Propriocezione, i miei esercizi di fisioterapia

Medusa per la propriocezione
Medusa per la propriocezione

Propriocezione

Sapete cos’è la propriocezione? Io ammetto di non averne mai sentito parlare prima dello scorso ottobre, quando ho iniziato la fisioterapia per cercare di recuperare il mio piede cadente dopo l’operazione all’ernia del disco. In pratica si tratta della capacità di percepire i movimenti del proprio corpo nello spazio senza guardarli. Per quanto riguarda la fisioterapia, io ho fatto una serie di esercizi per cercare di recuperare questa capacità, soprattutto per alcuni aspetti in cui l’avevo perdura. Negli esercizi che si fanno, si devono compiere i movimenti pensando anche alle sensazioni che si percepiscono quando si attivano determinati muscoli o si compie un determinato movimento. In questo modo si cerca di riattivare quella percezione dei movimenti.

Ovviamente io non sono un medico e nemmeno un fisioterapista e non ve la so spiegare in termini molto tecnici e quello che scrivo potrebbe anche non essere correttamente esatto, ma vi posso raccontare la mia esperienza. Una delle cose che mi veniva ripetuto durante gli esercizi era, ad esempio, di guardare avanti e non guardare in basso il mio piede mentre cercavo di fare gli esercizi. Dovevo lavorare molto sulle sensazioni e su quello che percepivo mentre cercavo di fare un determinato movimento.

La propriocezione è infatti considerata un vero e proprio “sesto senso” ed è regolata da una parte specifica del cervello. Viene utilizzata sia nella fisioterapia di recupero (come quella che ho fatto io) che negli allenamenti sportivi. E’ importante anche a livello neurologico, per il “complesso meccanismo di controllo del movimento tramite i neuroni di feedback sensoriale”. Tutto è collegato… se pensate che a me per una ernia alla schiena si è bloccato il piede. E tutto parte dal cervello, infatti facevo anche esercizi di visualizzazione ed immaginazione del movimento.

Ora che ho terminato la fisioterapia, sto continuando a fare a casa qualche esercizio, per mantenere il mio piede e la mia caviglia allenati. Si tratta di semplici esercizi che si possono fare tranquillamente anche a casa. Ho comprato una medusa per farli (un cuscino da propriocettività).

Sulla medusa faccio:

  • 3 serie da 20 tacco punta
  • 3 serie da 20 lato sinistro e lato destro (hanno un nome particolare i due lati del piede, ma non me li ricordo mai)

Se vi interessa il cuscino per la propriocettività vi lascio il link di quello che ho comprato io su Amazon (compreso nel prezzo c’è anche una pallina per fare altri esercizi e la pompa per gonfiare di più il cuscino).

Poi appoggiata a una spalliera o a un muro (visto che a casa non ho la spalliera)

  • 3 serie da 15 con schema del passo (che finisce in equilibrio sulla punta)
  • 3 serie da 15 sulle punte

E poi volendo posso fare anche 4 minuti in isometria sulle punte (che era quello che facevo dopo la fisioterapia con RSQ1). Ed appena avrò una piscina a disposizione proverò anche a fare qualche esercizio di equilibrio con la tavoletta, che mi faceva fare il mio fisioterapista di idrochinesi, come ad esempio la posizione yoga del terzo guerriero (in equilibrio su una gamba, si mette il busto con le braccia in avanti mentre si alza l’altra gamba indietro, cercando di non cadere). Avevo molti problemi di equilibrio sulla gamba sinistra, ma con tutti gli esercizi fatti in acqua ora riesco di nuovo a stare in equilibrio sul piede. E sono soddisfazioni.

Tra gli esercizi di equilibrio che mi sono stati consigliati, c’è anche il camminare su una trave di ginnastica artistica. Visto che io ha casa ne ho una basse, che utilizza mia figlia per allenarsi quando non va in palestra, la posso usare anch’io per allenare un po’ il mio equilibrio quando cammino.

Comunque con la fisioterapia mi si è letteralmente aperto un mondo nuovo, a me sconosciuto. E a settembre dovrei ricominciare con un po’ di posturale, che mi è stata consigliata sia dai fisioterapisti che dal neurochirurgo che mi ha operata.

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