Agonistica Gold: siamo fuori dal gruppo!

Fuori dal gruppo
Fuori dal gruppo

Fuori dal gruppo

Siamo fuori dal gruppo dell’agonistica Gold. Un po’ come Jack Frusciante, che è uscito dal gruppo. Anche se nel nostro caso è stata l’insegnante che, alla fine, ci ha in qualche modo “cacciati”. La nostra colpa? Abbiamo fatto saltare troppi allenamenti a Figlia Due. Non l’abbiamo supportata abbastanza. Non abbiamo evitato di farle saltare gli allenamenti, dicendole che aveva preso un impegno con la palestra e doveva rispettarlo. Non abbiamo collaborato abbastanza con l’insegnante nel farle capire che la palestra veniva prima di tutto. Ed allora meglio cambiare. E così ci sposta dal gruppo Gold ad un gruppo Silver. Ci sposta da un gruppo che si allena 5 volte a settimana per un totale di 15 ore ad un altro che si allena 3 volte a settimana per un totale di 7 ore e mezza. Quindi la metà dell’allenamento. Con altre insegnanti.

Che ne penso? Diciamo che mi dispiace essere arrivati a questo punto, perché avrei preferito che fosse una libera scelta di mia figlia quella di cambiare gruppo, perché aveva capito che se vuole fare anche altre cose non può continuare. O che magari si potesse affrontare in maniera diversa, ad esempio facendo provare l’altro gruppo prima a mia figlia, proprio perché aveva l’esigenza di fare anche altro. Mettendogliela come una prova per vedere se l’altra soluzione poteva andarle più bene, visto che le garantiva più tempo libero. Non volevo arrivare a farci “cacciare” da una settimana all’altra.

Però sinceramente non mi dispiace questo cambiamento. Erano 5 mesi che sostenevo che non doveva far parte di quel gruppo, semplicemente perché abbiamo visioni diverse. Perché per quanto le piaccia fare ginnastica, ha altri interessi e vuole fare anche altre cose. E se fai parte di quel gruppo non è accettato che tu possa fare anche altro. Perché la palestra deve venire prima di tutto. Ed essere più importante di qualsiasi altra cosa. E tutta la tua vita deve ruotare intorno agli allenamenti ed essere organizzata in base agli allenamenti. Non si concepisce che tu possa voler fare altre cose. Anche le vacanze estive dovresti organizzarle in base agli allenamenti. Non fa per me. Non fa per noi. E non è quello che voglio per mia figlia. Quindi sinceramente per ora l’idea di dimezzare le ore di allenamento mi va più che bene. Così avremo più tempo per vivere al di fuori della palestra. E avremo più tempo per sviluppare altri interessi.

Avrei preferito che mia figlia arrivasse a capirlo anche lei e decidesse da sola di cambiare gruppo. Piuttosto che essere costretta a farlo, perché non può più stare nell’altro. Ma fortunatamente ho una figlia che si adatta facilmente ai cambiamenti e prende le cose meglio di quanto le prenda io.

E dopo aver saputo che passerà all’altro gruppo, mi ha risposto che se non può più far parte del suo gruppo, le va bene anche l’altro. In fondo ritrova anche due amiche che, come lei, facevano parte del suo gruppo. Ma una era stata mandata via già da tempo e l’altra aveva scelto di cambiare per avere più tempo libero.

Quindi ora ci faremo 2 mesi in questo nuovo gruppo. E poi a settembre si vedrà.

Io la vivo come una liberazione perché onestamente non ne potevo più dell’altro. Io non ho la mentalità da genitore di un atleta dell’agonistica. Lo so. Non penso che l’avrò mai. Perché trovo assurdo che non si possa concedere nemmeno un giorno di pausa a questi bambini, se lo desiderano. Trovo assurdo che tutta la vita debba essere organizzata in base agli impegni della palestra. Non avrò mai questa mentalità. Perché non è un lavoro. E se mia figlia mi dice che un giorno vuole fare altro, per me è libera di farlo.

So che ci sono genitori che invece vietato ai figli di fare qualsiasi altra cosa, perché la palestra viene prima di tutto. E se un giorno si deve andare in palestra non concepiscono che non si vada per qualsiasi motivo. Io non sono così e non lo sarò mai. Preferisco che mia figlia si senta libera di fare anche altre cose, se lo desidera. E che non si senta in qualche modo “costretta” ad andare in palestra, altrimenti l’istruttrice si arrabbia.

Questi miei ragionamenti sono incompatibili con il mondo dell’agonistica? Ok, non c’è problema. Si può lasciare l’agonistica e tornare ad avere una vita normale. Non è obbligatorio continuare sulla strada dell’agonistica. Ci abbiamo provato, abbiamo constatato che non siamo compatibili. Si cambia.

So comunque che anche questo cambiamento ci porterà a stare in un altro gruppo agonistico (anche se l’allenamento è nettamente di meno) e che quindi il discorso di non saltare gli allenamenti rimarrà… Ma già dimezzare le ore è un gran passo avanti. Per il resto, si vedrà come andrà! Magari alla fine lasceremo anche questo. Oppure questo sarà più compatibile col desiderio di fare altro. Al momento non lo so come andrà. Per ora ci facciamo questi 2 mesi. E poi vedremo.

Siamo fuori dal gruppo Gold. Ma iniziamo con un nuovo gruppo. Il resto è tutto un work in progress. Ma io resto della mia idea e non impedirò a mia figlia di prendersi una pausa, se lo vorrà.

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