Domani si ricomincia.
Seconda elementare, seconda asilo.
Per i bimbi, ma anche per me.
Che mi beo di questa calma della vigilia dopo il tornado emotivo della vigilia della prima.
Perché per la maggior parte delle persone, la seconda volta è la seconda volta, punto e basta.
Per me invece, la seconda volta, è la prima volta senza ansia.
La seconda volta ha il sapore di confidenza, ma non di noia;
di entusiasmo consapevole,
di ritrovo.
La seconda volta l’ho sempre amata perché non dà mai nell’occhio; si muove con disinvoltura tra le prime volte osservate ed indicate da tutti.
La seconda volta è meglio anche rispetto alla terza volta:
“Non ho capito, me lo rispieghi?”;
“Mi dai ancora spaghetti?”;
“Posso ricominciare a suonare che non mi sentivo?”;
Una volta in più diventerebbe disdicevole, non trovate?
La seconda volta è la chiarezza di un sentimento, il consolidarsi di un’idea.
La seconda volta è imprevedibili novità: tutti se le aspettano solo dalla prima ed invece la seconda regala sempre qualche cos’altro.
La seconda volta è già memoria.
La seconda volta è sapere cosa significa.
Domattina ci saranno grembiuli nuovi, matite ben appuntate che sanno già cosa faranno, sorrisi o bronci del ri-torno.
Ed allora buona seconda bimbi, che sia intensa, felice e colorata, ancora più della prima.
Perché se la prima volta non si scorda mai, la seconda volta si ricorda per sempre.