Decalogo per aiutare un bambino potenzialmente bullo

mai più bullismo
Mai più bullo

Il timore che un figlio possa essere vittima di bullismo al giorno d’oggi c’è. Bisogna cercare di parlare sempre con i figli per evitare che simili cose possano accadere. E per far capire ai piccoli se, se accadesse qualcosa, ne devono parlare con noi. Secondo una recente statistica pare che 1 ragazzo su 2 subisca episodi di aggressione verbale, psicologica e fisica e il 33% sia vittima ricorrente di abusi. Dei dati veramente preoccupanti.

E questo fenomeno riguarda tutti: ragazzi, famiglie, scuola e comunità. Si parla tanto di cosa fare nel caso in cui qualcuno sia vittima di bullismo, ma cosa bisogna fare se si scopre che il proprio figlio è un bullo?

Il Centro Studi Erickson ha diffuso un decalogo, elaborato da Gianluca Daffi, esperto in psicologia dell’età evolutiva e autore di “Mio figlio è un bullo” (Erickson), che mette in evidenza quali sono gli aspetti da ricordare ad un bambino potenzialmente “bullo”.

Decalogo per il bullo

  1. I forti non sono mai prepotenti: difendono e non attaccano, non opprimono, ma aiutano.
  2. Il segreto per diventare grandi non è abbassare gli altri.
  3. I Leader, i capi, sono tali, perché sono capaci di controllare per primi se stessi; solo così diventano riferimento per tutto il gruppo.
  4. Meglio essere apprezzati che temuti.
  5. Bisogna saper dare alle cose il giusto peso.
  6. Si può litigare senza arrivare alle mani, si possono esprimere le proprie idee senza mettere i piedi in testa a nessuno e senza farseli mettere.
  7. Pensa anche a quello che succederà domani, e dopo domani, e dopo domani l’altro.
  8. Le persone intelligenti parlano dei loro sentimenti.
  9. Non è necessario andare d’accordo con tutti, basta sopportarsi.
  10. Non sei un bullo, scegli di comportarti come un bullo.

Trovo che sia un decalogo veramente molto interessante, da condividere. Come specifica Gianluca Daffi:

È importante che i genitori di un presunto o potenziale bullo non si deprimano sotto il peso dello sconforto o dei sensi di colpa. Prendere atto che il proprio bambino potrebbe avere atteggiamenti da bullo non significa affermare di aver fallito come genitori.

E’ quindi fondamentale fare attenzione ai comportamenti del ragazzo ed intervenire prima che sia troppo tardi. E che il bullo faccia qualcosa che si poteva evitare.

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