Tutti parlano di Jamie
Abbiamo visto Tutti parlano di Jamie, il musical in programma al Teatro Brancaccio fino al 3 aprile. E’ la vera storia di Jamie Campbell, un ragazzo inglese che sognava di diventare una Drag Queen. E, ai tempi della scuola, voleva andare al ballo di fine anno vestito da donna, scontrandosi con i pregiudizi di chi si opponeva a questo suo essere. Perché un maschio non deve indossare abiti da donna o comportarsi in maniera sconveniente.
Personalmente non conoscevo Jamie Campbell. Non conoscevo la sua storia. Ho sentito parlare di questo musical, perché seguo sui social Giancarlo Commare, che è stato scelto come protagonista. Devo dire che la storia mi ha incuriosita. E così ho deciso di prendere i biglietti per tutta la famiglia. Sì, ho deciso di andarci anche con le mie figlie. Qualcuno magari potrebbe pensare che non si dovrebbe parlare di “drag queen” a delle bambine. Ma è proprio questo uno dei pregiudizi contro cui si deve combattere. Conosco persone che ancora oggi dicono, ad esempio, di non volere che i figli facciano danza perché altrimenti diventeranno omosessuali. O cose del genere che, ogni volta che le sento, mi fanno rabbrividire.
Per me questa è la storia di un ragazzo che voleva essere libero di essere se stesso. Ed essere accettato per quello che è, anche se le sue scelte vanno contro quella che viene definita la “normalità”. Cosa c’è di più bello di potersi sentire liberi di essere se stessi, senza dover chiedere il permesso a nessuno? Ed è questo che voglio insegnare alle mie figlie: ad essere libere di essere loro stesse, anche se vanno contro le “convenzioni sociali”. Non devono aver paura ad essere quello che sono. Mi sembrava un bel messaggio da trasmettergli e da condividere con loro.
Smetti di chiedere il permesso per essere te stesso
Questa è la frase che rappresenta il musical e questa storia. E penso che non ci sia un insegnamento migliore. Ogni persona deve sentirsi libera di essere se stessa. Non fa nulla di male se vuole andare contro le convenzioni sociali. E si dovrebbe cercare di superare i pregiudizi.
Così abbiamo visto il musical tutti insieme. Che dire? E’ un musical che deve essere visto senza ombra di dubbio. Per questa stagione teatrale sarà in scena al Brancaccio fino al 3 aprile. Ma io mi auguro che torni nella programmazione della prossima stagione e che arrivi in tutta Italia. Tutti devono poter vedere questo musical perché fa veramente bene all”anima. Tutti devono parlare di Jamie.
E’ un musical da vedere per la storia che racconta. Per la storia di Jamie che vuole solo essere se stesso. Perché Jamie, con la sua forza inarrestabile, vi conquisterà. Avrete voglia di abbracciarlo nei momenti più difficili e di festeggiare con lui nei momenti più allegri e divertenti. E’ uno di quei musical che ti emozionano e ti coinvolgono.
Io stessa, nei momenti corali avrei avuto voglia di salire su quel palco per ballare e cantare con tutti i ragazzi. L’energia e l’allegria che ti trasmettevano era veramente coinvolgente. Ma allo stesso tempo avrei voluto salire su quel palco per abbracciare Jamie, nei momenti in cui si sente sfiduciato, non compreso dal mondo, nei momenti in cui quasi vuole rinunciare al suo sogno. Avrei avuto voglia di correre ad abbracciarlo per dargli un po’ di coraggio, per dirgli che doveva andare avanti e che nessuno si dovrebbe permettere di rifiutarlo solo perché vuole essere se stesso.
Io sto con Jamie. Questo è un musical che ti tocca l’anima. Ti entra dentro. Una lotta contro qualsiasi forma di pregiudizio. Perché non è un pantalone o un vestito che rendono una persona migliore di un’altra. Jamie non sta facendo del male a nessuno e vuole solo essere accettato per quello che è. Non c’è nulla di sbagliato in quello che sogna. E deve essere libero di poter realizzare il suo sogno. Bisognerebbe sempre andare oltre le apparenze e capire tutto quello che c’è dietro una persona. Quello che una persona vive internamente.
E poi Giancarlo Commare interpreta Jamie in una maniera pazzesca. La sua bravura è qualcosa che fa bene. Da vedere, non solo per come cammina sui tacchi. Riesce a muoversi su quei tacchi alti in un modo che io mai nella vita. Un vero talento in tutto, dai balletti alle canzoni, dalle scene corali alle scene più intime, in cui ci porta alla scoperta di sé per farci capire chi è Jamie. Una interpretazione di quelle che, a fine spettacolo, ti fa alzare in piedi per applaudirlo. E la sua emozione per esserci riuscito a trasmettere qualcosa di bello si vedeva tutta alla fine. Un vero Artista, che merita di essere ammirato ed applaudito. Per non parlare poi di Barbara Cola, che interpreta la mamma di Jamie. La donna che lo ha sostenuto da sempre, anche nascondendogli degli episodi per non farlo soffrire. Una donna che ha fatto di tutto per far in modo che il figlio potesse sentirsi libero di essere se stesso. Ed anche lei ci fa emozionare da quel palco. E tutto il resto del cast è stato veramente spettacolare. Un bel gruppo affiatato, che ha messo in scena una storia piena di significati.
Una storia da vedere. E rivedere. Ne uscirete sicuramente più ricchi. Approfittate di questi ultimi giorni per andare a teatro a vedere Tutti parlano di Jamie!