Noi millenials generazione delle false illusioni

Noi millenials generazione delle false illusioni

Noi millenials generazione delle false illusioni.

Quelli della mia generazione sono cresciuti con le fiabe della Disney.

Quelle fiabe in cui ci veniva fatto credere che l’amore trionfasse su tutto e che seguire il cuore fosse la strada più giusta sempre.

Ci hanno illuso nella garanzia del lieto fine.

Del trionfo del bene sempre e comunque.

E poi sono arrivati i Cesaroni che ci hanno detto che non importava se quello che credevamo il grande amore si fosse svelato poi una scelta sbagliata. Che tanto ci sarebbe stato modo di ricominciare.

Che la possibilità di una famiglia allargata fosse una scelta possibile e soprattutto felice un po’ per tutti.

Ed ecco noi credulone che abbiamo creduto a tutto.

Nel vero amore, nella possibilità di riscatto e rinascita nonostante tutto. Nel senso di giustizia che trionfa sempre.

Poi a quarant’anni scopri che hai creduto solo a delle gran bugie.

O meglio che non è cosi facile come ti hanno fatto credere.

Che il vero amore è una cosa per pochissimi, una coppia su mille ce la fa.

Che ricostruire una famiglia sulle macerie di una famiglia sfaldata e pensare che sia una costruzione stabile bella e felice è in realtà una grandissima stronzata.

Qualcuno ci riesce, ma come ho già scritto in passato sono equilibri precari che viaggiano sul filo del rasoio. Dove una parola sbagliata può significare disastro totale e dove ogni passo va meditato bene.

Posso dire di averne tanti di errori, ho smesso di contarli per il senso di malessere che mi procurava.

Posso dire che continuo a farne.

Che le lezioni non mi sono bastate.

Quando ho aperto questo blog avevo una famiglia quasi normale. Poi è successo quello che è successo e sono qui con tre figli di cui l’ultimo arrivato nell’illusione di poter ricostruire e ripartire, e invece si è svelato solo che non è possibile.

E lui ora è ogni giorno con me.

E ogni suo sguardo non fa che ricordarmi quanto sia stata stupida ed egoista, e quanto stia pagando quelle che sono state le mie colpe.

Non c’è giorno che non mi guardi allo specchio e mi ricordi quanto sia stata inetta.

Potevo fare della mia vita un capolavoro e invece ne è uscito solo un brutto quadro tinteggiato male.

Amo i miei figli. Ma il fatto di non poter dare loro una normalità è un macigno che pesa sulle mie spalle e sul mio cuore. Mentre giorno per giorno vado avanti sempre più insoddisfatta e sempre più infelice.

Sono stanca. Lo sono fisicamente e anche psicologicamente. Vorrei cambiare tante cose ma non posso perché ci sono loro.

E cosi resto bloccata in una gabbia che ho costruito con le mie stesse mani e con le illusioni sbagliate.

Ci hanno fatto credere che ci sarebbe stato per tutti il lieto fine.

La verità è che il lieto fine è solo per pochi.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.