La vita ai tempi del Coronavirus: Diario di bordo Settimana 3

Settimana 3
Settimana 3

Settimana 3 Diario di bordo

Siamo arrivati alla Settimana 3 di quarantena. Terza settimana senza poter uscire. Terza settimana chiusi in casa. Non si sa quanto questo isolamento continuerà. Per ora il divieto di uscire è fino al 3 aprile, ma molto probabilmente verrà esteso ancora. E noi non possiamo far altro che aspettare che finisca.

Cominciamo ad essere nervosi. Non sempre… ma qualche momento in cui le bambine si straniscono c’è. Io provo ad essere paziente, ma non sempre ci riesco. Per fortuna per la grande maggioranza del tempo, riusciamo ad andare avanti tranquillamente.

Le giornate passano una dopo l’altra, tutte uguali. Ormai non faccio più molta distinzione tra un lunedì o un sabato. Ho lavorato tutti i giorni, indistintamente… non conta il fatto che alcuni giorni debba mettere le ferie, non conta più il weekend… se c’è qualcosa da fare, va fatto. Anche se è domenica oppure se in teoria sono in ferie. Una situazione veramente surreale… lavorativamente parlando.

Le bambine continuano a fare i compiti che mandano le maestre. Alcuni compiti li rimandiamo indietro, per farli vedere o correggere alle maestre, altri no (perché non tutte le maestre sono attrezzate). Purtroppo nella nostra scuola non è partita una vera e propria didattica online, con lezioni vere e proprie. Le maestre, per quel che riescono, mandano i compiti. Alcune mamme si lamentano perché sono troppi e non riescono a star dietro ai bambini. Altre mamme si lamentano che sono troppo pochi. E temono che i bambini resteranno inesorabilmente indietro.

Io cerco di far fare anche altro, oltre ai compiti che mandano le maestre. In modo da fargli fare qualcosa ogni giorno. Spesso i compiti settimanali che le maestre mandano si finiscono in uno o, al massimo, due giorni. Quindi, se io non gli facessi fare nulla, starebbero 5 giorni senza far niente. Il concetto di tanti compiti è veramente molto relativo. Per me i compiti che stanno dando non sono tanti, anche se apprezzo lo sforzo di molte maestre. Ma è innegabile che si potrebbe fare di più. Però sento anche tante famiglie che non riescono a far fare ai bambini nemmeno questi pochi compiti. E capisco anche le maestre che stanno cercando di trovare una via di mezzo tra i bambini più veloci e quelli che invece hanno più difficoltà. Non è facile fare la maestra in questo momento. Anche fare la rappresentante non è semplice. Ma almeno fino ad ora, continuo a farlo, per essere un punto di incontro tra le maestre ed i genitori.

Per il resto, questa settimana abbiamo fatto di nuovo logopedia a distanza. L’insegnante di preagonistica ha iniziato a fare lezione 3 volte a settimana. Sicuramente di meno rispetto a quello che si farebbe in palestra, ma si cerca di portare avanti l’allenamento a casa il più possibile. Continuiamo a seguire le dirette su Instagram con gli allenamenti del personal trainer Fabio. E poi anche l’insegnante di ginnastica artistica (non preagonistica) ha iniziato una lezione per le sue allieve. Tutti in videochat su Zoom! E Figlia Uno continua a vedersi con i suoi amici in videochat per chiacchierare un po’ ogni giorno.

Almeno una gioia grande c’è stata questa settimana. La gelateria vicino casa nostra, quella dove andiamo sempre, che aveva dovuto chiudere quando si è deciso di far chiudere tutte le attività non indispensabili… insomma, la gelateria continua ad essere chiusa, ma da questa settimana ha attivato le consegne a domicilio. Inutile aggiungere che ci siamo fatti portare subito una vaschetta da 1 kg di gelato. Le bambine erano così entusiaste all’idea, che non si tenevano più. Un gelato che ci stiamo gustando molto. E che ci dà un po’ il senso di normalità.

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