Musei Vaticani: informazioni utili per visitarli

Giardino della Pigna
Giardino della Pigna

Musei Vaticani

Non andavo ai Musei Vaticani dai tempi della scuola. E’ uno di quei posti che, mi ero ripromessa di tornare a vedere, prima o poi. Quando sai che ci tornerai, ma non è mai il momento giusto. Non ricordavo molto di questi musei… oltre alla fantastica scala elicoidale dell’uscita. Ma finora non ho mai avuto l’occasione di andare a visitarli. Il tempo è sempre poco. E poi c’è sempre veramente tanta gente a vederli, che pensare ci andarci con la folla o di fare ore di attesa per riuscire ad entrare, ti fa un po’ passare la voglia. Tanto sai che sono lì. E che potrai andare quando vuoi…

E così sono passati tanti anni dall’ultima volta che ci sono stata. Ma quest’anno, complice la situazione che si è creata dopo la pandemia, ho deciso che era arrivato il momento giusto.

Sì, perché a Roma ci sono ancora pochi turisti che girano. Ed allora questo è il momento giusto per poter andare ad ammirare i Musei del Vaticano in tutto il loro splendore. Il momento giusto per goderseli con poca gente che, come te, ha deciso di visitarli. Ho aspettato tanto, ma ne è valsa la pena. In questo periodo si visitano veramente in modo tranquillo. E hai tutto il tempo per restare ad ammirare ogni singola opera, senza fretta e senza assembramenti.

Ci siamo rimasti più di 4 ore ed il tempo è veramente volato. C’è così tanto da vedere, che non sai dove guardare… pareti con opere di ogni genere, quadri, statue, accessori di vario genere, pavimenti, soffitti… ci si perde in tutta questa arte che ti circonda. Ed è veramente un bel perdersi…

Ma partiamo dall’inizio…

Musei Vaticani
Musei Vaticani

I biglietti per i Musei Vaticani si acquistano online sul sito ufficiale. E’ obbligatorio prenderli online. Verrà rilasciato un foglio, che poi si dovrà cambiare alla cassa per ricevere i biglietti. All’entrata si può comunque prendere e pagare una audio guida, se non è stata già acquistata con i biglietti. Ci sono audio guide diverse, a seconda del percorso che si vuole fare (c’è un percorso più breve, per chi non ha molto tempo, che passa solo dalle stanze principali e ti porta alla Cappella Sistina; ed un percorso più lungo per provare ad ammirare tutto).

Con i biglietti online, si può arrivare tranquillamente qualche minuto prima dell’orario prescelto. Ci sono ingressi contingentati ogni 15 minuti. Appena arrivati, un addetto ha chiamato il nostro orario e siamo entrati. Per entrare bisogna rispettare un percorso con il distanziamento rispetto alle altre persone che non fanno parte del proprio nucleo familiare. Viene misurata la temperatura con un termo scanner (ed è vietato l’ingresso se si ha più di 37,5°) e le borse si devono passare sotto al Metal Detector. La mascherina è obbligatoria in tutti gli spazi al chiuso.

Sul sito ci sono anche regole ferree per quanto riguarda l’abbigliamento (non si dovrebbero indossare minigonne o pantaloni sopra al ginocchio), ma forse in questo periodo non sono così fiscali, perché ho visto anche persone che avevano pantaloncini molto corti. Nel dubbio, però, meglio rispettare le norme! Le foto si possono fare in tutto il Museo, ad eccezione della Cappella Sistina. Quest’ultima si può semplicemente ammirare in tutto il suo splendore.

Superato questo primo controllo, si cambiano i biglietti e si entra ufficialmente nei Musei. Si sale attraverso la scala elicoidale dell’ingresso (non è la stessa dell’uscita) e la visita può iniziare! All’inizio ci si ritrova nel grande giardino della Pigna, dove c’è anche una grande installazione a forma di sfera, molto particolare. Da qui partono i vari percorsi. Non c’è un unico percorso ed ognuno può scegliere cosa vedere e quale percorso seguire. Noi abbiamo provato a seguire il percorso più lungo.

La nostra visita è partita dal grande museo greco-romano. Tante statue di personaggi o divinità dell’antica Roma e dell’antica Grecia. Una lunga sala ci ha accolto con tutte le sue statue ed i suoi pavimenti a mosaico. Si passeggia immersi in questa atmosfera antica, che ti prende completamente. Si prosegue poi attraverso il Museo Egizio e quello Etrusco, per poi continuare con una serie di sale, una dopo l’altra: il cortile dei Quattro Cancelli, la sala della Biga, la Galleria dei Candelabri (che, contrariamente al nome, sono una sorta di colonne ai lati della sala), la Galleria degli Arazzi, la Galleria delle Carte Geografiche (dove ci siamo divertiti a cercare alcuni dei posti in Italia che conosciamo, trovandoli con i loro nomi antichi), l’appartamento di San Pio V, la Sala Sobieski, la Sala dell’Immacolata, le meravigliose Stanze di Raffaello, l’Appartamento Borgia e la Collezione di Arte Contemporanea (questa è la parte del Museo dove c’è l’aria condizionata più forte e si sta molto freschi, anche se, dopo tanta arte antica, questa parte di Arte Contemporanea sembra troppo diversa dal resto!).

A questo punto arriva il momento di entrare nella Cappella Sistina. Niente foto. Puoi solo immergerti in questa sala per godere in pieno di tutti gli affreschi che la compongono. Questo è l’unico punto dove c’è più gente, ma comunque si riesce lo stesso ad ammirare stando a distanza dagli altri.

Usciti dalla Cappella Sistina si ricomincia il giro. E si passa attraverso la Cappella di San Pietro Martire, la Sala degli Indirizzi, la Sala delle Nozze Aldobrandine, la Sala dei Papiri e il Museo Cristiano. Lungo il percorso si incontrano tanti punti dove solitamente si possono acquistare libri e souvenir, ma in questo periodo sono chiusi e non c’è nessuno. Anche i punti ristoro sono chiusi, è aperto solo quello vicino al Cortile della Pinacoteca. In questo cortile ci siamo riposati un po’, perché dopo 4 ore in giro, la stanchezza comincia a farsi sentire. Nel giardino ci sono gli irrigatori automatici che partono a determinati orari per annaffiare il prato e molti bambini si divertivano a farsi schizzare per rinfrescarsi un po’.

Dopo la pausa, abbiamo ripreso il cammino verso l’uscita. Non abbiamo potuto vedere la Sala Delle Carrozze, perché era chiusa per restauro. Ma non abbiamo perso il Museo Pio Cristiano, il Museo Gregoriano Profano e il Museo Filatelico Numismatico (dove c’è anche un punto postale, da cui, se ho capito bene, si possono spedire lettere e cartoline col timbro del Vaticano). Qui c’è anche un punto dove comprare qualche libro sui musei. In questa parte del museo, c’è anche la sezione Anima Mundi, il museo etnologico dedicato alle tradizioni artistiche, culturali e spirituali di tutti i popoli, con manufatti che vengono esposti a rotazione ed in questo periodo c’è una collezione indigena veramente interessante.

La visita ai Musei Vaticani si conclude con la famosa scala elicoidale, quella più nota rispetto alla scala dell’ingresso. Una scala molto suggestiva, che chiude in maniera perfetta una fantastica visita.

Scala elicoidale
Scala elicoidale

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