Messaggi Cosmici: Universo poliglotta

Messaggi Cosmici: Universo poliglotta , messaggeri dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande

di N. Fornengo

 

” E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Messaggi cosmici: l'Universo poliglotta

Ultimo verso di Dante dell’inferno nella Divina Commedia.

Al termine del lungo e faticoso viaggio, Dante e Virgilio escono e contemplano il cielo nella notte stellata.

Nella Divina Commedia questa contemplazione assume un significato simbolico, ma non si differenzia di molto dalla meraviglia che si prova quando alziamo gli occhi al cielo, in una notte stellata, e osserviamo la Via Lattea.

Quella scia bianca che vediamo è  data dalla luce delle stelle che formano la nostra galassia.

Se osserviamo questo fenomeno con meno poesia e più significato scientifico, possiamo dire che quella luce rappresenta un “messaggero” che ci porta informazioni su ciò che accadeva tanto tempo fa nello spazio della nostra galassia.

Nella fisica dell’infinitamente piccolo, cioè nella fisica delle particelle, i messaggi sono interazioni che si manifestano attraverso lo scambio di particelle messaggero, i mediatori dell’interazione, che dipendono dal tipo do forza che stiamo considerando.

Per ciò che riguarda invece la fisica dell’infinitamente grande, cioè per l’astrofisica e la cosmologia, i messaggeri cosmici sono quei segnali di varia natura: radiazione elettromagnetica, raggi cosmici, neutrini, onde gravitazionali, che ci portano l’informazione su fenomeni che avvengono molto lontano da noi; questi messaggeri sono fondamentali per permetterci di capire cosa accade nel cosmo, visto che non possiamo andare a vedere fisicamente da vicino cosa accade a una supernova, a un buco nero, o in un’altra galassia.

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