e stretta. La bambina, curiosa, s’infila nella tana, mentre il suo gattino Oreste la osserva preoccupato.

Spesso la curiosità è causa di guai. In quel momento Alice precipita

In una buca profonda, ma la sua larga gonna le si apre come un paracadute,

facendola cadere giù adagio adagio.

La bambina atterra in un corridoio buio e fede un’ombra fuggire via e grida: “signor coniglio mi aspetti!”

Quello strano coniglio corre via senza ascoltarla, ma lei lo segue ancora.

Arrivata davanti ad una porticina, afferra la maniglia, che sentendosi presa per il naso esclama: “Ohi!” Alice stupita chiede alla maniglia di aprire la porta per lasciarla passare. La porticina però è troppo piccola per lei!

“Nulla è impossibile” le dice la serratura, invitandola a prendere la bottiglia che c’è sul tavolo.

“Quale tavolo?” chiede Alice guardandosi intorno. Eccolo, è apparso all’improvviso! Sopra c’è una bottiglia con scritto bevimi.

“Rifletti bene!” dice fra se e se la bambina.

Alice sa che non è prudente assaggiare cose sconosciute, ma è così curiosa che beve quasi tutto il misterioso liquido della bottiglia.

Mentre beve diventa piccola, sempre più piccola.

Ora Alice potrebbe passare dalla porta, ma la serratura è chiusa a chiave e la chiave è rimasta sul tavolo.

La serratura indica ad Alice una scatola di biscotti. Lei ne mangia uno e subito diventa così grande da toccare il soffitto con la testa.

Singhiozzando la piccola esclama:  ”Adesso non potrò più uscire di qui!”

La stanza si riempì con le sue lacrime, allora bevve di nuovo il liquido magico e divenne ancora piccina e cadde nella bottiglia.

Galleggiando passò attraverso la serratura della porticina.

Al di la della porticina c’è un gran mare agitato. Alice vede tre uccelli: uno galleggia sull’acqua a testa in giù, Il secondo spinge, il terzo, che si chiama Capitan Libeccio, sta comodamente seduto.

“Per favore, mi aiuti” gli grida la bambina. Il capitano però non le risponde e le onde la portano a riva.

Alice è arrivata a riva con i vestiti completamente bagnati. Capitan Libeccio per asciugarsi le consiglia di fare la Maratonda, una strana corsa in cerchio.

Stando seduta sul becco di uno degli uccelli, la bambina si unisce al girotondo. Quando vede di nuovo Bianconiglio, ricomincia a seguirlo.

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