Natale si avvicina a grandi passi e oggi parlo di idee regalo low cost che allo stesso tempo vi faranno fare un figurone e saranno estremamente gradite.
I miei figli sono pieni di giocattoli e non è semplice trovarne uno che li catturi per davvero e che sfruttino fino in fondo.
La gara tra mamme a chi fa di più e dove nessuna ne esce vincitrice
Le mamme possono essere divise in due schieramenti:
Quelle che lavorano
Quelle che “non lavorano”
Due mondi così diversi eppure così vicini.
Le mamme che lavorano invidiamo quelle che “non lavorano” perché dal loro punto di vista le ultime hanno un sacco di tempo libero.
Ma io vi garantisco che non è così, perché se “Non lavori” tutti quelli che ti circondano si aspettano che ti occupi tu di tutte le incombenze.Se tu non lavori i compiti di casa non vengono ripartiti equamente, quindi il tempo libero non c’è.
Settembre che odora di carta nuova e di sogni da realizzare
Di libri nuovi da aprire per la prima volta, di libri da scoprire e di cose nuove da imparare.
Settembre fatto di quaderni bianchi da compilare. Con difficoltà o con leggerezza. Con quelli che saranno sorrisi e quelle che saranno lacrime amare. Nelle giornate solari e in quelle piovose.
Settembre che profuma di sogno e di speranze. E di attese.
Di un nuovo anno tutto da dipingere con pennarelli nuovi e dai colori brillanti.
Settembre con il suo carico di sogni, di speranze e di aspettative. Di una vita nuova da iniziare dopo una lunga estate.
Settembre ancora sporco di salsedine, e di granelli di sabbia di mare incastonati nelle suole delle scarpe.
Settembre di mamme impazienti e di mamme ansiose.
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Di mamme commosse ed emozionate. Di mamme preoccupate. Di mamme felici e di mamme in divenire.
Perché l’anno nuovo non inizia a gennaio ma inizia a settembre.
Quando si varca la soglia di una scuola nuova, o solo della classe successiva.
Settembre è pieno di aspettative commisurate all’età.
Le aspettative delle mamme e quelle dei figli.
Quel settembre cosi unico perché quello successivo sarà diverso.
Quanto crescono i figli in un anno. Ogni settembre è irriconoscibile dal precedente.
Settembre che arriva e porta un nuovo autunno, e un nuovo ciclo che si compie.
Finisce l’estate e siamo tutti cambiati. Sia dentro che fuori.
La pelle è ancora abbronzata e i nostri sogni sono pronti a realizzarsi perché regolarmente rimandiamo sempre tutto a settembre.
Questo settembre per me è ancora più carico di cambiamenti, anche dolorosi e difficili da raccontare.
E emozionante settembre quando sei genitore.
E proprio vero che da genitore cambia tutto.
Senza figli ormai a settembre sarebbe stato un mese come un altro. Ora no. ora settembre è speciale. Unico. E lo sarà per i prossimi anni.
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Un anno fa a quest’ora Carlotta terminava gli ultimi giorni di asilo ed io tra un momento di malinconia e uno di euforia mi chiedevo che cosa avrei dovuto acquistare per la scuola primaria.
Sono una mamma molto apprensiva, organizzata e pianificatrice e non potevo pensare nemmeno lontanamente di preparare ogni cosa all’ultimo minuto.
Col senno di poi vi dico che ci sono cose che si possono acquistare prima, per tutto il resto vi tocca aspettare la prima riunione o qualche comunicazione della scuola.
Quanti compromessi fanno le mamme. Iniziano dalla gravidanza, quando scendono a compromessi con la bilancia e con quel corpo che cambia in tutto e per tutto.
Nell’aspetto e nelle energie.
Nelle forme.
Scendono a compromessi si col dolore del parto, perché non esiste dolore eguale, eppure loro sopportano e questo solo per amore.
La odio dal profondo del cuore e non per il caldo.
La odio perché quando ero bambina io si viveva benissimo con un solo stipendio e estate significava tre mesi al mare con mamma e amiche.
Perché negli anni 80′ le ferie te le potevi permettere anche con un solo stipendio
Adesso oltre a tendere a sopravvivere con due stipendi tiri pure a fare le ferie per due motivi.
Costano troppo
2 . Un lavoratore normale ha solo 4 settimane di ferie all’anno
Era bella l’estate, era tempo da passare in famiglia.
Era relax, pausa, si staccava la spina ma per davvero.
Adesso i bambini passano dalla scuola al centro estivo che alla fine è sempre dentro la scuola.
E i genitori che si lamentano per la durata eccessiva delle vacanze estive si devono pure sentire dire che loro i figli vogliono solo parcheggiarli.
Eh non cari miei.
NOI GENITORI CHE LAVORIAMO NON VOGLIAMO PARCHEGGIARE I N OSTRI FIGLI E ANCHE QUANDO LI MANDIAMO AL CENTRO ESTIVO (CHE COSTA COME UNA SETTIMANA ALLE MALDIVE) LO FACCIAMO MALVOLENTIERI E LO FACCIAMO SOLO PER ISTINTO SI SOPRAVVIVENZA.
E facile parlare per chi il problema non lo vive
Io sarà il caldo eccessivo e improvviso
Sarà l’estate ma questa anno mal sopporto. E la sopporto sempre meno di anno in anno.
Odio dover giocare a tetris con le ferie elemosinate, le settimane di centro estivo in una corsa affannosa fino a settembre
Odio poter regalare loro solo pochi giorni di mare quando due stipendi appena bastano per coprire le spese contingenti e niente di lussuoso
Odio tirarmi il collo dal mattino ala sera, correre nel traffico col caldo e la macchina rovente solamente per tirare a sopravvivere
E far sopravvivere loro
Oggi sono tutta un lamento
Ma che cosa ci posso fare se le mie estati erano cosi belle quando ero piccola e adesso mi fa tanto arrabbiare non poter donare ai miei figli le stesse bellissime estati.
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Una mamma deve insegnare loro a volare. Ma io vorrei volare al posto loro.Sono felice nel vederli crescere e insieme a loro, la loro indipendenza.Ma.Vorrei percorrere la loro strada al posto loro per stanare tutte le trappole e scansarle via.Per cadere al posto loro e sbucciare le mia di ginocchia.Per spianargli la strada.Per lasciare loro solo le cose belle, le felicità e i successi.Vorrei versare io tutte le lacrime che inevitabilmente verseranno. E sentire io il dolore delle loro sconfitte, delle giornate no.Vorrei conoscere il segreto per vivere sempre felici e insegnarglielo.