Le mense scolastiche di Roma aiutano Amatrice

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Le mense scolastiche aiutano Amatrice

Mense scolastiche per Amatrice

Menù speciale oggi nelle mense scolastiche di Roma. Un menù per dare sostegno alla città di Amatrice, duramente colpita dai terremoti di fine agosto e fine ottobre. Ed allora oggi nelle mense delle scuole materne ed elementari di Roma ci sarà un menù tipicamente reatino-ascolano. Ed una parte del ricavato della quota mensa di oggi sarà destinata a sostenere la refezione scolastica di Amatrice.

La raccolta fondi, chiamata Solidarietà inMensa, ed è nata dall’iniziativa del Campidoglio con alcune aziende della ristorazione collettiva. Menù solidale per tutti i bambini delle scuole di Roma: oggi si mangeranno pasta all’amatriciana, salsicce e patatine. Quasi quasi mi faccio invitare anch’io a pranzo.

Per ogni pasto servito, saranno devoluti alle mense di Amatrice 0,2 centesimi. Nei circa 800 istituti scolastici di Roma vengono serviti circa 144.000 pasti. Calcolando le eventuali assenze, si stima che oggi potrebbero essere serviti circa 130.000 pasti per un totale di 26.000 € da devolvere alle mense amatriciane. Un piccolo aiuto per aiutare questa bellissima cittadina distrutta dal terremoto.

Nel presentare questa iniziativa, il sindaco di Roma ha dichiarato (come riportato sul sito del Comune di Roma):

E’ importante che i bambini e i ragazzi della nostra città, attraverso un semplice gesto di solidarietà, aiutino i loro coetanei. Le mense dei nostri asili e delle nostre scuole non sono solo un luogo dove si fornisce un servizio. La refezione è un momento dal grande valore sociale ed educativo, dove si impara a conoscere e ad apprezzare il cibo e il valore di una corretta alimentazione. E con la giornata del 24 novembre diventa anche un’occasione di solidarietà attiva, attraverso cui i più piccoli prendono coscienza della necessità e dell’importanza di aiutare altri bambini e ragazzi che si trovano in una situazione di difficoltà. La necessità di essere solidali non è solo delegata agli adulti, ma è un momento di condivisione con i loro coetanei da vivere in prima persona.

L’assessore a Persona, Scuola e Comunità solidale del Comune ha aggiunto:

Un gesto di solidarietà non deve avere confini di tempo né di età. Legarlo esclusivamente a un’emergenza o all’età dei soggetti coinvolti significherebbe spegnere quell’attenzione nei confronti della persona che invece Roma Capitale vuole far diventare elemento caratterizzante dell’iniziativa.

Sono curiosa di sentire cosa mi racconteranno le mie bimbe del pranzo di oggi! Vi farò sapere!

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