A grandi passi verso l’adolescenza
Vicinissimi ai 10 anni si iniziano a scorgere i primi inequivocabili segnali di pre adolescenza.
Di colpo la mia dolce bambina sta cambiando. Crescere è inevitabile ma io non ero e non sono affatto pronta.
Tutte le mamme sono mammansie
Vicinissimi ai 10 anni si iniziano a scorgere i primi inequivocabili segnali di pre adolescenza.
Di colpo la mia dolce bambina sta cambiando. Crescere è inevitabile ma io non ero e non sono affatto pronta.
La famiglia allargata è una famiglia felice solo nei telefilm. D’altra parte anche la famiglia del mulino bianco esiste solo nei film.
Ultimi due mesi di scuola e poi inizia il salto ad ostacoli.
E torna l’estate.
Stagione bellissima.
Si per chi non ha figli oppure ha figli e non lavora. Per chi può trasferirsi al male o in montagna.
Perché il trittico estate-figli-lavoro è l’incubo di ogni famiglia di lavoratori.
Nessuno ha diritto a tre mesi di ferie l’anno. Eppure per tre mesi di fila tutti i servizi gratuiti di sostegno alle famiglie sono sospesi.
Ad eccezione, of course, di quelli a pagamento che sono più attivi e costosi che mai. Già pronti a partire a suon di centinaia di euro a settimana a figlio.
Con i prezzi che ho visto quest’anno per i centri estivi quello che guadagno in un mese non basta a coprirne i costi.
Eh ma fai i figli poi li parcheggi. Eh certo e chi li mantiene se no?
Posso portare i bambini a lavoro? Certo che no.
Le scuole sono chiuse. E mi sembra giusto che le scuole siano chiuse, ma è possibile che non si riesca ad organizzare qualcosa di gratuito come la scuola e che la sostituisca?
Non mi resta che lavorare e dare fondo ai miei risparmi per i mesi estivi esclusivamente per poter lavorare ancora in inverno!
FAVOLOSO
Eppure non sono sola.
Forse sarebbe il caso di fare una rivoluzione? Ma non succederà mai perché alla fine in un qualche modo tra salti mortali, rinunce e sudate non dovute solo al caldo l’estate passa.
Ma che agonia.
Tre mesi su 12 sono un quarto, Un quarto di anno passato ad arrancare per sopravvivere per avere voluto dei figli nonostante la necessità di lavorare per campare.
E allora penso che l’italia sia un paese per ricchi o privilegiati. In cui le persone normali fanno sempre più fatica a tirare avanti in un qualche modo.
E alla fine ogni anno mi trovo a scrivere le stesse cose a conferma che non cambia mai nulla e anche se i figli crescono il problema permane.
Un minuto di silenzio per tutte le famiglie in agonia.
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E a te cara figlia oggi voglio ricordare che noi donne siamo molto più forti degli uomini. Non lo siamo fisicamente ma lo siamo nel cuore, e nella resilienza.
Sono la tua mamma e sarò sempre il tuo braccio destro. E quello sinistro se ne avrai bisogno.
La verità è che sono stanca di sentirmi dire come devo fare la madre.
Perché davanti ai tuoi figli si sentono tutti migliori di te.
Tutti sanno cosa fare, anzi cosa farebbero.
Cosa sarebbe giusto.
Quale sarebbe la scelta migliore
E bada bene sarà sempre qualcosa di diverso da quello che hai scelto tu.
Tutti esperti educatori. Tutti capaci di crescere figli che non fanno capricci.
Tutti in grado di crescere bambini perfetti.
Mentre tu madre non fai mai la scelta giusta.
Perché lavori troppo o troppo poco
Perché non esci mai con le tue amiche o ci esci troppo.
Perché gliele dai tutte vinte o sei troppo dura.
Perché non sei abbastanza ferma nelle tue decisioni.
E li coccoli troppo o troppo poco.
Perché cucini troppo o cucini nulla.
Perché sei troppo buona.
E li vizi troppo.
O non li vizi per niente e non pensi mai alla loro felicità.
Tutti esperti tranne te.
Te che sei LA mamma e nonostante il carico dei tuoi difetti ci metti tutto il tuo cuore e la tua anima.
Che ti sei trovata madre e non hai aiuti e cerchi di dare il meglio in ogni singolo aspetto della tua vita.
E fai quello che puoi perché per i superpoteri la domanda non è ancora stata accettata.
Te che ti chiedi perché lo hai fatto e ogni tanto vorresti solo scappare dalla quotidianità, dai problemi e dalle giornate che non finiscono mai.
E mentre arranchi nella tua vita sei circondata da chi crede di sapere tutto.
Ma loro non sanno.
Non sanno perché la mamma sei tu e solo una mamma conosce il proprio figlio meglio di chiunque altro.
E allora tappati le orecchie e fai una linguaccia mentre cammini a testa alta.
Non saremo mai madri perfette. Ma saremo per sempre madri.
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Voglio dire ai miei figli che se mi chiedessero il significato della parola coraggio io direi i loro nomi.
Voglio che sappiano che il coraggio premia sempre.
Che la vita va affrontata per quella che è. Che nessuno di noi ha una vita perfetta, ma per renderla bella ci vuole coraggio.
Il coraggio di chiudere le cose che sono finite. Che siano amori, amicizie e rapporti di lavoro.
Che si cammina sempre e comunque a testa alta, solo così ci si può godere il viaggio e il paesaggio.
e rinasco non voglio essere la primogenita.
Il primogenito è quello che mette in “On” il tasto genitori.
Quello dell’avvio, del primo start con il suo carico di aspettative, delusioni ed errori immani.
Il primogenito è una scoperta. Anzi LA scoperta.
La meraviglia della magia della vita e il terrore di tutto ciò che ne consegue.
Il primogenito cambia per sempre la vita dei genitori.
Tutti lo aspettano, lo bramano e lo riempiono di regali e i genitori non sanno cosa li aspetta.
E si sbaglia col primo figlio, si sbaglia perché non si nasce genitori, lo si diventa col tempo e l’esperienza. Lo si diventa provando sbagliando cadendo e rialzandosi.
Sei il bambino che non immaginavo e poi è arrivato.
Sei nato un assurdo pomeriggio di quasi autunno. In maniera inaspettata e traumatica per entrambi. Forse anche tu sei rimasto sconvolto ma col carattere meraviglioso che hai l’hai superata prima e meglio di me.
Sei il bambino che non immaginavo e poi è arrivato. Perché non credevo che avrei avuto figli, e non credevo avrei avuto figli maschi.
Vedevo il mondo maschile cosi lontano da me.
Non potevo nemmeno immaginare cosa stavo rischiando di perdere.
Tu sei il sole nelle mattine fredde e nebbiose d’inverno.
Sei il sorriso quando la tristezza mi attanaglia il cuore.
Sei la dolcezza nei tuoi abbracci spontanei e inaspettati.
Sei la risata con quella parlantina che ti contraddistingue e la battutina sempre pronta.
Sei sveglio, intelligente e sagace.
E poi per me se bello da morire perché tanto ogni scarrafone è bello a mamma sua.
Tante volte sei più saggio di me, quando vai da tuo padre e se io ti dico che mi manchi tu mi rispondi:”Mamma ma noi dobbiamo stare un po con te e un po con papà”
Io non sono una mamma perfetta, anzi faccio ogni giorno tanti di quegli sbagli che ci si potrebbe scrivere un libro intero, per non dire un enciclopedia.
ma tutto quello che potrò fare per renderti felice ti prometto che lo farò, cosi come ti prometto che starò sempre al tuo fianco esattamente come stai facendo tu in questo periodo cosi complicato quando mi abbracci la pancia e baci Tommasino.
Si sei decisamente migliore di me.
promettimi che il mondo non ti toglierà mai il sorriso. Che non scenderai mai a compromessi con la vita e che nessuno riuscirà ad oscurare la tua mente cosi lucida, libera e lontana dai compromessi..
Promettimi che ti prenderai cura del ambino che sei e che sta dentro di te e che lo ascolterai anche quando sarai adulto.
Io farò tutto quello che posso per essere al tuo fianco sempre.
Buon compleanno al mio raggio di sole.
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I genitori non si scelgono… e nemmeno i figli.
Quando ero un’adolescente che litigavo coi miei genitori dicevo sempre che avrei voluto che loro fossero diversi. Guardavo i genitori degli altri e mi sembravano tutti più buoni e bravi dei miei.
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