Classificazione dei complementi:
a seconda dell’elemento della frase che arricchiscono o determinano, i complementi si distinguono in:
- Complementi del gruppo del soggetto, quando completano il significato del soggetto, o un elemento appartenente al gruppo del soggetto: es. ” La casa di Paolo è stata svaligiata”.
- Complementi del gruppo del predicato, quando completano il significato del predicato o un elemento appartenente al gruppo del del predicato: es. ” La casa è stata svaligiata dai ladri“.
- Complementi circostanziali, quando completano il significato dell’intera frase, precisando il tempo, il luogo, in cui avvengono i fatti espressi nella frase: es. ” D’estate le giornate sono più lunghe”.
- Complementi diretti, quando si uniscono direttamente all’elemento da cui dipendono, per lo più un verbo transitivo, densa l’aiuto di una preposizione: es. ” Paolo legge un libro“.
- Complementi indiretti, quando sono introdotti nella frase o si uniscono all’elemento da cui dipendono per mezzo di una preposizione, semplice o articolata: es. ” Paolo ha scritto una lettera alla mamma“.
- Complementi avverbiali, quando sono costituiti da avverbi o da locuzioni avverbiali che completano il significato del verbo, dell’aggettivo, del nome o dell’avverbio cui si riferiscono: es. ” Luca ha salutato gli ospiti gentilmente“; ” Laura viene a trovarci spesso“; ” Ho letto un libro molto bello”;