Aggiungi un posto a tavola torna a Roma

Aggiungi un posto a tavola
Aggiungi un posto a tavola

Aggiungi un posto a tavola

A dicembre torna “Aggiungi un posto a tavola” al Teatro Brancaccio di Roma. E questa volta voglio andare a vederlo. Anni fa ho visto la versione con Giulio Scarpati nei panni di Don Silvestro. La storica versione con Jhonny Dorelli l’ho vista solo in dvd. Ma visto che in questa versione ci sarà di nuovo Gianluca Guidi (figlio di Dorelli) nei panni del prete a cui Dio affida una missione importante, non voglio perdermela. E già stiamo ripassando le canzoni con Figlia Uno e Figlia Due.

Il musical andrà in scena dal 18 Dicembre 2019 al 6 Gennaio 2020. Oltre a Gianluca Guidi ci saranno Marco Simeoli, Piero Di Blasio, Camilla Nigro e Francesca Nunzi. E con la partecipazione straordinaria di Lorenza Mario. La Voce di Lassú è invece di Enzo Garinei. Con l’orchestra che suona dal vivo.

La commedia musicale di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scritta con Jaja Fiastri, con le musiche composte da Armando Trovajoli e liberamente ispirata a “After me the deluge” di David Forrest, torna per il terzo anno consecutivo. Prodotta da Alessandro Longobardi per OTI Officine del Teatro Italiano in collaborazione con Viola Produzioni, con le coreografie di Gino Landi, la direzione musicale di Maurizio Abeni e la regia di Gianluca Guidi, in questi ultimi due anni ha affascinato più di 160.000 spettatori, con emozionanti standing ovation sulle note finali dello spettacolo ed il volo della “colomba”, simbolo della purezza e sintesi di gioia e rinascita.

Aggiungi un posto a tavola è una delle più amate commedie musicali italiane. E’ stata rappresentata per la prima volta nel 1974 e si è affermata anche all’estero con più di 30 edizioni e circa 15 milioni di spettatori, in Inghilterra, Austria, Cecoslovacchia, Portogallo, Spagna, Russia, Ungheria, Messico, Argentina, Cile, Brasile, Venezuela, Finlandia.

La messa in scena di questo spettacolo è curata proprio da Gianluca Guidi, erede legittimo del padre Johnny Dorelli, protagonista della prima edizione, con l’aiuto del prestigioso coreografo Gino Landi, assistito da Cristina Arrò; del direttore musicale Maurizio Abeni, già assistente di Armando Trovajoli, che dirige l’orchestra dal vivo; dello scenografo Gabriele Moreschi, che ha adattato il progetto originale di Giulio Coltellacci della celebre e ingegnosa scenografia con il doppio girevole e la grande arca; della costumista Francesca Grossi che ha adattato i disegni originali dei raffinati costumi, anche questi di Giulio Coltellacci.

Ma non solo… Il disegno luci è di Umile Vainieri; il disegno audio è di Emanuele Carlucci; la realizzazione dei contributi video è di Claudio Cianfoni. La scena è stata realizzata dalla scenotecnica di Mario Amodio (costruttore anche nella prima edizione del 1974) e da Antonio Dari per la parte meccanica; i costumi sono confezionati dalla Sartoria Brancaccio.

Nel cast, oltre a Gianluca Guidi nel ruolo di Don Silvestro, troviamo Enzo Garinei che dopo 500 repliche come sindaco Crispino sarà “La voce di Lassù”; Marco Simeoli (che aveva interpretato Toto in precedenza) nel ruolo del sindaco Crispino; Piero Di Blasio nei panni di Toto; Camilla Nigro nel ruolo di Clementina, la figlia del sindaco, che è innamorata di Don Silvestro; Francesca Nunzi nei panni di Ortensia, moglie di Crispino; mentre Consolazione, la donna di facili costumi, sarà Lorenza Mario. Oltre a tutti loro ci sarà un ensemble composto da 17 artisti, cantanti e ballerini.

Trama

La storia narra le avventure di Don Silvestro, il parroco di un paesino di montagna, che un giorno riceve una telefonata inaspettata da Dio. Riceve così l’incarico di costruire una nuova arca per affrontare l’imminente secondo diluvio universale. Don Silvestro, aiutato dai compaesani, riesce nella sua impresa, anche se l’avido sindaco Crispino cerca di ostacolarlo in ogni modo e l’arrivo di Consolazione mette a dura prova gli uomini del paese.

Finita l’arca, quando tutto il paese sta per salire sopra, interviene un cardinale inviato da Roma che convince la gente del paese a non seguire Don Silvestro perché il parroco disonora l’abito che porta. Comincia il diluvio e sull’arca si ritrovano solo Don Silvestro e Clementina, la giovane figlia del sindaco perdutamente innamorata di lui. L’acqua incomincia a sommergere i paesani, Don Silvestro decide di abbandonare l’arca, per stare vicino ai suoi paesani in quel terribile momento. Un gesto infinito d’amore. Allora Dio, vedendo fallire il suo progetto, interrompe il diluvio e fa tornare il sereno. Così tutti i paesani festeggiano con una grande tavolata il ritorno alla serenità benedetta da Dio.

Per maggiori informazioni sui biglietti, consultate il sito ufficiale del Teatro Brancaccio. Potete anche già acquistarli direttamente su TicketOne.

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