Un appello contro l’utero in affitto: giusto o sbagliato?

madre surrogata
Madre surrogata

L’utero in affitto è senza dubbio un argomento molto delicato. Leggevo oggi che Se non ora quando Libere ha lanciato un appello contro la possibilità di poter “affittare” il proprio utero per permettere ad altre donne o coppie omosessuali di avere un figlio. In Italia non è possibile “affittare” il proprio utero, ma in altri stati esteri si può fare. Ed allora si sente spesso di donne che mettono a disposizione il proprio utero per portare avanti una gravidanza. Donne disposte a rinunciare al bambino dopo 9 mesi. Donne che si mettono a disposizione per la “felicità” altrui.

E’ etico affidarsi a una madre surrogata?

Le donne di Se non ora quando Libere si oppongono e lanciano ora un appello (chiunque può firmarlo, se è d’accordo con loro), pubblicato sul loro sito ufficiale.

Noi rifiutiamo di considerare la “maternità surrogata” un atto di libertà o di amore.
In Italia è vietata, ma nel mondo in cui viviamo l’altrove è qui: “committenti” italiani possono trovare in altri paesi una donna che “porti” un figlio per loro. Non possiamo accettare, solo perché la tecnica lo rende possibile, e in nome di presunti diritti individuali, che le donne tornino a essere oggetti a disposizione: non più del patriarca ma del mercato. Vogliamo che la maternità surrogata sia messa al bando.

Oggi, per la prima volta nella storia, la maternità incontra la libertà. Si può scegliere di essere o non essere madri. La maternità, scelta e non subìta, apre a un’idea più ricca della libertà e della stessa umanità: il percorso di vita che una donna e il suo futuro bambino compiono insieme è un’avventura umana straordinaria. I bambini non sono cose da vendere o da “donare”. Se vengono programmaticamente scissi dalla storia che li ha portati alla luce e che comunque è la loro, i bambini diventano merce.

Siamo favorevoli al pieno riconoscimento dei diritti civili per lesbiche e gay, ma diciamo a tutti, anche agli eterosessuali: il desiderio di figli non può diventare un diritto da affermare a ogni costo.

CI APPELLIAMO ALL’EUROPA

Nessun essere umano può essere ridotto a mezzo. Noi guardiamo al mondo e all’umanità ispirandoci a questo principio fondativo della civiltà europea.
Facciamo appello alle istituzioni europee – Parlamento, Commissione e Consiglio – affinchè la pratica della maternità surrogata venga dichiarata illegale in Europa e sia messa al bando a livello globale.

Tra le persone che hanno già firmato l’appello, ci sono molti nomi noti. E si possono leggere sul sito di questo movimento di donne.

Io personalmente non so dire se sono contraria o favorevole all’utero in affitto. E’ una questione veramente troppo delicata. E bisognerebbe anche capire cosa spinge una coppia ad affidarsi ad una madre surrogata. Sicuramente non potrei portare in grembo il figlio di qualcun’altro per poi lasciarlo andare dopo il parto. Trovo che sia comunque un argomento interessante su cui potersi confrontare.

Voi che ne pensate? Siete favorevoli o contrari alle madri surrogate?

Per maggiori informazioni Se non ora quando Libere è anche su Facebook.

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