Ognuna è mamma a modo suo: perché criticare le scelte altrui?

Mamma a modo suo
Mamma a modo suo

Ognuna è mamma a modo suo

Ognuna di noi è mamma a modo suo. C’è chi sogna un parto naturale e si augura di non fare un cesareo. Chi invece chiede il cesareo al ginecologo perché il naturale proprio non vuole nemmeno provarlo. C’è chi fa l’epidurale e chi non la vuole. C’è chi vuole il rooming in e chi preferisce mandare il neonato un po’ al nido dell’ospedale per riposarsi dopo il parto. C’è chi fa cosleeping e chi “assolutamente no, il bambino non deve dormire nel lettone”. Chi è una mamma ad alto contatto e chi invece è mamma a basso contatto.

E si continua così anche dopo, in qualsiasi momento della vita dei bambini. C’è chi fa allattamento esclusivo e chi preferisce il biberon. Chi allatta solo qualche mese e chi allatta anni. Chi decide di non allattare per niente, perché non si trova a suo agio a farlo e chi invece fa un allattamento a termine.

Poi arriva il momento dello svezzamento e anche qui le scelte possono essere molto diverse. Chi aspetta i 6 mesi (come consiglia l’OMS) e chi invece già dai 4 mesi inizia a dare la frutta. Qualcuna continua ad allattare anche durante lo svezzamento. Altre no. C’è chi fa uno svezzamento tradizionale con pappe e cronoinserimenti e chi preferisce l’autosvezzamento. Chi fa mangiare tutto al proprio bambino e chi preferisce evitare certi alimenti nei primi anni.

Per non parlare delle mamme che lavorano. C’è chi torna subito al lavoro dopo la maternità obbligatoria (o se è libera professionista si prende solo qualche settimana di pausa). E c’è chi invece prende la maternità facoltativa con lo stipendio al 30% per stare un po’ di più col bambino (e provate a dirlo al lavoro… Vi considereranno male, anche le colleghe mamme che invece non lo hanno fatto).

E poi la scuola. C’è chi “lo mando al nido per socializzare” e chi “a quell’età il bambino deve stare solo con la mamma, andrà a scuola alla materna”. Per chi lavora il nido spesso è una scelta obbligata, ma anche qui ci sono fronti opposti. Meglio nido o babysitter? Meglio babysitter o nonni?

Per non parlare dei vaccini… qui si apre veramente un mondo di insulti tra mamme che sono favorevoli a qualsiasi vaccino ed altre mamme che invece ne farebbero solo alcuni ed altre ancora che non ne vogliono fare nessuno ai propri bambini perché “non si sa che c’è dentro e che effetti possono avere a breve e lungo termine”. E gli insulti si sprecano tra chi pensa che i bambini non vaccinati possano essere un pericolo per gli altri e chi invece dice a chi vaccina che è “una pazza che sta facendo avvelenare il proprio bambino”.

E per non parlare anche dell’educazione… E ci si divide tra chi è contrario alle sculacciate perché sono una forma di violenza e chi invece ritiene che una sculacciata ogni tanto non faccia male, anzi… Ed i ragazzi di oggi non hanno rispetto per nessuno perché non hanno mai ricevuto una sculacciata. Quindi se uno vuole educare i propri figli senza schiaffi o sculacciate sta crescendo bambini che da grandi non avranno regole o rispetto per nessuno.

E ancora la scuola… tra chi manda i bambini alla scuola primaria a 5 anni e chi invece aspetta 6 anni e mezzo. Perché i bambini bisogna farli giocare il più possibile e a 5 anni sono ancora piccoli. E poi la coppia. Anche se si hanno figli si devono mantenere dei momenti solo per la coppia, dalla semplice uscita di una sera alla vacanza senza figli. Ma c’è anche chi si considera coppia anche facendo tutto con i figli. C’è chi ogni tanto ha bisogno di una serata libera dai figli ed esce da sola col proprio compagno o con i propri amici e chi invece non si diverte ad uscire da sola (ma così secondo l’altra fazione ti annulli per i figli). Chi manda i figli in vacanza dai nonni 2 mesi in estate e chi invece se li tiene a casa e preferisce un centro estivo in attesa delle vacanze tutti insieme.

Ognuna fa delle scelte in base a quello che pensa sia meglio per lei e per i suoi bambini. Si possono non condividere le scelte, ma non si dovrebbe mai giudicare una mamma per le sue scelte. Non ci sono scelte giuste o sbagliate. E criticare, giudicare o insultare una mamma solo perché ha fatto scelte diverse dalle nostre lo trovo veramente orribile. Non ci sono scelte che rendono una mamma buona ed un’altra cattiva.

Io ho avuto 2 parti naturali senza epidurale (la prima volta perché mi spaventava più l’idea di una puntura sulla schiena che l’idea di affrontare i dolori del travaglio e la seconda volta perché non c’è stato tempo per farla). Ho allattato le mie figlie 2 anni e 2 mesi (la prima da un giorno all’altro non l’ha più voluto, con la seconda abbiamo smesso pian piano insieme). Con la seconda figlia ho preso un mese e mezzo di maternità facoltativa. Sono tornata quasi subito al lavoro dopo la maternità obbligatoria solo per una questione economica (perché stare con il 30% dello stipendio era complicato con tutte le spese). Ho mandato le mie figlie al nido (la prima aveva un anno e la seconda 7 mesi). Non mi piace uscire senza di loro o andare in vacanza lasciandole a casa. Sto già tante ore fuori casa e quando ho del tempo libero preferisco passarlo insieme a loro.

Non mi considero una mamma perfetta. Ho fatto parecchi errori, che se tornassi indietro non rifarei, ma cerco di fare del mio meglio, anche se a volte non mi riesce. Ho diverse amiche o conoscenti che hanno fatto scelte diverse dalle mie… Io non farei le stesse cose, ma non le giudico per questo e non le considero assolutamente migliori o peggiori rispetto a me. Ognuna sa quello che è meglio e l’importante è essere coerenti con se stesse.

Evitiamo di giudicare chi non fa quello che facciamo noi.

Image by Марина Вельможко from Pixabay

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