La Filastrocca delle streghe ha un ritmo vivace, presenta accenti e pause a intervalli regolari.
Per chi ci crede e chi non ci crede parleremo delle streghe.
Dice la gente che sono vecchie con i pidocchi fin dentro le orecchie,
con gli occhi storti, con i vestiti sporchi e stracciati.
Durante il giorno stan chiotte chiotte aspettando che faccia notte.
Ma quando è buio vispe e allegre spiccano il volo le brutte streghe.
Passano monti, passano pianure, passano buchi di serrature;
e più dei ladri e degli assassini vogliono fare paura ai bambini;
se la senti che sta arrivando non devi piangere tremando;
falle in faccia una gran risata e la strega sarà spacciata.
Questo è il sugo dell’avventura: la paura è di chi ha paura.
Tu falle solo coccodè e ogni strega avrà paura di te.
Filastrocca delle Fate, Gnomi e compagnia
Quando è notte per magia, fate, gnomi e compagnia sbucan fuori come funghi.
Tre giganti grossi e lunghi con le nostre costruzioni,
coi trenini e coi palloni,
si divertono come pazzi, senza grida nè schiamazzi.
Un folletto, per dispetto, fa pipì dentro al mio letto
mentre un altro, soddisfatto,
va a cavallo sul mio gatto.
Una fata innamorata la bacchetta s’è scordata e sta sempre
alla finestra sospirando mesta mesta.
Poi fa giorno e vanno via.
Fate, gnomi e compagnia vanno a letto su una nube
dentro al libro delle fate.
( emme edizioni)