Nuove varianti del virus: si va verso la chiusura delle scuole?

Chiusura delle scuole
Chiusura delle scuole

Chiusura delle scuole

Dopo un anno siamo di nuovo a parlare della chiusura delle scuole? Di nuovo a dar la colpa ai bambini per la diffusione di questo maledetto virus? Veramente l’unica soluzione è di nuovo andare inesorabilmente verso la decisione di riportare tutti in DAD? Quella tremenda didattica a distanza che abbiamo subito lo scorso anno e che è tutto tranne che didattica? Molte regioni hanno già attivato la DAD, di nuovo. Alcune regioni non hanno mai smesso di continuare questa sottospecie di didattica.

Ma è possibile mai che non si riesca a continuare le scuole in presenza e che il rischio di una DAD sia di nuovo così concreto? Presentato come se fosse l’unica soluzione possibile?

Sia chiaro, io ritengo che sia importante garantire la sicurezza dei nostri bambini, ma sono assolutamente contraria al ritorno della DAD. Ritengo che si possa continuare la scuola in presenza, con le dovute precauzioni che tutta questa assurda situazione ci sta continuando a richiedere. Ho visto cosa hanno passato lo scorso anno le mie figlie in DAD. Le ho viste non fare lezione per niente nei primi 2 mesi di lockdown e fare soltanto qualche compito ogni settimana. Le ho viste poi iniziare la DAD l’ultimo mese di scuola. Quella didattica di 40 minuti al giorno. 40 minuti al giorno possono essere paragonati alla didattica in presenza con 8 ore a scuola?

E non mi venite a dire che noi che vogliamo la didattica in presenza lo diciamo soltanto perché non sappiamo gestire i nostri figli e vogliamo un posto dove parcheggiarli. Avrei voglia di mandare a quel paese, ogni volta, chi afferma una cosa del genere. Ma come vi permettete?!? Per me la scuola non è mai stata e non sarà mai un parcheggio. Ma la didattica a distanza non sarà mai una didattica sufficiente. Non può essere considerata una valida alternativa. Non è scuola!

I bambini non ne possono più di stare davanti a uno schermo. Sono svogliati. Non si sentono valorizzati abbastanza. Perdono tutto l’entusiasmo che hanno invece andando ogni giorno a scuola in presenza. Ho visto le mie figlie adattarsi alle mille regole di quest’anno. Stare al banco da sole, non potersi avvicinare agli amici, dover indossare la mascherina tutto il giorno. Pur di andare a scuola in presenza lo hanno fatto e continuano a farlo ogni giorno. Hanno bisogno di un confronto diretto con i compagni di classe e con le maestre. Non basta assolutamente vedersi attraverso uno schermo. Non venite a dirmi che è la stessa cosa e che per la salute dei nostri figli si deve fare.

Ho visto la differenza tra la tristezza delle lezioni online e la gioia di ritornare in presenza, anche se con mille precauzioni e regole nuove. In questi mesi, da quando hanno riaperto le scuole, è capitato che diverse classi, in diversi momenti, siano state messe in quarantena, per un bambino o un insegnante risultata positiva. Ma in nessun caso gli altri della classe sono stati contagiati. Segnale che tutte le precauzioni e le nuove regole a scuola funzionano. Nessun bambino risultato positivo è stato contagiato a scuola.

Che serve chiudere le scuole se poi fuori ognuno fa quello che gli pare? Non è la scuola il problema. A scuola si seguono rigide regole. I bambini hanno bisogno di quella socialità che solo la scuola in presenza può dar loro. Smettiamola di dare sempre la colpa ai più piccoli o alle scuole. Investite nelle scuole per garantire più sicurezza e più controlli a tutti. Ma non toglieteci di nuovo la scuola in presenza. Perché il problema non è la scuola in sé.

In base a quella che è la nostra esperienza, da settembre ad oggi, nessuno mi toglierà mai dalla testa che la scuola è il posto più sicuro rispetto a tante altre realtà. Smettiamola di additare i bambini come untori e di dare la colpa a loro per la diffusione del virus. Si può fare una scuola in sicurezza. E perché invece la prima soluzione è sempre quella di chiuderle queste scuole? La chiusura delle scuole non è la soluzione!

Image by Taken from Pixabay

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