Poesia sull’allerta meteo a Roma

Allerta meteo
Allerta meteo

Dopo l’allerta meteo da codice rosso (oggi invece siamo passati ad un codice arancione!) di ieri a Roma ho ricevuto su WhatsApp una poesia in romanesco dedicata a questo episodio. E dato che si tratta di una poesia molto carina ed ironica, la voglio postare anche sul blog. Mi ricorda un po’ le Pasquinate ed un po’ le poesie in stile trilussiamo. Non sapevo chi fosse stato a scriverla, poi mi sono informata e pare che sia opera de Er Conte Ciriola. E gli faccio volentieri i complimenti. Sdrammatizziamo un po’ sulla situazione dell’allerta meteo!

In accordo co’r Prefetto,
io er consijo te l’ho detto:
Resta a ccasa stamatina,
‘chè ‘r martempo s’avvicina.

Co’r dovuto accorgimento,
sfideremo quest’evento,
che prevedo straordinario,
e sarà triste lo scenario:

Forte vento ed alluvioni,
cascheranno i cornicioni,
l’arberelli lungo ‘r viale,
er gardareil in tangenziale.

Si passi a ffianco der torente,
nun scordatte er sarvaggente,
e ffai attenzione a parcheggiare,
o l’auto ariva drentr’ar mare.

Compra viveri e bbevande,
e sbara tutte le serande,
dai l’ausilio a bimbi e vecchi,
co’ ttinozze o cco’ li secchi.

Bisogna aggire co’ pprudenza,
quanno c’è la turbolenza,
così dopo la tempesta,
co’ la quiete famo festa.

Tanto l’allerta serve solo,
a paramme ‘n fretta er c**o:
Chi ss’affoga è ‘r cittadino…
…io galleggio…sò “Marino”!…

Er Conte Ciriola

Per me è molto chiara… poi se ci fosse qualche “non romano” che non la capisce, fatemi sapere che ve la traduco! Ah, signor Sindaco, si scherza, eh! 😉

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