Lucia era una fanciulla dolcissima che visse a Salerno nel IV secolo sotto l’impero di Diocleziano, periodo in cui i cristiani vennero perseguitati e martorizzati.
Un giorno Lucia partì dalla sua città, con il suo asinello, per portare un pò di sollievo e d’amore tra i bambini , tanto bisognosi di amore, che vivevano tra gli stenti.
Era desiderosa di portare gioia e serenità tra i piccoli e ben presto, portando buone parole di speranza di paese in paese, si diffuse tra la gente la presenza di questa benefattrice che avrebbe voluto in mille modi portare serenità. Fu così che Lucia chiese ai suoi piccoli di raccogliere i loro desideri in un foglio, una letterina che le avrebbero dovuto consegnare.
I bambini erano talmente poveri che anche i loro desideri erano modesti, per cui Lucia con le sue stesse mani costruiva per loro quei doni, semplici, ma ricchi di amore e di speranza per un domani migliore.
La notte del 12 dicembre Lucia, dopo aver letto ogni letterina e preparato i doni per ciascun bambino, con il suo asinello iniziava il suo viaggio di casa in casa a consegnare doni.
Gli sforzi di Lucia erano sempre ricompensati dai suoi protetti che le facevano trovare dei mandarini, dell’acqua e le carote per il suo asinello.
Dopo tanto camminare di città in città, di via in via, di casa in casa, Lucia , felice per avere portato un pò di pace e amore, si ritirava, in attesa di ripetere quel gradito evento l’anno successivo.
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