Il complemento di paragone indica il secondo termine di un confronto tra due esseri animati o due cose, o tra tra due qualità di una stessa persona o cosa.
Risponde alla domanda:
meno o più di chi? di che cosa? quanto chi’ quanto che cosa? come chi? come che cosa?
es.:
Mio fratello Paolo è più alto di mio cugino Antonio, ( confronto tra due esseri animati= compl. di paragone);
La mia bicicletta è più nuova della tua, ( confronto tra due cose= compl. di paragone);
Questa poltrona è più bella che comoda, ( confronto tra due aggettivi di una stessa cosa= coml. di paragone);
Con i comparativi di maggioranza e di minoranza il complemento di paragone è introdotto da di:
es. Anna è meno timida di mia sorella.
Quando sono messe a confronto due diverse qualità di una stessa cosa o persona e il paragone avviene tra due aggettivi, il secondo termine è introdotto dalla congiunzione che:
es.: Nel nuoto Antonio è più veloce che resistente.
Con il comparativo di uguaglianza, il compl. di paragone è introdotto dalla congiunzione come:, o dall’avverbio quanto, anche in relazione con tanto ( tanto quanto);
es.: Mario è forte quanto te.
Ho studiato tanto quanto lui.
PROPOSIZIONE COMPARATIVA
La proposizione comparativa si ha quando il secondo termine di paragone è costituito da una proposizione comparativa.
Es.: Quel ragazzo è più intelligente di quanto credevo.
Il viaggio è stato meno costoso di quanto avessimo temuto.