Poi ho contato i minuti davanti a un test.
Ho contato il tempo che mancava al ritorno a casa del tuo papà, per annunciargli che tu stavi arrivando.
Ho contato le settimane che mancavano alle ecografie. Ho contato i battiti del tuo cuore. E del mio che cresceva insieme al tuo.
Ho contato i kg presi.
Poi ho contato i tuoi calci, i tuoi movimenti, non dovevano essere meno di dieci al giorno.
Ho contato le contrazioni, i minuti. Ho contato i secondi che mi separavano dal nostro primo, infinito abbraccio.
Con precisione metodica ho contato le poppate, i grammi di latte, e i grammi di peso che acquistavi.
Ho contato i pannolini che bagnavi giorno per giorno. Ho contato le ore di sonno tue, e le ore di sonno perse mie.
Ho contato il denaro in banca, per farti avere tutto e anche più del necessario.
Ho contato i tuoi rotolini di ciccia che crescevano insieme a te e al mio diventare sempre più mamma.
Ho contato i tuoi sorrisi prima sdentati e poi man mano sempre più completi.
Ho contati i grammi di pastina che mangiavi, e tutti quelli che spargevi sul pavimento.
Ho contato i tuoi primi passi, i tuoi abbracci e tutti i tuoi baci.
Ho contato i cm di altezza che pian piano hai acquistato senza fermarti mai.
Poi ho contato ogni giorno le ore che mi separavano da te mentre ero al lavoro, e contavo i km che ci separavano.
Ma non ho mai contato i grammi che il mio cuore acquistava grazie a te.
No ho contato l’amore che hai portato nella mia vita, tanto ero impegnata a contare tutto il resto.
Non l’ho contato ma l’ho vissuto, lo sto vivendo ogni giorno sempre di più.
E forse ogni tanto dovrei smetterla di contare e vivere e basta, come tu, con il tuo modo di fare bambino stai provando a insegnarmi dal primo giorno.
Grazie amore mio per tutto quello che mi stai insegnando.
La tua mamma
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