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Differenze tra prima seconda e terza gravidanza

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza.

Alla prima gravidanza fa il test una settimana di anticipo, lo ripeti i giorni seguenti e fai misuri le beta nel sangue almeno tre volte per essere sicura che stiano crescendo bene.

Alla seconda gravidanza aspetti il ritardo e se va bene fai le beta solo una volta.

Alla terza fai il test dopo due settimane di ritardo e basta.

Alla prima gravidanza hai appuntamento dal ginecologo privato e a pagamento dopo 10 minuti dall’ultimo test.

Alla seconda valuti se ginecologo privato o consultorio

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

E davvero difficile diventare grande adesso che grande lo sei anche tu

L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica

L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica

L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica.

Oggi sono polemica, e non voglio fare considerazioni in generale ma basate sulla mia esperienza.

Quindi non prendete quello che dirò come una critica in generale e nemmeno prendetela sul personale perché magari, e me lo auguro, di voi hanno avuto esperienze meravigliose nella scuola pubblica.

Non è il mio caso. E so di non essere l’unica. E non voglio criticare le persone che singolarmente e umanamente si sono impegnate dando del loro meglio. Ma credo ci sia una falla enorme a monte.

Falla che non può essere colmata da una singola persona. Nemmeno da un team di insegnanti che fa del suo meglio e lavora in sinergia.

Uno dei tanti problemi, il problema più grosso, è dato dal numero spaventoso di bambini con problemi comportamentali.

Che coincide con un numero non sufficiente di insegnanti di sostegno, che vengono concessi solo dopo lunghi percorsi fatti dalle famiglie, e in moltissimi, troppi casi nemmeno in questi.

Non voglio parlare delle famiglie che davanti alle segnalazioni delle insegnanti non si impegnano ad intraprendere un percorso per capire se il proprio figlio o figlia abbia davvero bisogno di un aiuto.

Voglio parlare di famiglie che ci provano e non ottengono nulla a causa dell’assurda e ridicola burocrazia targata italia.

Voglio parlare di insegnanti costrette a lavorare in classi sovraffollate con bambini che dovrebbero avere un sostegno e non lo hanno e si trovano a fare da baby sitter più che da insegnanti.

Voglio parlare di come, non comprendo che ci possano essere i soldi per le lavagne elettroniche e manchino quelli per i sostegni e l’aumento del personale quando ci sono classi che e avrebbero necessità.

Cosa se ne fanno di una LIM se non riescono a lavorare con serenità???

Voglio parlare dello stress a cui sono sottoposti bambini e genitori che si trovano in classi complicate come queste.

Voglio parlare degli alunni problematici la cui soluzione diventa di spostare il bambino da una scuola all’altra, che diventa solo uno spostare il problema senza risolverlo.

Voglio parlare di quanto queste situazioni degenerino quando si passa alle scuole medie e crescono e con loro i problemi.

E si trovano bambini di 11 anni con la sigaretta in bocca e carabinieri in classe.

L'enorme buco nero dell'istruzione pubblica

S

Quanto questo pesi su tutti i ragazzi che, non dimentichiamolo, sono gli adulti del domani.

Quanto sia ingiusto che i bambini non possano vivere glia anni della scuola primaria con la serenità e la tranquillità che meriterebbero.

Quando debbano affrontare ogni singola giornata con compagni che disturbano, magari picchiano e gli fanno del male.

A volte si aspetta la tragedia. Si aspetta che succeda qualcosa di grave prima di intervenire. A scapito dei bambini della loro serenità e della loro incolumità.

Mi sono sentita dare della snob quando ho parlato di scuola privata. Ma almeno nella scuola privata si paga e si ha un servizio scolastico non dico perfetto ma sicuramente non allo sbaraglio come la scuola pubblica oggi come oggi.

Vorrei non dover scrivere queste cose e vorrei davvero che non fosse cosi.

Mi sono sentita dare della stronza quando ho sollevato il problema ad alta voce. Come se parlassi a nome di un singolo caso.

Il fatto è che non si tratta di un problema circoscritto ma un problema che riguarda la scuola pubblica in tutta Italia.

Mancano i fondi.

Mancano sempre i fondi quando si tratta di problemi veri mentre i fondi per le cose inutili ci sono sempre.

Eppure sono una cittadina che paga le tasse. E avrei diritto ad un servizio migliore.

Chissà se questo mio urlo di protesta arriverà a chi di dovere.

Io ci provo

Mammansia

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Separarsi con intelligenza

Separarsi con intelligenza

Separarsi con intelligenza.

Vorrei fosse possibile. E in alcuni casi lo è, ma sono davvero molto pochi.

Vivo una separazione in cui prevale la rabbia. Non da parte mia che ho cercato di accettare tutto l’accettabile pur di finirla in pace. Ma non è stato sufficiente e credo nulla sarebbe stato sufficiente.

A tutte le mamme che ci sono sempre

A tutte le mamme che ci sono sempre

A tutte le mamme che ci sono sempre.

Sei una brava mamma anche quando pensi di non fare abbastanza.

Sei una brava mamma anche quando arrivi in ritardo.

Lettera a tutte le mamme

Lettera a tutte le mamme

Ciao mamma, ho deciso di scriverti una lettera, ogni volta che penso a te mi viene da piangere e non so nemmeno perché. Cioè in realtà lo so. Vorrei farti uscire fuori un po’ di più e farti vedere quanto sei bella coi tuoi bambini. Anche quando sei spettinata, con le occhiaie e puzzi di latte.

Tante mamme anche se mi conoscono e guardano tutto ciò che pubblico quando mi vedono, fanno finta di non conoscermi e non mi saluterebbero nemmeno se pagate.

Ma non importa perché l’unico abbraccio che desidero è quello dei miei figli.

Ma c’è una cosa che mi accumuna a tante mamme. In qualunque fase della mia vita, sia mentre piangevo allattando sola in una stanza di ospedale che mentre cambiavo pannolini oppure quando correvo a lavorare dopo una nottata in bianco, c’era un pensiero fisso nella mia testa, quello di non essere mai abbastanza. Ecco allora vorrei dirti innanzitutto che sei abbastanza, e lo sei sempre stata, tutte quelle volte che non ti sei sentita abbastanza brava, presente, intelligente lo eri.

Allora iniziamo care mamme tutte parliamo della vostra esperienza con la maternità.

Lettera a tutte le mamme
Lettera a tutte le mamme

Essere mamma è l’esperienza più intensa della vita fatta di tanti momenti di felicità ma anche di tanti altri densi di paura e ansia.

Sai cosa ho imparato? Ogni tanto fermati e respira.

Piangi, arrabbiati, urla se devi, fanno parte del tuo percorso e più che mai di te.

La sfida più grande sarà sempre non contro te stessa, ma contro le paure.

Contro la paura di essere giudicata una pessima madre da chi nemmeno ti conosce.

La sfida più grande sarà imparare a fregartene dei giudizi della società e delle persone esterne. Per loro non sarai mai abbastanza qualsiasi cosa tu faccia.

Per i tuoi figli invece lo sarai. Sempre.

Abbiamo tutti la scritta fragile sulla nostra pelle, siamo delle scatole che contengono meraviglia e vanno aperte con cura.

Da bambina quando guardi i genitori pensi che siano infallibili e abbiano tutte le risposte.

Poi diventi madre e scopri che infallibile lo sei veramente anche se non te ne rendi conto del tutto. Che ogni cosa che scegli tu è la cosa giusta per il tuo bambino perché ogni scelta di una mamma nasce dall’amore e l’amore non sbaglia mai.

L’amore e basta.

La nostra società e cultura ci ha insegnato che quando diventi mamma hai una nuova identità già prestabilita e identificata, sei solo una mamma. Pensa solo a quante volte la società fa sentire in colpa le donne perché lavorando stanno lontane dai figli, praticamente sempre, e quante volte lo stesso discorso è riservato agli uomini, mai.

Dal momento in cui diventerai madre dovrai affrontare tante battaglie da dover lavorare il doppio dell’uomo per essere presa sul serio. Molto probabilmente la maternità ti costerà il posto di lavoro, oppure tornerai e troverai la tua scrivania in corridoio.

Mentre i colleghi faranno carriera tu no perché sei mamma e non riuscirai a dare sempre la stessa disponibilità a lavoro come un uomo.

Ah dimenticavo se rinuncerai al lavoro per seguire i tuoi figli sarai una sfaticata, se tornerai a lavoro troppo presto sarai una che no si prende cura de figli.

Comunque farai sbaglierai. Mettilo in conto e tappati le orecchie.

Dal giorno del parto, e forse anche prima, ogni giorno riceverai migliaia di consigli non richiesti che ti rammenteranno che sono tutte madri perfette tranne te.

Tu mandali a f** e non avere mai paura delle conseguenze di essere chi sei.

Essere una mamma non è un limite, dillo alle tue amiche e lottate ogni giorno insieme per cambiare le cose. Io ci sto provando anche in questo momento.

Ti vorrei abbracciare piccola e dirti di non dubitare della mamma stupenda che sei per i tuoi figli.

Perché tutte le mamme sono perfette per i propri figli.

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La violenza non è solo fisica.

La violenza non è solo fisica.

La violenza non è solo fisica.

Ci sono tanti tipo di violenza che vengono troppo spesso sottovalutati perché non si tratta di violenza fisica.

C’è la violenza verbale, gli insulti e le offese.

C’è la violenza psicologica. Lo sminuire una persona e farle credere di essere sempre quella inutile e sbagliata

Il primo decennio di te

Il primo decennio di te

2013 sei nata.

2023 compi 10 anni. La prima età a due cifre, il passo da cui non si torna più indietro.

Ti ho desiderata tanto. Ho sempre desiderato e una bambina e nel mio cuore ho sempre il ricordo di quella ecografia e del momento in cui la dottoressa ha detto:” è una bambina”.

Che le mamme siano umane lo dico da tempo

Che le mamme siano umane lo dico da tempo

Che le mamme siano umane lo dico da tempo.

Cosi come dico da tempo che i figli sono una grande fatica e lo sono perlopiù per la donna.

Questo dal concepimento in avanti e per sempre.

E la società ci fa credere che se ci lamentiamo è solo perché non siamo abbastanza resilienti, parola che va tanto di moda.

E non siamo abbastanza forti, abbastanza madri.

Cosi come non siamo abbastanza madri se non partoriamo con dolore o non allattiamo.

E ci mettono alla prova, da due anni a questa parte più che mai, lasciando sole le madri nei reparti maternità. In alcuni periodi anche nel momento del parto. Nel momento in cui sei più debole, indifesa e bisognosa della mano del tuo partner. Quel momento che anche un padre ha diritto di vivere.

Che le mamme siano umane lo dico da tempo

Madri che sono al primo figlio e magari non dormono da notti per i dolori.

La mia prima figlia è nata alle 21:21 con cesareo d’urgenza ma io erano 24 ore che non dormivo dai dolori, dalla sofferenza e dalla paura.

Si perché non tutte hanno un parto felice. Molte hanno un parto doloroso e pauroso.

Perché il parto fa paura. Le contrazioni fanno paura. La sala operatoria fa paura.

Io sono stata fortunata, perché era il 2013 e perché l’ospedale ha permesso a mia madre di restare per la notte.

Io ero sfinita, non riuscivo a muovermi dai dolori del cesareo. Tremavo e non avevo forze nemmeno per alzare un braccio.

Cosa sarebbe successo se quella notte mi avessero lasciata sola con la mia bambina?

Non oso pensarci.

E mi sale una rabbia pazzesca perché gli anni sono passati e le condizioni peggiorate.

Si pretende che una donna partorisca e magia, sia pronta ad accudire un neonato completamente sola.

E poi accadono le tragedie.

Cosi come poi si pretende che si torni a lavoro a tre mesi dal parto, che si diventi perfetti robottini con la capacità di essere in due posti diversi nello stesso momento. Come se la gravidanza ci dotasse di poteri magici.

Si pretende che siamo madri, donne e mogli perfette mentre ci occupiamo di tutto, perché mentre si parla a vanvera di parità di compiti in famiglia, quando manca qualcosa è sempre colpa della mamma.

Sempre colpa sua che non è mai abbastanza.

Si pretende.

Si da per scontato.

Finche non accade una tragedia.

Inutile parlarne adesso.

Bisognava capirlo prima che noi mamme siamo donne e non robot in cortocircuito.

Che le mamme siano umane lo dico da tempo.

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Il sovraccarico fisico e mentale delle mamme oggi

Il sovraccarico fisico e mentale delle mamme oggi

Il sovraccarico fisico e mentale delle mamme oggi.

Perché troppo spesso noi donne e mamme di oggi tra lavoro, figli e famiglia mettiamo da parte noi stesse e non ci prendiamo cura di noi.

Ed è colpa nostra, o almeno nel mio caso è colpa mia. Perché voglio che tutto sia fatto a modo mio e come dico io. E si lo ammetto ho anche troppe manie di controllo.

A Natale siamo tutti più buoni

A Natale siamo tutti più buoni

dit: a Natale facciamo finta di essere tutti più buoni ma siamo cattivi come sempre.