Nuovo Dpcm: cosa cambia tra zona rossa, zona arancione e zona gialla

Zona gialla - Nuovo Dpcm
Zona gialla – Nuovo Dpcm

Zona gialla

L’Italia è stata divisa in 3 aree: zona rossa, zona arancione e zona gialla. A 10 giorni dall’ultimo Dpcm, ne è stato varato un altro, che suddivide le regioni in 3 diverse aree, in base alla gravità della situazione (l’appartenenza ad un’area piuttosto che un’altra viene decisa in base al numero di positivi, ma anche ad una serie di altri criteri, come ad esempio i posti totali disponibili in terapia intensiva). In questo modo le aree considerate più a rischio avranno maggiori restrizioni rispetto alle aree dove al momento la situazione è più tranquilla. Comunque restrizioni ci saranno anche in queste ultime zone, in modo da cercare di mantenere i contagi e non farli aumentare.

Inizialmente le aree dovevano essere di colore rosso, arancione e verde. Ed infatti su un quotidiano avevo letto che questa differenziazione veniva paragonata ad un semaforo. Tanto per farlo capire a tutti, come se fossimo bimbi di 5 anni. Quindi nelle zone rosse, il rischio è molto elevato e bisogna fermarsi (con restrizioni maggiori). Nelle zone arancioni il rischio è medio, ma bisogna comunque fare attenzione. Nelle zone verdi, il rischio è ancora sotto controllo e si può stare un po’ più tranquilli, ma ci saranno comunque restrizioni pensate per evitare che la situazione peggiori.

Poi hanno pensato di modificare il verde in giallo, temendo che l’idea del semaforo verde potesse far pensare alla gente di essere liberi di fare quello che volevano.

Ovviamente non tutti sono d’accordo su questa diversa stratificazione e divisione delle Regioni. Ma tanto nessuna decisione metterà mai tutti d’accordo. Questo ulteriore Dpcm sarà attivo fino al 3 dicembre (al momento). Ed ovviamente la situazione delle Regioni può variare nel corso delle settimane. Per cui non è detto che una regione, ora inserita in una zona gialla, resti sempre lì. Se la situazione dovesse peggiorare, può diventare arancione o, nel peggiore dei casi, rossa. Quindi il livello di attenzione deve comunque essere alto, in qualsiasi area si viene inseriti.

Inizialmente si diceva che le Regioni inserite nell’area gialla fossero Lazio, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, PA di Trento. Nella zona arancione Puglia, Liguria, Veneto. Campania non si sa se verrà considerata arancione o rossa. E nell’area rossa dovrebbero esserci Lombardia, Piemonte, Calabria, Alto Adige e Valle d’Aosta.

Alla fine invece sono state proclamate zone rosse Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta; zone arancioni Puglia e Sicilia; zone gialle Lazio, Sardegna, Basilicata, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Trentino, Veneto, Liguria, Alto Adige e Campania.

Vediamo nel dettaglio quale saranno le varie restrizioni in base al colore dell’area in cui è stata inserita la propria regione.

Le zone gialle sono quelle con meno limitazioni, anche se, rispetto al precedente Dpcm, sono state introdotte ulteriori restrizioni. Prima di tutto il coprifuoco, che sarà attivo dalle 22.00 di sera alle 5.00 del mattino. In questo orario si potrà uscire solo per comprovati motivi di salute o di lavoro. I centri commerciali saranno chiusi nel weekend e nei giorni festivi (ad eccezione dei negozi che vendono prodotti alimentari o delle farmacie. La didattica a distanza verrà attivata al 100% solo per le scuole secondarie di II grado. Dopo i teatri, con questo nuovo Dpcm, chiuderanno anche i musei e le mostre. E verranno fermate tutte le attività legate al gioco (sale scommesse, sale bingo e corner con macchinette per giocare). La capienza degli autobus sarà ridotta al 50%. I parchi resteranno aperti e ci si potrà ancora allenare, rispettando le distanze di sicurezza. Infine sarà vietato ogni spostamento in entrata ed uscita dalle regioni considerate più a rischio (inserite quindi in zone arancioni o rosse), mentre ci si potrà spostare in altre zone gialle. Ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie e pasticcerie potranno restare aperti fino alle 18 al pubblico, mentre fino alle 22.00 potranno fare asporto o consegne a domicilio.

Nelle zone arancioni, bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie e pasticcerie dovranno chiudere, ma potranno fare asporto o consegne a domicilio. Per il resto valgono le regole delle aree verdi.

Infine le zone rosse sono quelle con maggiori restrizioni. La didattica a distanza verrà attivata sin dalla seconda elementare. Resteranno aperti solo i negozi che vendono beni essenziali (quindi alimentari e farmacie). Ristoranti e pizzerie potranno fare solo servizio da asporto e consegne a domicilio.

L’inserimento in una fascia di rischio verrà stabilito dal Ministero della Salute.

Image by Hans Braxmeier from Pixabay

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