Mese: Maggio 2017

Un’acquatica giornata a Gardaland Sea Life

Un’acquatica giornata a Gardaland Sea Life

Un’acquatica giornata a Gardaland Sea Life. Siamo a Maggio e fa caldo. Fa già troppo caldo. I week end sono difficili da gestire per chi come me abita nell’afosa pianura padana. E allora sapete cos’abbiamo fatto? Abbiamo preso la macchina, direzione Brennero perchè direzione Ancona 

Educate i vostri figli alla libertà. Perché la libertà è il senso della vita

Educate i vostri figli alla libertà. Perché la libertà è il senso della vita

Educate i vostri figli alla libertà. Perchè la libertà è il senso della vita

E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine

E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine

E così, anche il mio secondo allattamento è giunto a termine.

Enea ha 20 mesi e da pochi giorni ha imparato ad addormentarsi senza il suo amato seno. E’ così, in maniera del tutto naturale, il mio allattamento è giunto a termine.

Si è chiuso un altro capitolo della mia vita da mamma.

Il seno non si è gonfiato e non fa male,questo significa che  anche il mio corpo era pronto.

La mia mente, in realtà,  un pò meno.

Non mi lamento certo. Sono riuscita ad allattare entrambi i figli per lo stesso lungo periodo.

Ma adesso che anche questo è terminato sento un pò di malinconia.

Fortuna? Bravura? Un mix di cose probabilmente.

Non tutte le mamme hanno il mio stesso desiderio e la mia stessa fortuna. Ci sono mamme che per svariati motivi non possono allattare , e alcune che per non posso farlo così a lungo.

Per me, è stato importante farlo. Sono stati momenti intimi coi miei bambini, unici e indimenticabili.

Momenti solo nostri che ho sudato e difeso con le unghie e con i denti.

All’avvio del primo allattamento , nessuno, nemmeno le ostetriche dell’ospedale credeva che ce l’avrei fatta. Lei non si voleva attaccare, se lo faceva si addormentava subito, e così sembrava non prendere abbastanza peso.

Per me, mamma alle prime armi, è stato uno scoglio difficile da superare.

Quando sei mamma per la prima volta, con gli ormoni del post parto che giocano a nascondino ,  e le ostetriche pesano la tua bambina e scuotono la testa dicendo che perso ancora peso e il tuo latte non basta.

Io mi sono sentita inadeguata. Ho pianto.

Ho integrato il mio latte con quello artificiale, ma non ho voluto mai arrendermi. Non critico chi lo fa, intendiamoci, ma io non volevo cedere.

Solo chi mi conosce, sa quanto posso essere testona quando mi prefisso un obiettivo.

E cosi tra una fatica e un’atra sono arrivata a 22 mesi con lei. Quando ha imparato ad addormentarsi abbracciata a me senza il bisogno del seno ho capito che era pronta. Aspettavo già il piccolo Enea quindi sapevo essere un termine allattamento solo temporaneo.

Ora che anche il piccolo si è staccato , e , non ho intenzione di fare altri figli, mi rendo conto che un piccolo capitolo della mia vita si è chiuso. E ci ripenso con un pò di malinconia.

Il momento dell’allattamento era un momento tutto nostro, un momento in cui io, come mamma, ero assolutamente insostituibile. Gli ultimi tempi era sopratutto una coccola prima di abbandonarsi al sonno, la NOSTRA coccola.

Ora si abbandonano entrambi al sonno abbracciati a me, stretti cosi forte che siamo una cosa sola, come lo siamo già stati.

Si addormentano come due bimbi grandi. Mi abbracciano forte con le loro piccole braccine paffute e io li vorrei sempre cosi. Vorrei fermare il tempo in quell’istante.

Ogni tappa, dei miei figli, è per me un cambiamento destabilizzante. E’ ritrovarmi qualcosa di nuovo da imparare, un nuovo modo di gestire la quotidianità.

Ma con i figli è cosi, loro crescono più velocemente di noi, e noi cerchiamo di stargli dietro adeguandoci ai loro cambiamenti che sono a volte cosi veloci,  e a volte cosi lenti.

Li vorresti più grandi e poi di nuovo piccoli.

C’è solo una certezza, il tempo non perdona, passa e non torna indietro.

E per me l’allattamento è ormai solo un dolce ricordo, immortalato in piccole foto che custodisco gelosamente. In immagini che rivivo nella mente. In ricordi che sigillo nel cuore.

In dolcezza, che, grazie al cielo,  rivivo ogni singolo giorno nei loro abbracci.

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Sbalzi d’umore in gravidanza

Sbalzi d’umore in gravidanza

La donna in gravidanza è più bella. I lineamenti sono morbidi, il viso colorito. La donna in gravidanza assume sembianze angeliche.

Ma attenzione.

Sono solo sembianze!

In realtà la donna in gravidanza è una bomba pronta a esplodere. Ed esploderà, quando meno te lo aspetti.

Potrebbe esplodere in una crisi di pianto, o di rabbia.

Il latte di mamma o da mamma è sempre e comunque perfetto

Il latte di mamma o da mamma è sempre e comunque perfetto

Il latte di mamma o da mamma è sempre perfetto

Che sia offerto attraverso un seno o un biberon. Che sia di mamma o artificiale.

Il latte di mamma è sempre dato con amore, da mamma.

L’importanza della protezione solare. Parola di esperto

L’importanza della protezione solare. Parola di esperto

L’importanza della protezione solare. Parola di esperto.

Oggi vi parlo dell’importanza della protezione solare, per voi e per i vostri bambini. Per parlare di questo, la dermatologa Chiara Ferrari, mi ha rilasciato una piccola intervista.

L’incidenza dei tumori della pelle è in netto aumento negli ultimi 20 anni. Tra questi, il più aggressivo e potenzialmente letale è il melanoma, responsabile del 79% dei decessi per tumori cutanei.

Il melanoma è una forma di cancro che colpisce prevalentemente la cute ma in rari casi può localizzarsi anche nell’occhio o nella mucosa genitale e del tratto gastro-enterico (bocca, stomaco, intestino).

Quando viene diagnosticato nelle fasi iniziali, le aspettative di sopravvivenza a lungo termine sono pressoché equiparabili a quelle di una persona sana. Per questo motivo è fondamentale agire su 2 fronti: da una parte la diagnosi precoce con visite specialistiche, dall’altra la prevenzione. A tal proposito l’unico accertato fattore di rischio è rappresentato dalle ustioni solari.

Infatti, il danno al DNA che sta alla base dell’insorgenza del melanoma, è di solito causato da una sovraesposizione ai raggi UV soprattutto nell’età infantile-adolescenziale.

 L’unica modalità che abbiamo per prevenire il melanoma è una corretta esposizione solare, che deve avvenire sin dai primi anni di vita.

E’ fondamentale proteggere la cute dei bambini con schermi solari che abbiano un fattore protettivo totale (SPF 50+): essi vanno applicati ogni 2 ore di esposizione solare, evitando le ore della giornata tra le 12 e le 16 del pomeriggio (momento in cui i raggi solari arrivano più perpendicolari sulla nostra cute causando più danni).

La protezione della pelle di un bambino deve avvenire non solo quando siamo in spiaggia o in montagna durante i mesi di Luglio e Agosto, ma anche durante giornate soleggiate di primavera in cui il bambino rimane a giocare all’’ria aperta per svariate ore; è infatti comune l’errore di sottovalutare questi momenti ludici come pericolosi per il nostro bambino.

E’ invece fondamentale ricordarci di proteggere la pelle anche in città o in qualsiasi occasione in cui il bambino si esponga ai raggi ultravioletti.

Inoltre se il bambino è affetto da particolari patologie cutanee (dermatite atopica, vitiligine, orticaria solare, eczema allergico da contatto, ecc) è indicata la protezione con schermi minerali (anche detti filtri fisici), che svariate ditte oggi mettono in commercio.

Il controllo dei nevi in un bambino deve essere effettuato in prima istanza dai genitori che, anche da profani, possono rendersi conto di grossolane modifiche: questo è il cosiddetto auto esame; in seconda istanza sarà lo specialista dermatologo ad eseguire una visita periodica che, salvo alcune eccezioni come ad esempio nevi congeniti giganti o nevi nodulari di improvvisa insorgenza, deve avvenire ogni 2-3 anni.

DOMANDE FREQUENTI DEI GENITORI

Cosa mi deve allarmare?

  • Un nevo con aspetto nodulare e insorto in breve tempo (pochi giorni/mesi)
  • Nevi che cambiano il loro aspetto
  • Nevi che assumono aspetti asimmetrici sia nella forma che nel colore

Da che età è necessario controllare i nei di mio figlio/a?

Difficilmente si può rispondere in modo univoco in quanto l’anamnesi famigliare (famigliarità o meno per tumori cutanei) e quella personale (presenza di nevi congeniti) sono fondamentali. Tuttavia, in linea generale si può dire che, salvo la presenza di nevi congeniti di medie/grandi dimensioni, i nevi di un bambino devono essere controllati intorno ai 6-8 anni. Se dalla prima visita non emergono nevi con caratteristiche dermoscopiche atipiche, la visita dermatologica può essere ripetuta anche ogni 2-3 anni o su indicazione del pediatra.

Sono attendibili le creme con scritto water-resistant?

Le creme definite resistenti all’acqua contengono eccipienti che le rendono più “pastose” e per questo meno eliminabili mediante l’acqua, tuttavia inevitabilmente l’acqua di mare o piscina ne riduce l’efficacia. La conseguenza è che, durante il bagnetto il bambino è protetto dal sole ma subito dopo aver fatto il bagno e aver asciugato la pelle, è consigliabile riapplicarla.

Dott.ssa Chiara Ferrari

Medico Chirurgo, Specialista in Dermatologia e Venereologia

Dipartimento di Dermatologia Policlinico Universitario di Modena

Clinica Dermatologica Ospedale di Sassuolo S.p.A

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Ho scritto il tuo nome sulla sabbia..  e poi sul tuo libro personalizzato

Ho scritto il tuo nome sulla sabbia.. e poi sul tuo libro personalizzato

Ho scritto il tuo nome sulla sabbia.

Ho scritto il tuo nome su un foglio, l’ho immaginato nella mia mente.

Ho disegnato il tuo nome sulla pancia e tu hai risposto con calcetto di approvazione.

I figli si amano dal primo istante. Dal momento stesso in cui quel test si colora.

La mamma ti ascolta sempre, da sempre e sempre lo farà

La mamma ti ascolta sempre, da sempre e sempre lo farà

La mamma ti ascolta sempre, da sempre e sempre lo farà

La mamma inizia ad ascoltarti già dal momento in cui il tuo cuore emette il suo primo battito. Non ti sente con le orecchie ma ti sente col cuore.

Da quel momento il battito della mamma si sincronizza al tuo.

La mamma ascolta i tuoi primi movimenti, con gioia ed apprensione.

Le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse

Le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse

Le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse.

Mi dispiace dirlo ma è proprio così.

Viviamo in una società dove le donne, in nome di un emancipazione femminile che dovrebbe ormai essere data per scontata, sono in costante guerra con le altre donne.

E così ci sono le super mamme, pronte a dare addosso alle altre mamme.

Magari perché una donna ha scelto consapevolmente un cesareo, o perché una invece lo ha subito e in fondo non lo accetta (a tal proposito leggi QUI).

La prima è considerata meno mamma perché non ha desiderato partorire con dolore come natura detta (e su questo già ci sarebbe un lunghissimo discorso da aprire), mentre  la seconda  è considerata una pazza esagerata perché, in fondo, il tipo di parto non ha importanza.

“L’importante è che stiate tutti bene”

Ah si? E come mai nel primo caso non era importante???

Oppure perché una mamma ha consapevolmente deciso di non allattare al seno.

Eh già che mamma cattiva vero?

O magari non ha allattato perché ha deciso di rientrare a lavoro presto. E in quel caso doppiamente mamma degenere.

Le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse

Però se poi una mamma a lavoro non ci è tornata allora diventa una sciocca nullafacente che vuole farsi mantenere.

Per di più incapace di amare se stessa rinunciando alla sua carriera e soggiogandosi al marito.

Infine se allatta oltre i sei mesi diventa una “talebana dell’allattamento”.

Andiamo avanti. Se una mamma si lamenta che il marito fa poco in casa allora è proprio una rompiscatole.

Ma se divide equamente i compiti è una mamma che non si preoccupa abbastanza della famiglia.

Se poi osa scherzare su quello che il marito sbaglia nelle faccende domestiche, allora è una che soffre di maschilismo interiorizzato.

Se una mamma dopo il parto cade in depressione post partum è una che non ha nulla di serio a cui pensare, invece se sta benissimo allora ha solo una gran fortuna.

Donne che nel 2020 parlano ancora di parità di diritti e di doveri come se non fosse una cosa scontata.

Si perché, per me, ormai non è più necessario disquisire sulla parità di diritti e di doveri, in ambito familiare tra uomo e donna, perché ci sono.

E scontato che sia così.

Nel mondo del lavoro c’è ancora molta strada da fare ma adesso stiamo parlando solo di ambito familiare.

Ma tutti questi stereotipi non ce li affibbiano gli uomini sapete? No sono sempre le donne pronte a  dare addosso alle altre donne.

A fare la guerra tra donne a dimostrare di essere migliori delle altre a tutti i costi.

Donne che accusano altre donne di essere retrograde maschiliste solo perché hanno fatto scelte di vita diverse dalla carriera.

Perché pensate davvero che la carriera sia l’unica discriminante della parità dei diritti?

Ha senso parlare ancora di parità? Io non credo. Ha molto più senso parlare di COLLABORAZIONE.

Perché la famiglia, a mio avviso, è una piccola azienda che ha bisogno di tutti per andare avanti.

Ognuno ha il suo ruolo e sono tutti di pari importanza.

La famiglia è un equilibrio che si costruisce nel privato, un equilibrio personale e diverso da famiglia a famiglia.

E non ci sono ruoli maschili o femminili. Ma ci sono ruoli costruiti intorno alla singola persona e alla coppia che troverà il benessere a modo proprio.

Perché in fondo ai nostri mariti non importa nulla con che tipo di parto sia nato il figlio e nemmeno con che tipo di latte sia cresciuto.

Anzi quello che importa loro è che noi siamo felici. Che noi come donne, madri e mogli siamo felici. Cosi come a noi importa che il nostro di marito sia felice.

Ed entrambi desideriamo solo che i figli siano sereni e appagati.

Ma sopratutto non ci sono mamme meno mamme di altre.

Perché la maternità è un esperienza personale e ogni mamma è diversa da un altra cosi come ogni bambino.

Concludo, care mamme, ricordandovi che la diversità non è una cosa necessariamente brutta o da respingere. La diversità sta alla base del confronto, che se sereno e portato avanti con intelligenza, non può che migliorare la nostra persona.

Quindi mamme BASTA GUERRA!

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Quanto sono importanti i nonni? Mi manchi nonna

Quanto sono importanti i nonni? Mi manchi nonna

Quanto sono importanti i nonni? Mi manchi nonna

E’ già un anno, che nel silenzio di una notte di primavera, hai chiuso i tuoi occhi e sei volata lontano.

Tempestina dice che sei in cielo, in alto, in alto, moooolto in alto, più dell’aereo.

Io dico, spero, voglio credere che tu sia ancora qui vicino a noi.