Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento.

Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento.

Dovessi scegliere un termine per descrivere la mia vita la parola più adatta sarebbe fallimento.

Fallimento completo sotto tutti i punti di vista.

E fidatevi che ci vuole del coraggio per ammetterlo pubblicamente. Ma tanto lo sapete che io non vi parlerò mai di un patinato mondo felice ma quanto della cruda e schietta realtà.

Ho iniziato fallendo come figlia. Amata ma non troppo. Desiderata ma non troppo. Troppo schietta e amante della sua libertà per essere eletta come figlia preferita. E per questo abbandonata a se stessa nel periodo più difficile della sua vita.

Fallita come come studentessa che non si è laureata a pieni voti, ma ha puntato a solo a giungere alla fine di un percorso universitario che aveva scelto solo per fare piacere a qualcuno ma non a se stessa.

Fallita come lavoratrice che fa da sempre un lavoro che non le piace più di tanto ma le consente di mantenere se e i suoi figli. Potrei cambiare lavoro? Si ma dovrei ripartire da zero e questo non mi permetterebbe di mantenere tre bambini.

Fallita come donna. Che aveva tanti sogni e tanti obiettivi e si è trovata con un pugno mosche.

Fallita come chi si sente dire da sua madre che avrebbe potuto ottenere molto di più dalla vita e invece si è sempre accontentata.

Fallita come donna. Che non ha saputo scegliere il partner giusto e, non contenta, ha messo al mondo non uno ma tre figli innocenti. Se ci fosse il guinnes world record della stupidità lo vincerei a mani basse.

E fallita come madre che a questi figli non ha saputo dare una famiglia normale, una quotidianità serena e una mamma capace di insegnare loro ad amare se stessi.

Ma come può insegnare ad amare chi non si è mai sentito veramente amato?

Chi si è sempre sentito in difetto? Sbagliato.

Chi non è mai stato apprezzato e ha ricevuto pochissime parole di conforto?

Chi del proprio merito non ha mai capito il valore.

Ci sono drammi peggiori dei miei? Sicuramente. Ma ognuno vive i suoi drammi personali e ogni dramma ha la sua importanza nel proprio contesto.

Ogni dramma è un dramma per chi lo sta vivendo.

Il dramma del dolore del fallimento non puoi capirlo se non lo hai mai vissuto.

I miei figli sono la mia forza? a chi mi dice cosi vorrei far vivere una delle mie giornate nella mia solitudine coi bambini. Nelle giornate in cui tutte le forze me le portano via e mi trovo arrivare a sera sola e spappolata sia nel corpo che nella mente.

Ho sicuramente commesso molti errori nella mia vita. Ma posso assicurarvi che li sto pagando tutti. Ogni ora della mia vita.

Che è un fallimento.

Quanto avrei voluto sentirmi amata. Importante per qualcuno.

Certi giorni quanto vorrei una mano tesa. A volte basterebbe un sorriso.

Vorrei guardarmi indietro e vedere almeno una cosa di cui andare orgogliosa.

Ma se mi volto vedo solo una persona che ha naufragato nella vita indossando un’armatura troppo pesante per nascondere una fragilità che nessuno ha mai saputo intravedere.

E prendersene cura.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.