Ho iniziato contando i giorni. Poi sono diventata mamma

Ho iniziato contando i giorni.

Poi ho contato i minuti davanti a un test.

Ho contato il tempo che mancava al ritorno a casa del tuo papà, per annunciargli che tu stavi arrivando.

Ho contato le settimane che mancavano alle ecografie. Ho contato i battiti del tuo cuore. E del mio che cresceva insieme al tuo.

Ho contato i kg presi.

Poi ho contato i tuoi calci, i tuoi movimenti, non dovevano essere meno di dieci al giorno.

Ho contato le contrazioni, i minuti. Ho contato i secondi che mi separavano dal nostro primo, infinito abbraccio.

Con precisione metodica ho contato le poppate, i grammi di latte, e i grammi di peso che acquistavi.

Ho contato i pannolini che bagnavi giorno per giorno. Ho contato le ore di sonno tue, e le ore di sonno perse mie.

Ho contato il denaro in banca, per farti avere tutto e anche più del necessario.

Ho contato i tuoi rotolini di ciccia che crescevano insieme a te e al mio diventare sempre più mamma.

Ho contato i tuoi sorrisi prima sdentati e poi man mano sempre più completi.

Ho contati i grammi di pastina che mangiavi, e tutti quelli che spargevi sul pavimento.

Ho contato i tuoi primi passi, i tuoi abbracci e tutti i tuoi baci.

Ho contato i cm di altezza che pian piano hai acquistato senza fermarti mai.

Poi ho contato ogni giorno le ore che mi separavano da te mentre ero al lavoro, e contavo i km che ci separavano.

Ma non ho mai contato i grammi che il mio cuore acquistava grazie a te.

No ho contato l’amore che hai portato nella mia vita, tanto ero impegnata a contare tutto il resto.

Non l’ho contato ma l’ho vissuto, lo sto vivendo ogni giorno sempre di più.

E forse ogni tanto dovrei smetterla di contare e vivere e basta, come tu, con il tuo modo di fare bambino stai provando a insegnarmi dal primo giorno.

Grazie amore mio per tutto quello che mi stai insegnando.

La tua mamma

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Pubblicato da mammansia

Nata a Modena nel 1982, laureata in MATEMATICA. Mamma di due piccoli terremoti e lavoratrice nel campo informatico.

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