Sulle ali della speranza
Sulle ali della speranza è uno dei nuovi libri editi da Piemme per la Giornata della Memoria. Si tratta di una nuova e fondamentale testimonianza, che ci permette di scoprire particolari ancora inediti di una delle pagine più drammatiche della nostra storia. Il libro è stato scritto da Bruna Cases e Federica Seneghini. Sottotitolo del libro, che viene pubblicato nella Collana “One Shot”, è “Il mio diario di bambina in fuga dalla Shoah“. La copertina è stata disegnata da Giulia Rossi. All’interno potete trovare una riproduzione anastatica del diario originale.
“Tutto era stato sistemato. Tutto era stato deciso. Non c’era altra scelta. Ci rendevamo conto che ci stavamo imbarcando in un’avventura pericolosa. Al confine con la Svizzera non c’erano solo i soldati della Zollgrenzschutz, ma anche i militi fascisti che avrebbero potuto denunciarci. E poi non era nemmeno scontato che gli svizzeri ci avrebbero accolto nel loro Paese. In altre occasioni, di fronte a profughi ebrei come noi, non si erano fatti problemi a respingere le persone. A rimandarle indietro, chissà dove. E allora, cosa sarebbe successo?”
Nel 1943 Bruna Cases aveva solo nove anni quando con la famiglia riuscì a trovare rifugio in Svizzera grazie ad alcuni “contrabbandieri”, uomini che per denaro accompagnavano al confine profughi ebrei e perseguitati. In quei giorni concitati la piccola Bruna prese appunti ovunque per non dimenticarsi di nulla e, una volta in salvo, li trasformò nel suo personale diario di fuga. Oggi, partendo proprio da quelle pagine di paura e di speranza, Bruna condivide con noi la sua testimonianza: dalle Leggi razziali del 1938 e le crescenti difficoltà per tutta la sua famiglia, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e i bombardamenti su Milano, fino alla decisione più sofferta: lasciare l’Italia e provare a raggiungere un Paese neutrale.
Un racconto fatto di piccoli e grandi dettagli che, con la sua semplicità nel descrivere un sapone ricavato dalle castagne, la gioia nel ricevere un paio di banane o un mazzo di carte, permette a noi lettori di scoprire particolari ancora inediti di una delle pagine più drammatiche nella storia dell’umanità.
Bruna Cases è nata il 7 marzo 1934 a Milano. Dopo l’armistizio del 1943 e l’inasprirsi delle persecuzioni contro gli ebrei, a soli nove anni è costretta a lasciare l’Italia insieme alla sua famiglia. Documenta la sua fuga e il periodo trascorso in Svizzera nelle pagine del diario che tuttora custodisce nella sua casa milanese. Insieme al marito Giordano d’Urbino, anche lui sfuggito da bambino alle deportazioni nei campi di concentramento, testimonia la sua esperienza nelle scuole di tutta Italia.
Federica Seneghini è una giornalista del “Corriere della Sera”, è nata a Genova nel 1981. Insegna giornalismo digitale all’Università IULM di Milano. Nel 2020 pubblica Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce (Solferino), romanzo che ha riportato alla luce la storia della prima squadra femminile di calcio del nostro Paese.
Il libro si può trovare nelle librerie o negli store online. Vi lascio il link diretto per acquistarlo online.