Vediamo quando l’organismo è in grado di respingere il virus Sars-Cov-2.

E’ nelle alte vie respiratorie il segreto per capire se un soggetto potrà contrarre una forma più

o meno grave di Covid-19.

Covid-19: quando l’organismo è in grado di respingerlo

Questo è stato dimostrato da uno studio dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e

dell’Harvard Medical School di Boston, negli USA.

Dai ricercatori infatti è stato riscontrato che se nel naso, nella faringe e nelle tonsille ci sono molti interferoni, l’organismo avrà una reazione migliore contro il virus Sars-Cov-2.

Questo perchè le molecole di interferoni agiscono contro l’attacco dei microbi, formando una barriera naturale.

La cosa essenziale e più importante è sapere “Come migliorare le difese immunitarie“, come ho largamente descritto nella pagina dedicata all’argomento.

G. Novelli, professore, di genetica medica all’università degli studi di Roma, afferma che il virus Sars-Cov-2 entra dalle vie nasali e orali, nelle cui mucose inizia la produzione di interferone di tipo I; questo interferone è la prima linea di difesa in quanto gli anticorpi richiedono tempi molto più lunghi per essere prodotti.

Nei casi di forma grave di Covid-19 l’immunità innata viene danneggiata, con una netta riduzione di produzione di interferone. Quindi la capacità dell’organismo di rispondere alle infezioni virali è molto bassa.

Covid: si trasmette di più tra chi ha gruppi sanguigni compatibili

Chi ha gruppi sanguigni compatibili, cioè il gruppo A con A, il gruppo B con B ed entrambi i gruppi con il gruppo 0,

anche il contagio da Sars-covid-2 è più facile.

Questo è stato ipotizzato dall’istituto italiano di tecnologia Cln2s-lit.

Come normalmente accade dopo una trasfusione di sangue, se il virus passa da un soggetto di gruppo sanguigno A a uno di gruppo B, non compatibile, il sistema immunitario attaccherà l’intruso, in questo caso, debellando l’infezione causata dal virus.