Vi presento Erny, la mia ernia discale

Controlli per Erny
Controlli per Erny

Io e la mia Erny

E poi arriva lei, Erny, una bella e grossa ernia discale, che ha deciso di vivere con me. Tutto è iniziato con un dolore al nervo sciatico, che mi ha preso tutta la gamba. Un dolore tremendo che non mi permetteva di stare bene in nessuna posizione. Né sdraiata, né seduta e tanto meno in piedi.

Dolore passato facendo 5 giorni di punture. Punture di Voltaren e Muscoril. Passato il dolore è rimasto un certo fastidio alla coscia. Ed allora abbiamo provato a “nutrire” il nervo con un integratore, Tiobec.

Passano i giorni e subentrano nuovi fastidi/dolori. Delle fitte all’altezza del coccige e dei crampi al polpaccio e alla coscia. I crampi in particolare sono tremendi. Mi obbligano a fermarmi. Ma in genere basta che mi siedo un minuto e passano.

A quel punto il suggerimento del mio medico è uno solo: facciamo una risonanza lombo sacrale per capire qual è il problema. Fatta la risonanza, scopro i’esistenza di Erny. Un’ernia discale tra L4 ed L5. Che non contenta di essere uscita, ha deciso anche di essere “espulsa e migrata“. Insomma, proprio fastidiosa!

Non vi riporto tutti i paroloni che ci sono scritti sul referto della risonanza magnetica. Sono a leggerli ti viene l’ansia. Il mio medico l’ha vista e mi ha detto che la cosa migliore era farla vedere ad un neurochirurgo, per capire se si può fare qualcosa o se si deve togliere.

E lì penso di essere sbiancata all’idea di una operazione… perché mi ha guardata e mi ha detto di stare tranquilla. Che tanto ora fanno un taglietto e la tolgono. E certo… parli bene tu, ma la schiena è la mia. Che poi più che l’idea dell’operazione, a me spaventa l’idea dell’anestesia!

Io e il mio neurochirurgo

E così sono andata dal neurochirurgo per fargli vedere la mia risonanza. Non conoscendone nessuno in particolare, ho preso appuntamento con un neurochirurgo su consiglio di una collega del maritino.

Fa parte di questa associazione di neurochirurghi, NSA, che si occupano proprio di patologie della colonna vertebrale. Ha guardato la mia risonanza e mi ha confermato che ho un’ernia decisamente imponente. Ha anche detto che se avesse visto solo la risonanza avrebbe detto che era subito da operare. Invece vedendo me, consiglia di non fare nulla per il momento.

Non avendo sintomi evidenti o deficit motori o neurologici, posso anche vedere se regredisce da sola. Col tempo inizierà a seccarsi, anche se ci vorrà qualche mese prima che si secchi. Ovviamente se dovessero subentrare altri dolori o problemi di varia natura, meglio controllarla subito. Altrimenti consiglia di rifare la risonanza (assolutamente chiusa e non aperta) tra circa 6/8 mesi.

Per ora sconsiglia anche le fisioterapie, perché potrebbero smuoverla. Posso fare nuoto, ma esclusivamente dorso (e al massimo un po’ di stile). Vietati rana e delfino. Vabbè, meglio di niente. Devo ammettere però che ho un po’ paura di tornare in acqua… più che altro perché l’ultima volta ho avuto crampi per 2 giorni (ma avevo fatto anche rana).

Impressioni da paziente

Questo neurochirurgo mi ha messa subito a mio agio. E’ giovane… ha un paio di anni più di me, ma comunque è stato veramente gentile. Mi ha fatto vedere l’ernia sulla risonanza (io avevo provato a guardare la risonanza, ma non ci ho capito nulla… da ignorante in materia).

Ha spiegato tutto in parole semplici, in modo che potessi capire senza problemi. E trovo che questa sia una bella qualità in un medico. Mi ha consigliato di non fare sforzi, paragonandomi a un tubetto di dentifricio, in cui quando lo apri, un po’ di dentifricio esce fuori. Il dentifricio uscito fuori sarebbe la mia ernia, mentre io sono il tubetto. Se non lo premi (quindi non fai sforzi), non esce altro dentifricio. Mentre se lo schiacci, allora ne esce altro. Quindi meglio stare tranquilla per un po’.

Mi ha anche dato il suo numero di cellulare… per qualsiasi domanda o dubbio, lo posso chiamare. E così ora convivo con Erny. Sperando che faccia la brava.

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