Cara mamma dico a te,
sì proprio a te che tra pochi giorni dovrai cominciare l’inserimento alla scuola materna. Anzi no, hai ragione. L’inserimentoooooooooo alla scuooooooola maternaaaaaaaaaaaaargh!
Sì, quello.
Spesso si sente dire che l’inserimento, sia più per le mamme che per i bambini.
Mio figlio ne ha avuto sicuramente mooooolto bisogno, ma ti confido che io ero a rischio psicofarmaci.
Seduta in macchina a piangere mentre lui era in classe, la sera non riuscivo a prendere sonno, mangiavo poco e poco ci mancava che mi cominicasse qualche tic.
Insomma per me, più che un inserimento è stato un addestramento stile Marines…ma ce l’ho fatta, mi hanno promossa!
In ogni caso me la sono vista brutta e quindi, se anche tu come feci io, in questi giorni cominci ad annusare aria di angoscia e terrore, voglio lasciarti qualche trucco che ho affinato in corso d’opera per arrivare a fine percorso meno stressata di quanto lo sono stata io.
- Ripetere come un mantra che passerà, che ogni giorno andrà meglio e che alla fine si divertirà! Giacomo non è un fan dell’asilo, ma comunque si diverte e viene stimolato tantissimo. Quando però ero all’inizio, una voce dentro me continuava a dirmi “non è il luogo per lui, non gli piacerà mai, piangerà per tre anni!” Nonostante tutte mi dicessero che sarebbe passata. Ordunque che me lo dici a fare se neanche te ci credevi? Perché magari, se lo leggi da me, lo senti dalle tue amiche e dalle conoscenti, piano piano finirai per crederci anche tu! E dopo sarà tutta discesa!
- Se tuo figlio i primi giorni deve stare a scuola mettiamo un’ora e mezzo, dai appuntamento ad una tua amica o con il parrucchiere, proprio in quel lasso di tempo. Non c’è cosa peggiore che stare a contare i minuti immaginando il nostro piccino.
- Per rinfrancare sia tu che lui, organizza qualcosa di coccoloso e amoroso per il pomeriggio. Se lavori, basterà anche qualcosa di veloce prima di cena…inventarsi un saluto solo vostro da fare anche la mattina quando arrivate davanti alla classe, o lo stesso biscotto mangiato a metà e così via. Sai quella roba della paura dell’abbandono? Ogni tanto serve pure a noi mamme sapere che siamo sempre inseparabili ed innamorati!
- Trucco waterproof. La lacrimuccia scapperà tesoro. Non posso mentirti. Che sia di emozione, di angoscia, di soddisfazione o di un moscerino in un occhio, scenderà. E allora fatti furba!!! Mascara waterproof!!!! Per evitare di fare le zombie prima di ottobre inoltrato e di sentire Vercingetorigino dirti “Mamma ma hai pianto???”
- Ricordarti sempre che Un bel giorno non troppo lontano però, il tuo piccolo e tenero batuffolo cicciottino avvolto nella tutina di ciniglia…ehm…scusa…tuo figlio treenne, uscirà e ti dirà: “Sai mamma mi sono divertito!”
- Ultimo ma non per importanza: dai ascolto alle maestre! Lo so sono sconosciute a cui affidi il tuo amore più grande, ma il loro distacco emotivo è un salvavita per tuo figlio che percepisce di sicuro la nostra ansia. Se ti dicono che ha bisogno di tempo, o al contrario che è pronto per stare una mezz’ora di più, credici. Serene noi, sereno il bimbo. Io avevo un brutto ricordo delle maestre (Negli anni ’80 c’erano anche linee educative moooooolto diverse) e per me questo è stato il punto più difficile. Dai dai, se ce l’ho fatta io, puoi farcela anche tu!
Questo è quello che mi ha insegnato la mia esperienza e vorrei farne tesoro tra un anno quando sarà il momento di Aurora.
Che ne pensate? Scrivetemi altri suggerimenti che avete sperimentato o che sperimenterete!
E buon anno scolastico a tutti!