Addio a Luca Serianni, grande professore e linguista

Luca Serianni
Luca Serianni

Luca Serianni

Luca Serianni non ce l’ha fatta. Era stato investito nei giorni scorsi, il 18 luglio, mentre attraversava sulle strisce pedonali ad Ostia. In una strada che molti residenti considerano pericolosa, perché la gente corre troppo. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Prima è stato portato al Grassi di Ostia e poi, proprio per la gravità delle sue condizioni, al San Camillo di Roma. Ma da subito è apparso molto grave e le speranze che potesse farcela erano veramente minime, se non addirittura nulle. Ed ora è arrivata la notizia della morte.

Un grande dispiacere.

Luca Serianni, oltre ad essere un grande linguista, è stato anche un fantastico professore. Io l’ho conosciuto ai tempi dell’Università, quando frequentavo la Facoltà di Lettere alla Sapienza di Roma. Ho fatto l’esame di Storia della Lingua Italiana con lui. Un esame difficile, perché era molto esigente. Ma durante le lezioni era uno di quei professori che ti dava veramente tanto. Ed era sicuramente giusto essere poi esigente all’esame. Uno di quei professori che sapeva trasmetterti la passione per il suo lavoro. Che spiegava in un modo talmente coinvolgente che saresti rimasto ore ad ascoltarlo. Le sue lezioni erano sempre piene… dovevi arrivare con largo anticipo per riuscire a prendere un posto seduto… altrimenti solo posti in piedi.

Nonostante siano passati anni da quell’esame, lo ricordo ancora con piacere. Riusciva a rendere interessante una materia non proprio semplice e che poteva risultare noiosa. Ma lui la rendeva interessante. Un grande insegnante che ci mancherà. Un grande linguista che ha fatto tanto. Mia figlia, alla scuola media, ha il libro di grammatica che è stato scritto da lui.

Siamo tutti un po’ più poveri oggi…“. Questo è uno dei commenti che ho letto alla notizia della sua morte. Ed è veramente così. Perdere queste persone di estrema cultura e anche grandezza da un punto di vista umano fa male. Abbiamo tutti perso qualcosa oggi con la sua scomparsa. Perché aveva solo 74 anni e avrebbe potuto trasmetterci ancora tanto.

Ed invece se ne è andato mentre attraversava sulle strisce. Pare che la signora che lo ha investito abbia detto che era stata accecata da un raggio di sole e non lo ha visto. Per questo l’ha preso in pieno con la sua macchina.

A noi resta il dispiacere. Ho letto tanti commenti e messaggi nei giorni scorsi. Messaggi anche di persone che lo hanno conosciuto come insegnante. E tutti ricordano la sua grande preparazione e il suo atteggiamento, sempre rispettoso verso i suoi studenti. E’ uno di quei professori che ti sanno trasmettere il loro sapere e te lo fanno anche amare. E chiunque lo abbia incrociato nella sua vita oggi ha perso qualcosa. Rimarrà il ricordo dell’esperienza che abbiamo condiviso insieme. E di tutto quello che ci ha lasciato.

Buon viaggio, Professore!

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