La storia di Santa Maria Goretti

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Santa Maria Goretti

Il 6 luglio si festeggia Santa Maria Goretti, in ricordo della piccola uccisa il 6 luglio 1902 a Nettuno e poi dichiarata santa dalla Chiesa Cattolica (da Papa Pio XII) nel 1950. La piccola Maria Teresa Goretti era nata a Corinaldo il 16 ottobre 1890 ed è stata uccisa quando non aveva ancora 12 anni dopo il tentativo di stupro da parte di un vicino di casa.

Ricordo che da piccola a casa avevo un piccolo libricino dove c’era scritta la sua storia. Una storia veramente tremenda. Nel 2002 ho anche visto la fiction realizzata per Rai Fiction da Giulio Base ed interpretata da una giovane Martina Pinto. Ed ancora una volta la storia di questa santa mi aveva colpito molto.

Maria Teresa Goretti era figlia di Luigi Goretti e Assunta Carlini, due coltivatori originari di Corinaldo nelle Marche. La sua era una famiglia povera e tutti i figli della coppia (erano in tutto 6, un settimo figlio era morto a pochi mesi di vita) vivevano in uno stato di analfabetismo e denutrizione e dovevano lavorare fin da piccoli per aiutare i genitori.

In cerca di un lavoro migliore, la famiglia di Maria Goretti, insieme alla famiglia dei Serenelli, si trasferì nel 1896 a Paliano, vicino Anagni, e poi nel 1900 alle Ferriere di Conca, a circa 11 chilometri da Nettuno. Proprio qui Luigi Goretti, padre di Maria, colpito da malaria, tifo, meningite e polmonite, morì il 6 giugno 1900.

La madre di Maria decise di rimanere a vivere lì e di continuare a lavorare insieme ai Serenelli. Alessandro, il secondogenito della famiglia Serenelli, che aveva 8 anni più di Maria, si invaghì di lei ed in più occasioni cerco di avere approcci di natura sessuale con la piccola Maria. La situazione precipitò il 5 luglio 1902, quando Alessandro, con la scusa di farsi rammendare dei vestiti, attirò Maria dentro casa e cercò di violentarla.

La giovane cercò di difendersi ed allora Alessandro la pugnalò più volte con un punteruolo. Dato che in diverse occasioni era già stato rifiutato, Alessandro aveva infatti deciso che, se Maria non avesse accettato le sue richieste, l’avrebbe uccisa.

Maria venne portata all’Ospedale Orsenigo di Nettuno, dove i medici la operarono nel tentativo di salvarle la vita. Ma purtroppo Maria morì dopo 24 ore di sofferenze per una setticemia conseguente all’intervento. Prima di morire la bambina, parlando con l’Arciprete di Nettuno, Monsignor Temistocle Signori, giunto in ospedale per darle l’estrema unzione visto il peggioramento delle sue condizioni, perdonò il suo aggressore: “Sì, per amore di Gesù, gli perdono e voglio che venga in paradiso con me“.

I funerali della piccola furono celebrati l’8 luglio 1902 nella cappella dell’ospedale ed il suo corpo fu sepolto nel cimitero comunale.

Ben presto iniziò una sorta di devozione nei confronti di questa bambina, soprattutto tra gli strati più umili della popolazione, a cui la stessa Maria Goretti apparteneva. L’11 dicembre 1949 la Congregazione delle Cause dei Santi considerò miracolose due guarigioni, attribuite all’intercessione di Maria Goretti e venne avviato il processo di Santificazione della piccola Maria. Tra le motivazioni della proclamazione della sua santità, ci fu soprattutto il perdono concesso da Maria al suo carnefice, che, dopo aver trascorso 30 anni in carcere per l’omicidio, si convertì al Cristianesimo e si ritirò in convento.

 

 

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