La cattiveria delle adolescenti di oggi… ma perché?!?

Cattiveria delle adolescenti
Cattiveria delle adolescenti

Cattiveria delle adolescenti

Io rimango sempre più stupita dalla cattiveria delle adolescenti di oggi. Per non dire proprio inorridita.

Perché abbiamo ragazze che non hanno un minimo di empatia o rispetto nei confronti degli altri, soprattutto se questi altri non fanno tutto quello che dicono loro e non gli danno sempre ragione? Perché per essere accettati in un gruppo e non essere messe in disparte o isolate devi assolutamente essere come loro, altrimenti non vai bene? Perché non accettare che qualcuno possa avere interessi diversi dai tuoi o semplicemente essere diversa da te, senza per questo essere considerata sbagliata?!?

Questi atteggiamenti mi fanno inorridire. E penso che si avrebbe bisogno di qualche lezione in più di Educazione Civica sul rispetto nei confronti delle altre persone. Sul rispetto della diversità, qualunque essa sia. Perché mi sembra che molte delle adolescenti di oggi non sappiano proprio cosa voglia dire.

O sei come loro, oppure non vali niente! Come si fa?!?

Ragazzine in palestra ti sono amiche solo perché sei nel loro stesso gruppo. Poi magari, per un motivo o per l’altro, cambi gruppo e non ti considerano più, quasi nemmeno ti salutano.

Amiche storiche, da anni, che arrivano a insultarti. Arrivano a dirti che sei brutta. Ti vesti male. Ti vesti come una Barbie. Che a scuola sarai brava, ma per il resto non vali niente. Che non sanno che farci con persone come te. Che preferiscono stare con altri loro amici molto più simpatici piuttosto che stare con te. Che loro sono decisamente migliori di te. Che non ti sai spiegare, non sai le cose (e non vale se vai a cercarle su Google), che sei cringe, sei antica. Che ti comporti talmente male che hai rovinato l’amicizia. Che puoi anche tenerti a distanza e non cercarle, perché tanto loro non ci fanno nulla con te. Che tanto dopo tutte queste cose dette starai piangendo perché sai fare solo quello. Sei una sfigata. Una persona strana e lo pensano tutti.

Una persona antica solo perché non conosci certi termini del gergo dei giovani di oggi o non ti piace passare il tempo a fare balletti da pubblicare su TikTok (per cui nemmeno avresti l’età per iscriverti, ma ormai ci si iscrivono anche a 10 anni). Ho visto bambine di 9/10 anni col proprio cellulare passare il tempo a ancheggiare e fare balletti da pubblicare sui social.

E queste dovrebbero essere amiche storiche, a cui vuoi bene e che hai sempre pensato ci tenessero a te.

Come possono uscire tanti insulti da una sola persona. Da una persona che conosci da anni e con cui hai condiviso tanto. Come può una persona umiliarti in questo modo. Una presunta amica.

Io a sentire questi racconti inorridisco. E pensare che per i professori magari la loro è una bella classe, in cui non ci sono gruppetti e tutti vanno d’accordo. Quella sarà l’apparenza che mostrano a loro, ma invece sotto sotto ci sono ragazzine molto cattive che si divertono a trattare male chi non è esattamente come loro. E queste ragazzine avrebbero bisogno di una bella lezione. Perché non è questo il modo di comportarsi. Anche questo è bullismo. Subdolo, ma in fondo è bullismo.

E mi tornano in mente le parole della maestra della scuola dell’infanzia… che preferiva avere bambini maschi in classe piuttosto che le femmine. Perché le femmine sanno essere cattive a parole. Invece i maschi magari sono più maneschi, ma basta dividerli e fermarli e finisce lì. Mentre le femmine con la lingua fanno molto più male. E se erano così già a 4/5 anni, figuriamoci cosa possono diventare a 12/13/14 anni. Una cattiveria immotivata che bisogna assolutamente combattere. E bisogna insegnarli a rispettare gli altri.

Perché ragazzine che sono pronte a escluderti e a isolarti solo perché non gli dai sempre ragione e non fai sempre quello che vogliono loro, devono imparare che non è questo il modo di comportarsi. Questa è semplice e pura cattiveria delle adolescenti e bisognerebbe fargli capire che ci si può comportare in maniera migliore.

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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