Autore: mammansia

Ho passato anni a sentirmi sbagliata

Ho passato anni a sentirmi sbagliata

Ho passato anni a sentirmi sbagliata.

A chiedermi perché intorno a me vedevo tante coppie felici, rapporti duraturi, famiglie solide.

Figli perfetti e felici.

Foto di vacanze impeccabili.

Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento.

Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento.

Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu.

Ancora non troppo grande ma già grande abbastanza da iniziare a scontrarti con me.

Quando penso al fatto che stai per finire la scuola primaria nella testa mi frullano così tante cose che non riesco a metterle in fila nemmeno davanti ad un foglio bianco.

Io che ho sempre tante cose da dire, non riesco a dire nulla se non una sola frase: “Io non sono pronta”.

Non sono pronta a vederti grande. Eppure il fatto che ormai ti vadano le mie scarpe non mente.

Resto incredula davanti al tempo che mi è passato davanti cosi velocemente. Quando mi lamentavo per le corse quotidiane il lavoro, i soldi che non bastano mai. Avrei potuto abbracciarti di più quando ancora mi cercavi.

460 E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

Mentre non vedevo l’ora di vederti più grande e autonoma e tu adesso lo sei davvero.

E io resto in piedi, un angolo, senza parole.

Ci aspettano gli anni più difficili. Tu col tuo carattere e io col mio.

Tu con i problemi dell’adolescenza. E la tua scoperta del mondo.

Esci dal guscio protetto della scuola primaria per entrare nel bronx delle medie. Perché sappiamo tutti cosa sono le medie.

Ripenso alla mia esperienza sono stati in assoluto gli anni più brutti della mia vita. E prego ogni giorno che per te sia diverso. Ma se non lo fosse so anche che non posso fare molto per aiutarti.

Resto attonita dai tuoi silenzi. Dai tuoi sbalzi di umore.

E mi sciolgo quando mi abbracci.

Divento patetica mentre riguardo le tue foto da piccola e chiedo al cielo di poter tornare li con la consapevolezza di adesso.

Da quando sei nata non faccio che chiedermi se sono una brava madre. Per certo sto facendo del mio meglio. E adesso inizia la fase della vita in cui tu non apprezzerai niente di quello che farò. Ma non importa perché so che sono momenti che passano.

Cerco di non pensarci troppo e di vivere quello che viene accettando le emozioni che mi saltellano nell’animo.

Facendole scorrere dentro di me accettandole come dono della vita.

So solo che tra qualche giorno quando ti vedrò uscire per l’ultima volta dalla scuola primaria avrò lacrime da vendere.

Poi ti prenderò per mano e come sempre andremo avanti. Sarò sempre al tuo fianco e anche se non ti piace sappi che per me sarai sempre la mia bambina.

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L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica

L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica

Oggi sono polemica, e non voglio fare considerazioni in generale ma basate sulla mia esperienza.

Quindi non prendete quello che dirò come una critica in generale e nemmeno prendetela sul personale perché magari, e me lo auguro, di voi hanno avuto esperienze meravigliose nella scuola pubblica.

Separarsi con intelligenza

Separarsi con intelligenza

Separarsi con intelligenza.

Vorrei fosse possibile. E in alcuni casi lo è, ma sono davvero molto pochi.

Vivo una separazione in cui prevale la rabbia. Non da parte mia che ho cercato di accettare tutto l’accettabile pur di finirla in pace. Ma non è stato sufficiente e credo nulla sarebbe stato sufficiente.

A tutte le mamme che ci sono sempre

A tutte le mamme che ci sono sempre

A tutte le mamme che ci sono sempre.

Sei una brava mamma anche quando pensi di non fare abbastanza.

Sei una brava mamma anche quando arrivi in ritardo.

Quando passi ore a organizzare le giornate per poter essere ovunque e farli felici tutti.

Per non fare sentire nessuno meno importante. E sei una brava anche quando non ci riesci.

Sei una brava mamma quando inciampi e poi ti rialzi. E anche quando per rialzarti hai bisogno di tempo e di un bicchiere di vino.

A tutte le mamme che ci sono sempre

Fossi stata un uomo nessuno ti avrebbe mai criticata per non esserci all’uscita da scuola, alla partita, alla gita o alla pizzata.

Invece sei donna e devi fare tutto. E si, devi anche lavorare come un uomo anche se il tuo lavoro anche se più professionale, non sarà mai apprezzato e valorizzato allo stesso modo di un uomo. Dovrai metterlo da parte.

Sei una brava mamma anche quando ti arrabbi.

E anche quando ti maledici per la vita che hai scelto che cambi idea subito dopo.

Sei una brava mamma anche quando non hai voglia di cucinare e ordini la pizza, perché se non cucini tu nessun’altro al tuo posto lo fa.

Sei una brava mamma e tutto quello che fai i tuoi figli lo vedono. E un giorno lo ricorderanno. Ricorderanno ogni cosa fatta con te. E ti apprezzeranno.

Sei una brava mamma.

Ricordalo sempre.

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Lettera a tutte le mamme

Lettera a tutte le mamme

Ciao mamma, ho deciso di scriverti una lettera, ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so nemmeno perché. Cioè in realtà lo so. Vorrei farti uscire fuori un po’ di più e farti vedere quanto sei bella coi tuoi bambini. Anche quando sei spettinata, con le occhiaie e puzzi di latte.

La violenza non è solo fisica.

La violenza non è solo fisica.

La violenza non è solo fisica.

Ci sono tanti tipo di violenza che vengono troppo spesso sottovalutati perché non si tratta di violenza fisica.

C’è la violenza verbale, gli insulti e le offese.

C’è la violenza psicologica. Lo sminuire una persona e farle credere di essere sempre quella inutile e sbagliata

Il primo decennio di te

Il primo decennio di te

Il primo decennio di te.

2013 sei nata.

2023 compi 10 anni. La prima età a due cifre, il passo da cui non si torna più indietro.

Ti ho desiderata tanto. Ho sempre desiderato e una bambina e nel mio cuore ho sempre il ricordo di quella ecografia e del momento in cui la dottoressa ha detto:”è una bambina”.

Ho pianto di gioia.

Sei nata con tanta fatica ma finalmente eri li tra le mie braccia. La mia bambina.

E per me sarai sempre la mia bambina, anche quando sarai adulta e poi anziana, sarai sempre la mia bambina. Ma questo lo sappiamo solo noi.

Hai carattere e dolcezza. Un mix imprevedibile e stupendo.

Sei viziata. Ti ho viziata e non riesco a non farlo.

Ho sbagliato a volte con te. Più che coi tuoi fratelli. Ma è normale sei la prima. La prima a nascere, camminare e crescere. Sei tutte le mie prime volte.

Ho pianto settimane fa, mentre compilavo la tua iscrizione alle scuole medie. Ho pianto in primis perché ho paura, stai per iniziare il viaggio nel tunnel dell’adolescenza, quel tunnel buio e tortuoso dal quale quando ne uscirai sarai già una donna. E in quel tunnel ti posso solo guidare con la mia voce che spesso non vorrai ascoltare, anzi visto che sei come me, sono certa che non presterai mai ascolto alle cose che ti dirò.

Ho pianto perché la fine della scuola primaria significa la fine di un percorso, la fine dell’infanzia e del mondo tutto rosa e tulle che amavo vivere insieme a te.

Ho pianto perché sono orgogliosa della bambina grande che sei diventata e allo stesso tempo mi mancano quei primi momenti sole e io te.

Mi manca il giorno in cui siamo tornate a casa dall’ospedale, quelle giornate lente e scandite solo dai tuoi ritmi. Era freddo e inverno come ora e noi eravamo nel nostro nido. Io e te.

Il calendario dove ogni 3 giorni annotavo il tuo peso perché avevo paura che non crescessi a sufficienza.

Tutte le foto e i ricordi che ho conservato di te. Sappi che dei tuoi fratelli ho molto meno ricordi.

Mi manca la prima volta che mi hai detto mamma e i tuoi primi passi. I tuoi capelli ricci che amavo più di ogni cosa.

Mi manca prenderti in braccio e cullarti in silenzio accompagnate solo dai nostri respiri e dai nostri cuori che battono all’unisono.

Sei bella, sei bellissima, anche se quando te lo dico ti infastidisci. Sei mia figlia e sei per forza la più bella del mondo.

Hai tanta voglia di camminare con le tue gambe e fare da sola. E lo capisco sono sempre stata come te.

Perdonami se quando sono arrivati i tuoi fratelli hai visto calare le attenzioni su di te e perdonami ogni volta che sbaglierò nei vostri confronti. Sappi però che sarò sempre pronta a chiedervi scusa.

Che fatica vederti crescere e che fatica accettare il tempo che passa e non torna più.

Che fatica accompagnarti nella crescita e poi piangere perché è successo tutto troppo in fretta.

Che fatica vederti sempre più autonoma e alla ricerca dei tuoi spazi quando, egoisticamente, vorrei essere ancora io tutto il tuo mondo.

Che fatica vedere i giorni che passano senza possibilità di riviverli di nuovo.

E che magone perdersi nei ricordi.

10 anni sono tanti. Eppure sono volati.

E se sono la mamma e la donna che sono è grazie a te che mi hai scelta.

E un immenso onore essere la tua mamma

Buon compleanno amore mio. Sarai sempre la mia principessa

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Che le mamme siano umane lo dico da tempo

Che le mamme siano umane lo dico da tempo

Che le mamme siano umane lo dico da tempo.

Cosi come dico da tempo che i figli sono una grande fatica e lo sono perlopiù per la donna.

Questo dal concepimento in avanti e per sempre.