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Tutto quello che nessuno ti ha mai detto sull’allattamento

Tutto quello che nessuno ti ha mai detto sull’allattamento

Vi racconto una storia, la mia storia.

Quando aspettavo la prima figlia ero totalmente ignorante riguardo l’allattamento. E non mi sono nemmeno informata durante la gravidanza. Credevo fosse una cosa scontata, automatica. Nasce il bambino ed ecco litri di latte uscire quasi automaticamente dal seno.

Nessuno mi aveva detto che non era proprio così. Ed è stata una batosta scoprirlo dopo un parto complicato che mi aveva segnato sia fisicamente che psicologicamente.

Nessuno mi aveva detto che per produrre latte era necessario attaccare la bambina al seno in continuazione.

Il terzo figlio viene su da solo… o quasi

Il terzo figlio viene su da solo… o quasi

Il terzo figlio viene su da solo… o quasi.

Quando ho saputo di aspettare il terzo il panico ha preso il sopravvento in me.

Un po’ per la situazione complicata, un po’ perché mi chiedevo come avrei fatto a gestire 3 bambini di cui un neonato.

Tutta la gravidanza ci ho scherzato tu dicendo che sarei finita in clinica psichiatrica nel giro di pochi giorni. E mentre fuori ridevo dentro di me di fatto piangevo.

Le ultime settimane di gravidanza sono state le più pesanti. Ero terrorizzata dall’idea di entrare in travaglio in un momento in cui ero sola con gli altri due figli e pregavo che il tutto partisse nel week end in cui eravamo tutti a casa.

Avevo allertato il mondo nel caso in cui fossi dovuta correre in ospedale e i miei figli erano a scuola cercando qualcuno che in caso di emergenza me li portasse a casa.

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza.

Alla prima gravidanza fai il test una settimana di anticipo, lo ripeti i giorni seguenti e misuri le beta nel sangue almeno tre volte per essere sicura che stiano crescendo bene. E devono non solo crescere ma raddoppiare ogni due giorni.

Alla seconda gravidanza aspetti il ritardo e se va bene fai le beta solo una volta.

Alla terza fai il test dopo due settimane di ritardo e basta.

Differenze tra prima seconda e terza gravidanza

Alla prima gravidanza hai appuntamento dal ginecologo privato e a pagamento dopo 10 minuti dall’ultimo test.

Alla seconda valuti se ginecologo privato o consultorio

Alla terza vai direttamente dall’ostetrica e ti prescrivi gli esami da sola. Evitando quelli inutili.

Alla prima gravidanza conosci ore minuti e secondi della gestazione. “Oggi sono 22 settimane più 3 giorni più 7 ore!”

Alla seconda ” Sono intorno alla 20 esima settimana“.

Alla terza ” Boh non lo so, comunque nasce a ottobre circa“.

Alla prima gravidanza guai anche solo guardare una fetta di prosciutto, alla seconda una fettina di parma stagionato almeno 28 mesi te la concedi, alla terza e che cavolo se non hai preso la toxoplasmosi in 37 anni di vita chi te lo fa fare di rinunciare a un buon panino al prosciutto?

Alla prima gravidanza fai la lista nascita. Un calderone di oggetti per lo più inutili che finiranno comprati da amici e parenti nel giro di 48 ore dalla nascita. Torni a casa dall’ospedale che non hai più posto nemmeno per camminare e piena di oggetti che nemmeno ti eri ricordata di avere inserito nella lista.

Alla seconda magari fai una lista nascita molto minima ed essenziale da cui non riceverai alcun regalo perché tanto al secondo figlio secondo gli altri hai già tutto.

Al terzo figlio vai diretta la negozio per bambini snobbando le commesse e sapendo bene cosa serve e non serve. E rinunci alla lista nascita tanto il terzo figlio non riceverà nulla se non un messaggino di felicitazioni su whatsapp.

Alla prima gravidanza conosci esattamente settimane ore e giorni. Alla terza se te lo chiedono se circa nell’x mese.

Alla prima gravidanza non vedi l’ora di conoscere il tuo bambino, alla seconda non hai tutta questa fretta e alla terza speri che resti nel pancione più tempo possibile perché sai bene che il difficile non è prima ma DOPO.

Però c’è una cosa che può solo chi ci è passato.

Ma alla prima gravidanza il cuore aumenta di dimensioni, alla seconda la crescita è pari ad esponente due e alla terza l’esponente è il 3.

E questo lo sai solo tu.

A proposito di terzo figlio ecco l’elenco degli articoli che ho comprato per Tommy e che metto senza dubbio nei miei maipiusenza

Trio Babyzen yoyo Blu esiste anche nella versione Peppermint

Borsa Fasciatoio zaino  che adesso uso anche come porta pc portatile

Bavaglini lassig

Paracapezzoli in argento questi sono fondamentali!!

Marsupio Ergobaby utilizzabile fin dalla nascita

Fascia portabebè molto comoda i primi mesi

Dispositivo antiabbandono

E invece le cose che sono riuscita ad usare per tutti e tre i figli:

Fasciatoio Sterilizzatore a vapore Seggiolone Rialzo sedia Altalena

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10 cose da fare prima del parto secondo me

10 cose da fare prima del parto secondo me

10 cose da fare prima del parto.

Questo post è dedicato a tutte le primipare in dolce attesa che non vedono l’ora di abbracciare il proprio bambino.

Quello che voglio dirvi è che si sarà fantastico averlo tra le braccia, coccolarlo annusarlo. Ma ci sono cose che vi mancheranno del pancione e cose che farete fatica a fare con un neonato da gestire allora ecco le dieci cose da fare assolutamente.

Il servizio fotografico. Magari in questo momento col pancione vi vedete grosse e goffe, ma fidatevi siete bellissime e sopratutto il vostro aspetto col pancione vi mancherà un giorno. E allora regalatevelo un bel servizio fotografico per avere per sempre delle belle foto ricordo della gravidanza. Fidatevi ne vale la pena. Le riguarderete con nostalgia e romanticismo.

La Ferragni ha smesso di allattare e quindi? Allattamento a tutti i costi anche no!

La Ferragni ha smesso di allattare e quindi? Allattamento a tutti i costi anche no!

La Ferragni ha smesso di allattare e quindi?

Leggo in questi giorni polemiche su polemiche sul fatto che la Ferragni avrebbe dichiarato di aver deciso di smettere di allattare suo figlio.

E queste polemiche mi lasciano letteralmente allibita.

Ma seriamente nel 2018 una mamma che decide di dare il latte artificiale, per qualsiasi ragione al mondo lo faccia, debba passare attraverso la gogna mediatica?

Perché una mamma non dovrebbe mai rinunciare a se stessa

Perché una mamma non dovrebbe mai rinunciare a se stessa

Perché una mamma non dovrebbe mai rinunciare a se stessa.

Perché io l’ho fatto ed ammetto candidamente di avere sbagliato.

Per un  periodo di tempo troppo lungo ho rinunciato alla mia carriera e ho accantonato tutti i miei sogni in nome di un amore che era così sconfinato da meritare, secondo me, di essere messo al primo posto senza se e senza ma.

E non rinnego quell’amore che cresce di pari passo ai loro kg, ma ho capito che insieme all’amore verso di loro deve crescere l’amore verso me stessa.

Che essere mamma è l’esperienza più importante e totalizzante della mia vita, ma allo stesso tempo è solo una parte della persona che sono.

Che pensare di concentrare la mia vita sull’essere mamma è stato uno sbaglio che ho pagato piuttosto a caro prezzo.

E che rimettermi in gioco è stato a tratti estremamente faticoso, ma che esserci riuscita è sicuramente una delle mie soddisfazioni più grandi.

Ho rinunciato al mio lavoro dopo la nascita di Enea, credendo di trovare nel mio piccolo nucleo familiare tutto ciò di cui avevo bisogno.

Ma col tempo l’insofferenza e la fatica sono cresciute un maniera proporzionale.

Ho deciso allora di tornare a lavorare.

Ho imparato che riuscire a incastrare tutti gli impegni con bambini piccoli da crescere è più complicato del massimo livello del tetris.

Che la mancanza di sonno unita alla fatica e agli impegni quotidiani può portarti al limite della sopportazione e dell’insofferenza.

Ho sognato per un periodo di aver spostato un ricco imprenditore e poter fare la mantenuta Se potessi scegliere di non lavorare, non lavorerei e senza rimpianti.

Ma poi.

Ho scoperto il piacere di essere molto più di una mamma.

Ho imparato a fregarmene se in casa non tutto è perfettamente al suo posto. E se la cena è la pizza per due sere di fila.

Ho imparato davvero il valore del tempo con i miei figli e il piacere di passare una giornata insieme all’aria aperta senza impegni.

Il sapore del caffè la domenica mattina in pigiama e senza fretta.

E la soddisfazione di avere, di nuovo, il mio stipendio e di viziare i miei figli senza dover rendere conto a nessuno.

Ho imparato che dopo una nottata difficile può bastare un po’ di caffè in più per arrivare a sera e crollare stanche ma soddisfatte.

Che il vero valore di una mamma non si misura in base alle ore passate coi propri figli ma dalla capacità di insegnare loro ad amarsi e cercare di costruire la propria vita in base alle proprie soddisfazioni personali.

Oggi come oggi se dovessi pensare di non lavorare più mi sentirei molto male.

Perché finalmente ho ritrovato la me di una volta.

Certo più impegnata e sempre di corsa, ma sicuramente la persona che amo e conosco da 35 anni.

Quella che ha fatto tanti sbagli e tante cose giuste.

E che il tempo ha reso più forte e più fragile alla stessa maniera.

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E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine

E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine

E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine.

Enea ha 20 mesi e da pochi giorni ha imparato ad addormentarsi senza il suo amato seno. E’ così, in maniera del tutto naturale, il mio allattamento è giunto a termine.

Si è chiuso un altro capitolo della mia vita da mamma.

Il latte di mamma o da mamma è sempre e comunque perfetto

Il latte di mamma o da mamma è sempre e comunque perfetto

Il latte di mamma o da mamma è sempre perfetto

Che sia offerto attraverso un seno o un biberon. Che sia di mamma o artificiale.

Il latte di mamma è sempre dato con amore, da mamma.

Ho voluto fortemente allattare i miei figli e non me ne vanto.

Ho voluto fortemente allattare i miei figli e non me ne vanto.

Ho voluto fortemente allattare i miei figli e non me ne vanto.

Ultimamente c’è un gran disquisire allatti, non allatti, perchè lo fai , perche non lo fai?

“Non ho allattato e non mi interessa”

“Ho allattato fino ai 5 anni”

“Ah te se una  TALEBANA dell’allattamento”

“E tu una cattiva madre perchè non l’hai fatto”

Beh vi dirò la mia.

Si diventa madri e irrimediabilmente al centro della propria vita e delle proprie scelte c’è il proprio figlio.

E’ normale che sia cosi.

Da quando sono rimasta incinta la prima volta ho sempre cercato di dargli quello che secondo me era il MEGLIO.

Ho smesso di fumare, non ho mangiato salumi, ho preso i multivitaminici. Mi sono sottoposta a tutti i controlli necessari (nonostante le mie paure dei medici) e ho fatto di tutto di per farli nascere in maniera naturale. Per i benefici del parto naturale leggi QUI.

Dal momento della nascita ho semplicemente continuato a cercare di fargli avere il meglio.

Mi hanno sempre detto che il latte di mamma è il miglior alimento in natura per un neonato. Contiene tutte le sostanze nutritive necessarie al suo sviluppo, è ben dosato, è sempre pronto e alla giusta temperatura.

Il latte materno non ha mai la stessa composizione nel tempo e la stessa consistenza durante il corso della poppata. Per meglio adeguarsi alle necessità di crescita del neonato, infatti, nel tempo modifica la sua formula, rendendola unica e inimitabile.

Inoltre :

  • riduce l’incidenza e la durata delle gastroenteriti;
  • protegge dalle infezioni respiratorie;
  • riduce il rischio di sviluppare allergie;
  • migliora la vista e lo sviluppo psicomotorio;
  • migliora lo sviluppo intestinale e riduce il rischio di occlusioni.

Non esiste latte artificiale che si avvicini anche solo lontanamente al latte di mamma.

Con queste premesse cosa potevo fare? Ho cercato di allattarli in maniera esclusiva.

allattare

Purtroppo con la prima figlia non ci sono riuscita, ho fatto allattamento misto cercando sempre di darle il  mio latte il più possibile. Con il secondo invece sono riuscita.

E’ stata dura? Allattare è una scelta che ti costringe a mettere da parte per un periodo di tempo determinato la tua libertà. O almeno sapere che non puoi allontanarti dal tuo bimbo molto tempo, a meno di riuscire a lasciare sufficienti scorte di latte .Io ho ovviato a questo problema portandoli sempre con me e allattandoli in qualsiasi luogo senza vergogna.

C’è da aggiungere che avviare correttamente l’allattamento non è cosa semplice, col primo figlio si può aver bisogno di aiuto, bisogna imparare a chiedere aiuto in caso di bisogno. Quindi si, all’inizio è stata un po dura.

Allattando a lungo poi esteticamente il seno ne risente, c’è poco da fare a fine allattamento non ci saranno più le tette di un tempo.

Ma, SECONDO ME, ne vale la pena.

Il momento dell’allattamento è un momento speciale madre-figlio. Attaccandosi al seno il bambino riceve non solo nutrimento, ma anche consolazione, fiducia in se stesso, calore materno.

L’allattamento esclusivo poi, anche se faticoso per la mamma, non dura all’infinito. Infatti dai 6 mesi quando il bambino inizia a mangiare le poppate si riducono gradualmente.

Allattare il proprio bambino può essere la  scelta migliore per lui e anche per la mamma.

Chi non allatta non è una buona madre? Assolutamente no! E’ giusto che ogni madre faccia le proprie scelte.

Ci sono  casi in cui l’allattamento esclusivo al seno non è possibile per una e mille ragioni.

Ci sono casi in cui nonostante tutti i supporti possibili l’allattamento non si avvia bene e il latte materno non è sufficiente, come è successo a me la prima volta.

Ci sono mamme che non se la sentono di allattare.

Ci sono bambini che non si vogliono attaccare al seno.

Ci sono altre mille ragioni per cui non si allatta.

E in questi casi ben venga il latte artificiale. Non siamo tutte uguali e il latte materno pur restando il miglior alimento a volte non è la migliore soluzione per il benessere di mamma e bambino.

Ma non mi vanto di aver allattato i miei figli per un semplice motivo: non ho fatto niente di speciale.

Ho preso solo una delle prime mille decisioni che una mamma deve prendere per il proprio bambino, e ho scelto quella che dal mio punto di vista era la cosa migliore per noi.

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Prova ad allattare un bambino di più di sei mesi e prima o poi qualcuno, magari con la faccia schifata ti farà questa stupida domanda. Il tutto mentre il tuo bambino beve sereno il SUO latte.