Oggi vi vorrei parlare dell’inserimento di Sempreallegro in una famiglia in cui Tempestina era, ed è la regina indiscussa.
Li separano 31 mesi di differenza , mesi che se in età adulta sono irrilevanti alla loro di età invece fanno la differenza.
Abbiamo deciso di avere un secondo figlio cosi presto perchè volevamo che i nostri bimbi non avessero troppa differenza di età, per permettergli di crescere insieme e condividere il maggior numero di esperienze possibili. Leggi anche La giusta differenza di età tra fratelli
Appena ho saputo di essere in attesa ho iniziato a spiegare a Tempestina che nella pancia della mamma c’era la sua sorellina (perchè ero convinta che avrei avuto solo femmine) e l’avevamo già chiamata Ginevra. Poi un bel giorno scoprimmo che non era Ginevra ma Sempreallegro e ho dovuto spiegare a Tempestina che non era una sorellina ma un fratellino. Che mamma disastro che sono!!
Fin da subito la parola d’ordine è stata :COINVOLGERE. Volevo che lei si sentisse importante per il fratellino, che avesse voglia di prendersene cura insieme a me, che il tempo passato a cambiare pannolini, allattare etc etc fosse tempo piacevole da passare insieme.
Cosi dai primi calcetti percepibili all’esterno della pancia, le ho sempre fatto sentire la presenza del fratello, insieme gli parlavamo e le spiegavo che il fratellino la poteva sentire.
Lei la sera si accovacciava sulla pancia e raccontava la sua giornata.
Siamo andate insieme a scegliere le prime tutine, insieme abbiamo preparato l’ovetto, i pannolini e tutto il necessario.
Tempestina veniva con me alle visite e aiutava la ginecologa (favolosa lei!!) a fare le ecografie.
Le ho ricordato con costanza che l’arrivo del fratellino non avrebbe cambiato l’amore di mamma e papà, però siccome sarebbe stato molto piccolo lei avrebbe dovuto essere paziente se la mamma e il papà non avessero risposto alla sue richieste immediatamente.
Le ho anche promesso che il fratellino alla nascita le avrebbe portato la “valigetta della dottoressa peluches”che tanto desiderava.
E cosi il fratellino nacque.
E Tempestina quando arrivò in ospedale oltre al fratellino trovò la tanto desiderata valigetta.
All’inizio non si rese conto di quello che era accaduto, il fratellino assomigliava tanto al suo cicciobello e lei lo trattava proprio cosi.
Dopo il parto ho continuato a coinvolgerla con pazienza e costanza, a farla sentire importante e al centro dell’attenzione, a volte togliendo irrimediabilmente attenzioni al piccolo.
Veniva con me a cambiare il pannolino e me lo passava, gli metteva la crema sul sederino, sceglieva le tutine.
Insieme facevamo il bagnetto al piccolino e mentre io allattavo il fratellino lei allattava cicciobello.
Nonostante il mio impegno costante , lei un pò ha sofferto il cambiamento, e me lo ha dimostrato le volte che la sgridavo e urlava di riportare subito il fratellino in ospedale.
Ora sono passati 9 mesi e anche se ogni tanto prova ad eliminarlo va decisamente meglio sopratutto perchè Sempreallegro è più “autonomo” e mi posso dedicare di più a lei.
Io la capisco. Lei è stata al centro dell’attenzione dalla nascita e si è ritrovata di punto in bianco a dividere le coccole di mamma con questo piccolo sconosciuto che per di più non era in grado di interagire con lei, insomma dal suo punto di vista, a parte regalarle la valigetta, il fratellino non serviva a nulla!
Poi però ha imparato ad amarlo, a proteggerlo e a consolarlo.
Vederli giocare insieme è la visione più bella.
Quanto a lui, beh lui adora la sorella, per lui la sorella c’è sempre stata quindi è importante quanto mamma e papà.
Tempestina spero che un giorno capirai che il fratellino è il regalo più bello che potevano farti mamma e papà.
Ma sono certa sarà cosi.
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