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Blogger Recognition Award

| Mamma bradipa suggerisce, Senza categoria

Come mi piacciono le iniziative tra blogger!

Come quali? Quelle come questa, la Blogger Recognition Award (BRA), riconoscimento che viene assegnato dai blogger ad altri blogger, quando si ritiene che un blogger stia facendo un buon lavoro!

Ebbeneeeeee! Sono stata nominata da Datemi una M !!!!!!!!

E io che avevo aperto l’articolo per scovare qualche nuovo blog da curioseggiare, ho trovato anche me!

Ma fatemi spiegare bene di cosa si tratta:

Cinque regole facilissime:

  1. Ringraziare il blogger da cui si è ricevuta la nomination linkando il suo blog;
  2. raccontare come è nato il proprio blog;
  3. dare consigli ai nuovi blogger;
  4. Inserire un commento nel blog di chi ti ha nominato linkando il tuo articolo di ringraziamento;
  5. nominare infine i 15 blog (meglio se emergenti) che sono per noi meritevoli di essere seguiti.

Quindi parto ringraziando la mia nuova amica virtuale, nonché anima del blog Datemi una M

Il suo è un blog che ti resta subito appiccicato, a me ha dato l’impressione di conoscerci da tempo, per la verità e semplicità con cui scrive, ma anche l’estrema profondità e ironia! E ogni volta che scorgo il titolo di un nuovo articolo, ho subito voglia di leggerlo!

Quindi grazie mille cara per tua nomination!

E io? Io ho aperto il mio blog per due motivi: perché adoro scrivere e perché sono “Pensieramente egocentrica”; su ogni argomento vorrei far sapere agli altri come la penso e mi piace scriverlo perché ho più tempo per esprimere esattamente ciò che voglio intendere.

In più per una vita mi sono vergognata di essere pigra, di non aver voglia di fare le cose più banali perché mi sentivo diversa.

Così un bel giorno ho detto basta. Io sono questo, sono una mamma in un corpo di bradipo.

Ed è nato Diario di una Mamma Bradipa.

Ci ho preso gusto ed adesso il mio blog è – per dirla in bradipese – il mio divano&copertina.

Per cui, seppure principiantissima, quello che mi sento di dire ai nuovi blogger, è di far sì che scrivere diventi qualcosa che vi scalda il cuore, che vi emozioni come una canzone amata, a volte vi commuova come un film d’amore. E soprattutto, non mollate alle prime avversità; informatiche, di consensi, di ispirazione…tenete duro e vedrete quanta soddisfazione personale ne ricaverete!

E adesso nominationnnnnnn in ordine sparso, non è una classifica (ommamma sembro Cattelan)

No va beh
Ilafloreart
Una Mamma Zen
La Nemina
Gina Barilla
Scuola di Viaggio
Preferivo fare l’uovo
Una mamma psicologa
Piccole pesti crescono
Mammansia
Preveniamo insieme
Smallbudgetdiva
Come vivere a colori
Due cuori e una capanna
Mamma che gioia

Se ne avete altri da farmi conoscere, scrivetemelo nei commenti!

 

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Gli amici si vedono nel momento del… Parto

| amici, parto, Senza categoria

Care Mamme,

avete dei dubbi su dei vostri amici? Partorite! E scoprirete se vi mettono in cima ai loro pensieri o solo sepolti tra cosa guardare in tv e come sgrassare il frigorifero.

I parametri da considerare sono tre:

  • I giorni in ospedale: avete amici che fino al giorno prima vi tartassavano di messaggi ogni 18 minuti e se non rispondevate subito chiamavano il PS per sapere se eravate lì? All’ospedale verranno sicuro! Certo! Ovvio! Matematico!!! Ennò! Matematico come 2+2=5! Provate a partorire in una stupenda giornata di sole estivo, magari di venerdì, e poi vedrete…nella vostra stanza ci sarà l’eco e le giustificazioni saranno esilaranti: orde di 23 parenti sconosciuti che sono venuti a vivere da loro proprio il giorno prima, eruzioni strane alla “non vorrei mai attaccare qualcosa al piccino”, amnesie improvvise sul luogo dell’ospedale, o sull’orario visite “siamo venuti a mezzanotte ma non ci hanno fatto entrare!”

 

  • Messaggi e telefonate nei giorni successivi: Ci sono quelli che invece vengono all’ospedale; portano i fiori, dicono cose carine e ciao. A casetta loro. Senza figli. Perché di poppanti non gliene frega una cippa e quindi voi che aspettate in gloria un segno di vita, mentre siete lì mezze assonnate, con le poppe al vento, gli ormoni impazziti e i capelli rasta, niente. Vi andrebbe bene il vecchio “squillo” fine anni ’90. Ma nulla. Silenzio stampa.

 

  • Supporto psicologico: Ci sono gli amici che vengono in ospedale, che ti chiamano pure una volta che sei tornata a casa, ma come ti scosti dal “Sì sì tutto benissimo”, senti il gelo. Se tu sbraiti che non dormi un tubo, che vorresti fare una doccia, che non avevi idea di quanta cacca sia capace di fare un neonato e che spesso piangi senza motivo e appunto scoppiate in un disperato “uahhhhhhhh!” dall’altra parte senti “ehm scusa….pronto? Non ti sento, pronto? phhhhhfhhhhhhchchh” e attaccano.

Allora care mamme e future mamme, visto che anche le non bradipe, appena partorito non è che sprizzano energia da tutti i pori, non perdete tempo con certe persone. Ovviamente non è che chi non viene in ospedale non è vostro amico (ma le scuse devono essere più che valide). Se però quando tornate a casa, nessuno vi caga e vi dà una mano, bé, io un momento di riflessione lo farei.

Perché gli amici veri lo sanno qual è il momento del bisogno.

Perché un’amica che ti ninna il pupo mentre tu fai una doccia di 17 secondi, farà diventare la vostra amicizia immortale. Roba che i patti di sangue in confronto, sono un “Hei ci si becca in giro”.

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