Il pescatore Willy viveva in un paese assai lontano, in un’isola sperduta dell’oceano Pacifico, l’isola O’ahu, una delle isole dell’arcipelago delle Hawaii.
Il suo paesino Waialae si trovava in una costa incantata, a sud dell’isola, tra palme e una ricca rigogliosa e rigogliosa vegetazione.
Willy viveva in una casina in riva al mare con sua moglie Rosemarie; tutte le sere andava in
mare, con la sua piccola barca, per gettare le reti; la mattina, ai primi bagliori dell’alba tornava
in mare per ritirarle e controllare il pescato.
Una sera il cielo si coprì di nuvoloni neri, il mare diventò agitato, Willy era in mare
con la sua piccola barca.
Rosemarie, non vedendolo tornare, si preoccupò, e andò in riva al mare a fare
segnali con la sua lanterna.
La poverina a causa del forte vento che soffiava dal mare, perse l’equilibrio e
dal dirupo cadde nelle fredde e oscure acque del Pacifico.
Quella sera accadde qualcosa di inimmaginabile che sconvolse per sempre la vita della coppia.
Mentre la povera Rosmarie veniva portata via dalle onde del mare, dalle acque più profonde arrivarono un gruppo di sirene che vedendola nuotarono verso di lei, felici la presero per mano per guidarla in quel nuovo mondo sottomarino.
Dal momento in cui la presero per mano Rosmarie ebbe la sensazione di essere a suo agio, consapevole di vivere una nuova situazione; poteva respirare, muoversi con leggerezza tra le acque, totalmente immersa, come facevano le sirene, delle quali aveva tanto sentito parlare, ma di cui non ne credeva l’esistenza.
Con il loro semplice tocco della mano le avevano fatto un incantesimo,
l’avevano trasformata in una sirena come loro.
La portarono con loro in fondo al mare, le mostrarono il loro castello incantato di corallo rosa.
Rosmarie fu invitata alla loro tavola, mangiò con loro marmellata di Alghe rosse e
uova di pesce. Per tutto il tempo sembrava si fosse dimenticata della sua vita
sulla terra ferma e di Willy che, disperato, la stava cercando.
La tanta allegria e i canti delle sirene le fecero tornare in mente tutte le cose che
aveva lasciato sulla terra: la sua bella casina, la sua gatta Gracy che le girava sempre intorno,
la sua bella vita di prima con il suo adorato Willy.
La spensieratezza durò poco, e iniziò a rattristarsi, aveva tanta nostalgia della sua vita sulla terra.
Intanto Willy, che era tornato a casa, la stava cercando e, non avendola trovata,
decise di andare per mare a cercarla, con la sua piccola barca.
Era già sera e Willy sentì il canto delle sirene, e appena sotto la superficie le vide,
tra loro vide anche sua moglie.
Rosemarie, rattristata, gli disse: “Ora sono una sirena e non posso più tornare a casa con te,
le sirene, che mi hanno salvata dalla morte, non mi libereranno mai”.
Willy, che era un uomo molto astuto, le disse di andare la sera seguente alle rocce nere,
insieme alle altre sirene; aveva un’idea in mente, sapeva che le sirene sono molto
amanti dei gioielli, e pensava di poter riscattare la vita della sua adorata moglie.
La sera successiva Rosemarie convinse le altre sirene di seguirla fino alle rocce nere.
Willy era li ad aspettarle con le mani piene di gioielli: braccialetti, anelli, collane luccicanti.
Le sirene lo implorarono di dar loro quei magnifici gioielli.
_ Ridatemi la mia Rosemarie ed io vi darò tutti i gioielli_ disse il pescatore.
Le sirene in coro sussurrarono la formula magica, liberando Rosemarie.
Willy gettò in acqua tutti i gioielli e fece salire in barca sua moglie,
finalmente libera dall’incantesimo, ma viva grazie proprio alle sirene.
Felici Willy e Rosemarie si abbracciarono.
_ “Dove hai trovato tanti gioielli? noi siamo così poveri!!”_
chiese meravigliata Rosemarie al marito.
_Oh! li ho fatti io con le decorazioni del nostro albero di Natale!_
Rispose il pescatore sorridendo, e felici continuarono a remare fino alla riva per tornare
alla loro casina.
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