L’importanza dell’intimità dopo i figli

L’importanza dell’intimità dopo i figli. E qui mi sa che tocco un tasto dolente.

Il “Dopo i figli”, in realtà , comincia già col test di gravidanza positivo.

Potremo farlo? Farà male al bambino? E se facciamo qualche guaio? E se rompiamo le acque? E se il bambino ci sente?

E cosi fino al parto, perchè nonostante le rassicurazioni dei medici durante tutta la gravidanza l’ intimità non è la stessa di prima. Un po per il timore del bambino e un po per la pancia che cresce, cresce finchè lo rende molto difficile.

coppia

 

La cosa divertente è che in prossima del parto per aiutare l’avvio del travaglio i medici consigliano proprio di avere un pò di intimità, la cosa, benchè abbia valore scientifico, risulta particolarmente difficoltosa quasi a sfiorare il ridicolo!

Il mio non-marito si è sempre categoricamente rifiutato di aiutarmi ad avviare il travaglio infatti Tempestina è nata a 40+5!

Poi c’è il parto e che vada più o meno bene ci saranno settimane di astinenza assoluta.

Qualche tempo dopo il parto, verificato che fisicamente sia tutto a posto è possibile, e secondo me necessario, provare a ritrovarsi come coppia.

A questo punto  il difficile è trovare il momento giusto.

Detta cosi sembra facile, ma quando hai figli che non dormono più di 10 minuti se non sei li con loro la cosa diventa alquanto complicata.

“Dorme?” “Si sembra di si””Muoviti che se no si sveglia” “Non fare rumore che ci sente” “Dove andiamo che sul nostro letto c’è il bambino?”

E cosi, ci siamo trovati, come due adolescenti a cercare il luogo e il momento giusto per noi.

Sembra ridicolo, ma questo ci ha aiutato tanto a ritrovarci come coppia.

L’arrivo di un figlio, specie il primo, mette in subbuglio la coppia. All’improvviso ci si trova insieme non più come due adulti, ma come due genitori con la responsabilità di questo piccolo bambino che ha completamente bisogno di noi.

Non si è più solo due giovani adulti, ma due giovani adulti e un neonato.

Le proprie priorità passano in secondo piano, e con esse anche i momenti dedicati esclusivamente alla coppia.

Sono convinta che questa subbuglio iniziale però sia solo un passaggio, necessario per arrivare a un nuovo equilibrio. Una situazione diversa ma comunque bilanciata.

Non si è più SOLO una coppia ma si è ANCHE una coppia. Ed è importante non dimenticarlo mai.

Essere madre o padre, non sostituisce essere donna o uomo e quell’amore che ha dato vita a quel bambino che stringi tra le braccia deve essere coltivato e non accantonato.

Non è solo una questione fisica. Bisogna proteggere l’amore che ci unisce come coppia, quell’amore che ci sosterrà in tutti passaggi di crescita del nostro bambino. Sentirsi amati e desiderati come il giorno prima di quel test positivo.

Ridere insieme, di gusto, da soli, in due.

Essere amanti, compagni, complici e felici.

Genitori felici cresceranno, INSIEME, bambini felici.

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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