E invece di volare via
Oggi vi parlo del libro E invece di volare via, scritto da Silvia Vecchini, illustrato da Beatrice Bandiera ed edito da Edizioni Corsare. Qual è il tema alla base di questo libro? Una bambina che ama porsi in ascolto della natura e sa entrare in rapporto simbiotico con essa. Il potere dell’immaginazione e del silenzio. Silvia Vecchini racconta il (suo) primo incontro con la parola poetica e quando ha cominciato a staccare i piedi da terra. Il libro è uscito il 24 giugno 2022 ed è pensato per bambini dai 5 anni in su.
Il libro è disponibile nelle librerie e negli store online. Vi lascio il link per acquistarlo online e riceverlo direttamente a casa.
Cerchiamo di scoprire qualcosa di più su questo libro…
Alla bambina capitava una cosa strana. La sua immaginazione la risucchiava e lei si poteva immergere nel fiume, nuotare sott’acqua insieme ai pesci, fare un salto nello spazio, dentro la Via Lattea. Oppure si librava a mezz’aria quando avvertiva uno stupore intenso, un senso di connessione con la natura, un’emozione che la colpiva come una rivelazione, trasportandola altrove, lontana da tutti, nel silenzio. Era come se una musica segreta la chiamasse. Lei si faceva portare. Lontanissimo e dentro di sé, dentro la vita di ogni cosa.
Come quel giorno a scuola in cui non riusciva più a scendere. Ma per la prima volta gli altri se ne accorsero. Allora la maestra salì su una sedia e, allungando il braccio, le tese una matita a cui aggrapparsi. Alla bambina capitò ancora di staccare i piedi da terra. Per non lasciarsi trascinare, tenne sempre in tasca la matita e, invece di volare via, scrisse.
I versi immaginifici di Silvia Vecchini e le illustrazioni visionarie di Beatrice Bandiera, sospese tra realtà e sogno, raccontano la sintonia profonda con la natura, l’effetto benefico del silenzio e il viaggio verso altri mondi che la poesia, e l’arte in generale, sanno ispirare. Un albo autobiografico e fortemente metaforico che vuole essere anche un invito più ampio per ciascun bambino a riconoscere ciò che lo fa volare via, che lo attrae nel profondo, che gli fa battere il cuore.
Silvia Vecchini spiega il ruolo prezioso dell’insegnante:
Il mio incontro con la parola poetica è davvero avvenuto a scuola, grazie alla maestra Lucia, a cui dedico il libro. Ho un ricordo molto vivo di lei, una donna giovane che proponeva della poesia a bambini che non la conoscevano, in modo molto semplice. Da subito ho riconosciuto una frequenza e una musicalità diversa, che mi chiamava a sé e che desideravo ascoltare. Generava in me lo stesso senso di meraviglia che provavo quando mi trovavo nella natura, nel silenzio, travolta da emozioni che vivevo in modo molto intenso. Era una frequenza che si accordava con qualcosa di interiore. La maestra Lucia mi ha fatto capire, nel tempo, che avrei potuto esprimere quello che sentivo e incanalare questo tipo di conoscenza del mondo attraverso le parole. Ho fatto tesoro di questa fiducia e di questo riconoscimento.
Sono convinta che tante cose che accadono nell’infanzia siano un indizio della nostra personalità, della nostra vera natura, se siamo attenti. E poi credo che il ruolo degli insegnanti sia fondamentale. Hanno tra le mani la parola magica, che è diversa per ogni bambino. A loro riconosco questo grandissimo potere, che è anche una grandissima responsabilità.
Queste invece le parole di Beatrice Bandiera, che ha illustrato la storia:
Lavorare al testo di Silvia è stato un po’ come guardarmi allo specchio, anche a me è capitato di non riuscire a tenere i piedi per terra. È qualche cosa che ha che fare con il controllo delle proprie emozioni, come quando si viene travolti da un incredibile senso di meraviglia o si rimugina sotto un peso. Capita a tutti, in fondo. Questo libro è stato un’occasione per ripercorrere e ritrovare anche la ragione del mio fare immagini: è facile pensare al disegno come ad uno strumento per evadere dalla vita di tutti i giorni, per crearsi un’alternativa. Ecco che invece il processo creativo diventa un modo per reimmergersi nella realtà, rielaborando le proprie esperienze. Così ho cercato di fare con le illustrazioni, ritrovare e rivivere il mio vissuto personale in funzione della storia, cercando di restituire una visione il più possibile onesta. Ho cercato lo spazio per me e mi ci sono immersa, trovando un calore familiare nelle parole di Silvia.
Scopriamo qualcosa in più sull’autrice
Silvia Vecchini, scrittrice e poeta, laureata in Lettere Moderne, ha conseguito il Diploma di Alta Specializzazione in Scienze Religiose con una tesi sull’albo illustrato e la dimensione interiore dei bambini. Delle sue poesie ancora inedite ha scritto Erri De Luca in Alzaia (Feltrinelli, 1997). Nel 1999 ha pubblicato Diverse fedeltà (Guerra edizioni) vincitore del premio Diego Valeri come opera prima. Alcune delle poesie di questa raccolta sono state inserite nell’antologia I poeti di vent’anni (Stampa) curata da Mario Santagostini (prefazione Maurizio Cucchi).
Dal 2000 scrive per bambini e ragazzi: albi illustrati, raccolte di poesia, prime storie, romanzi, graphic novel. Molti dei suoi libri sono stati tradotti. Nel 2015 ha realizzato il progetto Disegni DiVersi insieme al fumettista Sualzo per la trasmissione Caterpillar (Rai radio 2).
Un percorso a quattro mani con Marina Marcolin su poesia e disegno è stato al centro della sezione Planetarium della Mostra di illustrazione di Sarmede (2014). Al suo lavoro di scrittura è stata dedicata la mostra Poesia di ogni cosa intorno (2019) e la mostra Sulla punta delle cose (Imola 2021 e Pieve Santo Stefano 2022) a cura di Libri Fatti a Mano. Tiene laboratori di poesia per bambini e ragazzi, conduce gruppi di scrittura dedicati agli adulti. Tra i riconoscimenti: Premio Boscarato 2012, Orbil Balloon 2013, Selezione Bancarellino 2015, Tapirulan 2015, Gianni Rodari 2017, Sélection des prix scolaire di Angouleme 2017, Attilio Micheluzzi 2018, Prix Unicef de littérature jeunesse 2021, finalista Premio Cento 2021, finalista Premio Strega Ragazzi 2021, Premio Laura Orvieto 2021, Premio Liber 2021, Premio Micheluzzi Miglior sceneggiatura 2022.
E qualcosa in più sull’illustratrice
Beatrice Bandiera è nata in provincia di Treviso nel 1995, è un’illustratrice cresciuta a Nervesa della Battaglia (TV), fra il Bosco della Serenissima e i luoghi della Grande Guerra. Dal 2014 si è trasferita a Bologna, dove vive tuttora, per studiare prima Fumetto ed Illustrazione e in seguito Illustrazione per l’Editoria all’Accademia di Belle Arti. Per l’editore Sigaretten ha pubblicato Il fiume scorre, il suo primo libro illustrato, con il quale nel 2021 ha vinto il Premio Toppi per Autori di Immagini.