autostima

Quando ti senti alla grande ma poi…

| Mamma Bradipa ironica, Senza categoria

Leggenda narra,

che una volta ogni equinozio del solstizio del sole nella luna eclissata abra cadabra, una mamma si svegli e si senta figa e spumeggiante; pensi che la sua vita sia piena di soddisfazioni e di amore  – e decide di vivere appieno la giornata appena iniziata.

Vestendosi non si vede grassa, anzi; i pantaloni aderenti si sono senz’altro ristretti nell’asciugatrice, quei tre addominali che fa una sera sì e 25 no, in effetti – stanno dando i loro frutti – e giura di ricordarsi che al momento dell’installazione dello specchio del bagno, l’addetto le specificò “Signora, guardi che ingrassa molto”.

Passando in salotto, si convince di come l’ordine sia solo per persone ossessive, per non parlare dell’eccessiva pulizia – scavalcando giochi e vestiti sul pavimento – si sente creativa e non incatenata nello stereotipo della donna casa e cucina.
Aprendo il frigo sorride pensando con gioia che le crocchettine di pollo preimpanate e prefritte, ogni tanto, che vuoi che siano.

E addirittura, non si sente nemmeno una sfigata/incompetente/frustrata/fallita perché al momento non lavora.

A guardarla bene, si nota esser preceduta da un alone roseo –  e seguita da farfalle color arcobaleno.

Bellissimo. Stupendo.

MA.

C’è un MA.

Perché se anche voi, venite striturate da 8765 puntate di Lady Bug, saprete benissimo della sfiga della teoria dell’equilibrio dell’universo per cui ad ogni cosa bella, debba corrisponderne una brutta.

E allora, Essa + l’alone rosa + le farfalle, incontreranno nell’ordine:

1) La zia Pinuccia che ti saluta con un “Amore di Zia, come ti vedo bene, stai meglio con quei 2-3 chili in più“!

2) La sua compagna delle medie che ti fa festa al grido di “Daiiiiii aspetti un’altra volta!!!!!”

3) Al supermercato, mentre fa incetta di qualsiasi cosa sia cucinabile con un minuto di microonde, viene fulminata dalla DONNAINFORMAPERFETTACHEMANGIASOLOCOSESANE e che profuma di soia e tofu;

4) E infine, mettendo la spesa nella sua macchina sgangherata, si sente chiamare da una sua ex collega…”Ciao caraaaa…vedo che anche te sei uscita mentre facevi le faccende per fare un po’ di spesa…anche tu riunione senza pausa pranzo oggi?

E niente. Si sentiva ben curata, in forma, magra, easy e up e si ritrova con l’umore e l’aspetto di una cingomma spiaccicata in terra.

E non è mica giusto eh?!?!?

Perchè poi, i giorni che se ti senti una cessa, mai che tu incontri qualcuno che ti dice che sembri per lo meno un bidet! Mai!

E allora l’equilibrio ci deve essere solo a nostro sfavore? E checacchio!

Basta, da oggi SQUILIBRATE E FELICI!!!!!!

 

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La mamma del vicino è sempre più verde

| mamma perfetta, mamme, Senza categoria

La mamma del vicino è sempre più verde!

No, non ho dei vicini Visitors, è solo un modo per dire che tutte le mamme che vedo vicino a me, hanno qualche marcia in più in un senso o nell’altro.

Sono una persona tendenzialmente insicura, cioè molto sicura su certe cose, pochissimo per altre, quindi non insicurissima, ma neanche sicura sicura…ecco, capito no?!

C’è una cosa però in cui indubbiamente, nonostante anni di studio, vengo puntualmente rimandata a settembre: il confronto con le altre mamme.

Perché quando non ho a che fare con nessuno, sono da dieci e lode a sentirmi una Best Mom, ma appena entro nella pratica, ciao.

Arrivo soddisfattissima all’uscita dell’asilo perché sono riuscita a fare un po’ di commissioni con la duenne, mi dico che Yea, posso ormai fare tutto con lei senza troppi problemi; ma poi sento una mamma che ha altri tre figli di zero, uno, due anni e che ha fatto la spesa, un’ora di palestra con loro nel corso “fitness and children viva le mamme abbasso la cellulite” e ha pure pulito i vetri perché era nuvoloso e << sai ho approfittato perché si sa che se li pulisci col sole rimangono gli aloni>> e poi ha cucinato un pranzetto che io riuscirei a preparare -forse- se avessi due giorni a disposizione. E io che per una volta avevo una postura eretta, mi trasformo nella sorella del Gobbo di Notre Dame dalla vergogna.

Mi dico che “Io valgo”, come in una nota pubblicità di prodotti per capelli, quando arrivo a fine giornata con i bimbi malati con febbricola e raffreddore, senza essere caduta in depressione cosmica e poi, mentre assaporo la mia magnificenza, leggo su Facebook chi ha dovuto gestire attacchi di vomito con gittata di due metri o diarree da sembrare dentro ad una fogna e postano una loro foto perfettamente pettinate e truccate, con espressione ottimista e titolo “poteva andare peggio”. Eh????? Peggio?? Tipo che la testa dei tuoi bambini poteva cominciare a girare su se stessa??! E io che al massimo ho soffiato via un po’ di moccio, mi sento d’improvviso l’imbranato anatroccolo.

Mi sento una MadreMigliore quando Giacomo, dopo 373654 volte che gli dico di non strizzare il brick, rovescia sulla bella maglietta fresca di bucato e di stiratura, un litro e mezzo di succo di frutta (non fidatevi dei 200 ml riportati sulla confezione, quando vengono rovesciati sono almeno 780) e io resisto all’estremo desiderio di tirare un urlo ad ultrasuoni capace di far cadere tutte le foglie rimaste sugli alberi; respiro, tiro il freno a mano dell’impulsività, attivo l’airbag dell’empatia e riesco a rimanere calma e ferma ed a fargli pulire (o a fargli credere di averlo fatto) tutto il disastro – ma poi mentre lavo i piatti  carico la lavapiatti, assisto dalla finestra alla scena della mamma più Zen della terra che rimane impassibile e apparentemente serena di fronte al rotolamento tipo cotoletta nel pangrattato del suo duenne in mezzo alla strada; e penso che io al suo posto,  avrei lanciato anatemi a denti stretti e mi sarei messa il mantello dell’invisibilità per un paio di mesi.

In soldoni, arrivo a sera che due giorni su tre, sulla mia fronte spaziosa appare la scritta GAME OVER.

Avete mica qualche “vita” da regalarmi???

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