Non vedo l’ora di essere nonna per fare quello che mi pare.
Si l’ho detto. Non vedo l’ora di diventare nonna per poter viziare i miei nipoti senza essere additata come mamma diseducativa.
Non vedo l’ora di scrollarmi di dosso la responsabilità educativa del ruolo del genitore.
Perchè se un bambino fa i capricci è sempre colpa del genitore.
Se piange è colpa del genitore.
Se si ribella è colpa del genitore che non lo sa educare.
Pure se ride troppo non va bene ed è colpa del genitore.
Oh là! Io non vedo l’ora di fare quello che mi pare, di coccolare, calmare e pure viziare senza essere additata come la colpevole.
Di comprargli un regalo al giorno solo perchè mi va.
Di dargli una caramella in più solo per farli contenti.
Di passargli i soldini sottobanco senza che mi vedano i miei figli.
Non vedo l’ora di avere dei bambini, da coccolare e spupazzare finchè mi pare. Di non dover insegnare regole, di non sentirmi una madre da nulla solo perché davanti all’ennesimo capriccio ho ceduto.
Non vedo l’ora di portarli a spasso e se fanno i capricci la colpa non sarà mia, no, perché si sa se i bambini fanno capricci è sempre colpa del genitore che non lo sa educare e io sarò la nonna tiè.
La nonna serve anche per viziare e non vedo l’ora di poterlo fare in traquillità.
Sarà che ho un carattere che è sempre stato abbastanza allergico alle regole. Sarà che le imposizioni non le sopporto. Sarà che aderire a certi schemi non è roba per me. Sarà che quando mi viene imposta una cosa è regolare che io mi ribello e faccio l’esatto contrario.
Essere madre e dover imporre e far rispettare regole è un ruolo che mi si addice a fatica.
Ho una figlia uguale a me. E quando la vedo che si arrabbia, che si ribella, che fa di tutto per far sentire la sua voce e dire quello che pensa, anche se è fuori dalle regole e fuori dagli schemi, io sorrido perchè vedo me stessa riflessa in lei.
E non sopporto chi mi giudica come madre. Non sopporto chi afferma che io non so educare perché mia figlia si comporta cosi. Perchè lei è cosi c’è poco da fare.
Non puoi modellare la natura di una persona per renderlo conforme alle regole punto e basta.
Devi insegnare a quella persona a limare certi lati di se stessa, perchè certo, il vivere in società un pò di regole le impone. Ma l’essenza della persona, ciò che la contraddistingue, rendendola così unica e speciale, no quella non può essere toccata.
Amo lasciare i miei figli liberi di essere ciò che sono.
E odio chi mi giudica e li giudica per quello.
Rispetto i miei figli come persone, e credo nella loro unicità, nel loro essere così come sono.
Amo osservarli e cercare di guardare il mondo attraverso i loro occhi. Attraverso la loro mente, così pura e libera dai condizionamenti che noi adulti abbiamo assorbito tanto da dimenticare chi siamo veramente.
Amo viziarli, se viziarli significa lasciarli essere liberi di essere se stessi. Con i loro sorrisi, e i loro momenti no.
Con le giornate felici e le giornate di chiusura in un no.
Con i momenti dei capricci.
Non vedo l’ora di essere nonna per accontentarli e non essere giudicata una pessima madre diseducativa.
C’è solo un problema: mia nuora mi odierà? Probabilmente si!
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