L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica

L'enorme buco nero dell'istruzione pubblica

L’enorme buco nero dell’istruzione pubblica.

Oggi sono polemica, e non voglio fare considerazioni in generale ma basate sulla mia esperienza.

Quindi non prendete quello che dirò come una critica in generale e nemmeno prendetela sul personale perché magari, e me lo auguro, di voi hanno avuto esperienze meravigliose nella scuola pubblica.

Non è il mio caso. E so di non essere l’unica. E non voglio criticare le persone che singolarmente e umanamente si sono impegnate dando del loro meglio. Ma credo ci sia una falla enorme a monte.

Falla che non può essere colmata da una singola persona. Nemmeno da un team di insegnanti che fa del suo meglio e lavora in sinergia.

Uno dei tanti problemi, il problema più grosso, è dato dal numero spaventoso di bambini con problemi comportamentali.

Che coincide con un numero non sufficiente di insegnanti di sostegno, che vengono concessi solo dopo lunghi percorsi fatti dalle famiglie, e in moltissimi, troppi casi nemmeno in questi.

Non voglio parlare delle famiglie che davanti alle segnalazioni delle insegnanti non si impegnano ad intraprendere un percorso per capire se il proprio figlio o figlia abbia davvero bisogno di un aiuto.

Voglio parlare di famiglie che ci provano e non ottengono nulla a causa dell’assurda e ridicola burocrazia targata italia.

Voglio parlare di insegnanti costrette a lavorare in classi sovraffollate con bambini che dovrebbero avere un sostegno e non lo hanno e si trovano a fare da baby sitter più che da insegnanti.

Voglio parlare di come, non comprendo che ci possano essere i soldi per le lavagne elettroniche e manchino quelli per i sostegni e l’aumento del personale quando ci sono classi che e avrebbero necessità.

Cosa se ne fanno di una LIM se non riescono a lavorare con serenità???

Voglio parlare dello stress a cui sono sottoposti bambini e genitori che si trovano in classi complicate come queste.

Voglio parlare degli alunni problematici la cui soluzione diventa di spostare il bambino da una scuola all’altra, che diventa solo uno spostare il problema senza risolverlo.

Voglio parlare di quanto queste situazioni degenerino quando si passa alle scuole medie e crescono e con loro i problemi.

E si trovano bambini di 11 anni con la sigaretta in bocca e carabinieri in classe.

L'enorme buco nero dell'istruzione pubblica

S

Quanto questo pesi su tutti i ragazzi che, non dimentichiamolo, sono gli adulti del domani.

Quanto sia ingiusto che i bambini non possano vivere glia anni della scuola primaria con la serenità e la tranquillità che meriterebbero.

Quando debbano affrontare ogni singola giornata con compagni che disturbano, magari picchiano e gli fanno del male.

A volte si aspetta la tragedia. Si aspetta che succeda qualcosa di grave prima di intervenire. A scapito dei bambini della loro serenità e della loro incolumità.

Mi sono sentita dare della snob quando ho parlato di scuola privata. Ma almeno nella scuola privata si paga e si ha un servizio scolastico non dico perfetto ma sicuramente non allo sbaraglio come la scuola pubblica oggi come oggi.

Vorrei non dover scrivere queste cose e vorrei davvero che non fosse cosi.

Mi sono sentita dare della stronza quando ho sollevato il problema ad alta voce. Come se parlassi a nome di un singolo caso.

Il fatto è che non si tratta di un problema circoscritto ma un problema che riguarda la scuola pubblica in tutta Italia.

Mancano i fondi.

Mancano sempre i fondi quando si tratta di problemi veri mentre i fondi per le cose inutili ci sono sempre.

Eppure sono una cittadina che paga le tasse. E avrei diritto ad un servizio migliore.

Chissà se questo mio urlo di protesta arriverà a chi di dovere.

Io ci provo

Mammansia

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.