Il gioco dei travasi al nido

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Travasi

L’altra sera entro in cucina e trovo la mia bambina di 21 mesi comodamente seduta per te che prendeva la pasta dalla scatola e la metteva in due bicchieri di plastica. Poi, quando i bicchieri erano pieni, li svuotava nella scatola. E ricominciava. Penso che sarebbe andata avanti per ore…

E’ il classico gioco dei travasi che si fa al nido. La mia prima bimba adorava questo gioco. E, a quanto pare, anche alla seconda piace molto.

Ma perché questo gioco è così importante per lo sviluppo dei bambini? E come si fa? Vediamo di capirne di più.

In pratica il gioco dei travasi consiste nel dare al bambino materiale di vario genere (pasta, riso, legumi, farina, noci, acqua) e contenitori di vario tipo e diverse grandezze. I bambini con piccoli mestoli (o altri strumenti, come gli imbuti o i cucchiai) o anche con le mani possono prendere il materiale che preferiscono da un grande contenitore e travasarlo in un altro contenitore più piccolo. Si tratta di un gioco adatto ai bambini dai 10 mesi ai 3 anni.

In questo modo i bambini imparano a conoscere diversi tipi di materiali. Inoltre stimolano il tatto, attraverso la manipolazione delle varie sostanze, e l’udito, attraverso il rumore che fanno spostando i materiali da un contenitore all’altro. Inoltre serve per stimolare la coordinazione oculo-manuale e per sperimentare concetto come profondità, peso e capienza.

E’ una delle attività tipiche delle scuole montessoriane. Il gioco dei travasi permette ai bambini di “acquisire una specifica abilità nell’uso della mano“, proprio attraverso questa attività di coordinazione (nel prendere il materiale da una parte e spostarlo in un’altra parte).

Questo gioco in genere si fa spesso negli asili nido, ma si può fare tranquillamente anche a casa. E, come vedete, mia figlia ha preso l’iniziativa e l’ha organizzato da sola!

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