Mamma Bradipa ironica

Le mamme e…I lamenti

| lamenti, Mamma Bradipa ironica, mamme, Senza categoria

Care Mamme,

 

Quanto vi lamentate? Poco, tanto, per nulla, sempre? E non intendo arrabbiarsi, dico proprio il monologo di uffa, che palle, oimmena… Ecco a voi la mia classificazione di mamme-lamento!

La figlia dei fiori: Non solo non si lamenta, ma è sempre felice e radiosa. I figli dormono 45 minuti per notte (alternati)? E lei bella serena ti dice che ha più tempo per stirare, perché per esempio la notte d’estate è più fresco! Sono due mesi che i bambini si alternano influenze, attaccandole anche a lei e la incontri in farmacia che “Cliomeikap”  dopo averle visto il viso si è messa a fare la commessa di surgelati? E lei serafica ti dice che sta meglio, che ha solo 38.2 e ieri invece aveva 39.4!!!
(Ti stimo sorella).

La goccia che fa traboccare il vaso: Non ai livelli della figlia dei fiori, ma è tendenzialmente sempre serena. Fino a quando Pieruccio suo è stanco e pianta una bizza. Ed allora la terra trema e il cielo si fa scuro. Gli uccelli volano improvvisi e i cani ululano. Comincia a lamentarsi partendo dal 1987 quando la sua compagna di classe le rubò la sua matita preferita e via così fino al 2017. Passano i giorni, cambiano le stagioni e lei è sempre lì, che si lamenta.

La preciclo: Sembra una mamma-lamento non degna di nota, una qualunque. Ed in effetti lo è per circa 20 giorni al mese. Poi per tre-quattro si trasforma in Crudelia Demon. Seppure più sclerata/incazzata, ovviamente si lamenta anche. Principalmente di cretinate tipo che le da’ fastidio come mastichi o quel ticchettio con il braccialetto, o la pettinatura della conduttrice televisiva o la luce della giornata. Viene preceduta da una nuvola di fumo per la velocità dei suoi passi…fuggite finché siete in tempo!

La maratoneta: Questa mamma ha bisogno di tempo per tessere le sue lamentele e per questo la si trova spesso nelle over 45 che hanno figli adolescenti e più tempo per stare sole. Hanno la capacità di lamentarsi di tutto con flemma incredibile; come maratonete, senza mai alzare la voce, durano ore ed ore a sparlare del tempo, della politica, dei giovani d’oggi, della crisi economica, dei vicini di casa e dei parcheggi a pagamento. E attente, come girerete l’angolo, si lamenteranno anche di voi.

La sempre e per sempre: Si lamenta del figlio per ogni cosa e per il suo contrario. Roba che ti verrebbe voglia di adottare ‘sta povera creatura. Quando non cammina: “Uh che palle sempre in braccio!”, quando cammina: “Uh che palle sempre a rincorrerlo”, quando ha due anni :”che stress non socializza”, quando ne ha cinque: “ma perché ti diverti solo se sei con qualche amico?”, quando ha dieci anni: “Eh ma non mangi nulla!” quando ne ha tredici: “Ma la smetti di mangiare in continuazione?”, quando ne ha quattordici: “Ma esci un po’!”, quando ne ha sedici: “Questa casa non è un albergo!”.
Mamme, io vi avviso, prima o poi vi lamenterete per un vaffanculo ricevuto!

 

Comunque Mamme, una cosa è certa: il lamento è sacrosanto, perché come dice Shrek, “Meglio fuori che dentro!”

Se l’articolo ti è piaciuto seguimi anche sulla mia Pagina Facebook

0 comments

La “Mammamnesia”

| amnesia, famiglia, Mamma Bradipa ironica, Mamma Bradipa polemica, Mamma bradipa suggerisce, Mamma Bradipa tenera, mamme, Senza categoria

Care Mamme,

a volte mi capita, quando sistemo dopo cena mentre il Marito pensa ai bambini, di ritrovare cose in giro che avevo usato alle otto di mattina… Cioè più di 12 ore prima. Ogni volta, ancor prima che me lo facciano notare gli altri membri della famiglia, mi dico “Giulia cavolo, ma da stamani possibile tu non abbia avuto tempo? Sei veramente una disordinata-svogliata-bradipona bestiale!”

Non appena partorisco questo pensiero, premo il tasto Rewind del mio cervello e in un attimo, a super velocità, ripercorro tutta la giornata all’indietro e allora scopro che lascio tutto a metà, non per pigrizia, ma per amnesia. Nello specifico la “mammamnesia”, quella che colpisce la maggior parte delle mamme con bambini in età prescolare.

Ma facciamo un esempio pratico:

Per colazione Giacomo mangia quasi sempre pane e marmellata. Ecco che ieri sera, alle 21:00 vedo, lì abbandonato nell’angolo del piano della cucina, il barattolo di marmellata aperto, con il coltello ancora dentro.

Ogni volta mi stupisco di come sia possibile.

Ma poi ripenso alla giornata trascorsa e….

ore 8:00 Giacomo: “Mamma mi fai un panino con la marmellata?”

Vado in cucina.

Nel momento in cui sto spalmando il pane,  sento Aurora che piange e quindi utilizzando il coltello a mo’ di cazzuola, finisco il panino e lo “lancio” a Giacomo.

Corro in camera dalla piccola che stava cercando di chiudere una scatolina col suo ditino nel mezzo…

G.:”Mamma ho fatto cadere la marmellataaaaa mi dai uno tovagliolo che non riesco a prenderloooo”

Corro in sala.

A.:”Mamma neniiiii mamma quettooooo”

Io:”Aurora un attimo dò uno tovagliolo a tuo fratello”

Corro in camera.

G.”Mamma ho finito l’acqua me la riempi per favoreeee”

Corro in sala.

Sento Patapupin pum patatannnn!

Corro in camera.

Tiro su la scatola rovesciata dalla piccola

G.”Mammaaaaa ho un problema vieniiiiiiii”

Corro in sala.

Io:”Giacomo dimmi!”

G.:”Ehm non me lo ricordo!”

A.:”Mammaaaa popo’!”

Cambio la piccola, poi dobbiamo uscire e chi ripassa dalla cucina?!

Torniamo a casa.

 

Io: “A lavarsi le maniiiii, Aurora vieni che ti cambiooooo, Giacomo ti sei lavato le maniiiiii?!”…

Appoggio pane, latte e company sul piano da cucina e la marmellata viene nascosta…Apparecchio, mangiamo, nuova popo’ della piccola, addormenta la piccola, Giacomo vuole montare le costruzioni, sparecchia, (veloce perché vanno montate le costruzioni e aggiungendo ancora roba a coprire la marmellata), monta le costruzioni, carica la lavapiatti, non appena premi “On” ed ecco che sarebbe proprio il momento di sistemare il piano di lavoro, si sveglia Aurora, merenda per entrambi, spazza, raccogli i 8465930 giochi e giochini in terra, ah un po’ di tv (per loro eh!), prepara la cena che siccome viene fatta con cinquemila interruzioni, prepari facendoti spazio “spingendo più in là” quello che c’è nel mezzo, un po’ come quando nei film, devono estrarre un proiettile da un ferito grave e si fanno spazio sul tavolo…arriva il Marito, mangiamo, giochiamo e tatannnnnn! Sono le 21:00.

Ed ecco che la povera marmellata ha finalmente l’attenzione che si merita.

Minuto di silenzio e rispetto per la marmellata.

E per mia mamma, che la prepara con amore ogni estate con 5000°.

E a voi capita mai niente del genere???

 

Se l’articolo ti è piaciuto, seguimi anche sulla mia pagina Diario di una Mamma Bradipa!

0 comments

Lo stramaledettissimo cambio di stagione

| Mamma Bradipa ironica, mamme e primavera

Care Mamme Pigrone,

Chi dice che le mezze stagioni non ci sono più, ha sicuramente chi fa il cambio di stagione al posto suo, perché altrimenti, non lo direbbe.

Per quanto mi riguarda, è una delle cose che odio di più e parlando in giro, non ho mai sentito nessuno che quando è stressato si spara un po’ di cambio armadi per rilassarsi un po’, al posto di un bagno caldo o un film idiota scacciapensieri.

Ognuno lo affronta come meglio crede e solitamente in quattro modi diversi:

1. Le perfette.

Sul comodino tengono sacchetti per il sottovuoto, perché non sia mai che nella notte, si accorgano di qualche capo fuori posto. Tutto è diviso in settori, etichettato, lavato-stirato-profumato-inamidato. Le riconosci perché nella prima giornata primaverile in cui la temperatura si è alzata di 10 gradi in 24 ore e ti trovi con le mamme davanti a scuola, con il piumino sotto al braccio, i capelli arruffati e sudaticci, il trucco appiccicoso e al posto di “Buongiorno” ad una ad una diciamo “O ma che caldo fa oggi!”, Lei arriva col completo primaverile perfetto, scarpe e borsa con i toni neutri da mezza stagione e replica “Ah, io sto benissimo”…Sticazzi!

2. Le organizzate

Loro sanno che l’ultima domenica di marzo e l’ultima di settembre c’è un appuntamento irrimandabile: no, non il cambio dell’ora, ma quello di stagione. L’unica giustificazione a rimandare è costituita da matrimoni (solo di parenti stretti), parti (solo il proprio) e virus gastrointestinale (perché svomitazzare sulla roba appena piegata e riposta non sarebbe carino).

3.Le approssimative

Sono quelle che a parte alcuni capi come maglioni, cappotti e calze a 67748 denari, utilizzano lo stesso abbigliamento tutto l’anno per cui non sono molto coinvolte nel cambio di stagione. Avete presente quelle che d’estate vanno in giro con calzoncini e stivali di camoscio? O con i jeans per andare al mare? O quelle che d’inverno usano le canotte estive con sopra i maglioni? O i giubbini leggerissimi che neanche hanno la chiusura e passano il tempo a tenerli chiusi con le mani? Ecco, quelle.

4.Le Bradipe

(Cioè io). Sono quelle che rimandano e rimandano fino a che non riescono più a chiudere i cassetti pieni di tutte e quattro le stagioni. Che quando fa veramente troppo caldo per la lana, infilano il braccio nel mucchio della roba primaverile e tirano fuori un pezzo di stoffa informe e si autoconvincono che l’avevano messo via già lavato (cosa molto poco probabile) e che non si noterà affatto la non stiratura soprattutto se gesticoleranno molto e metteranno un cappello strano per distogliere lo sguardo dal busto.

Ma questa primavera,  mi son detta: “come posso trasformare la mia pigrizia in furbizia?”

Ed allora ho istituito la quinta categoria, la “O bere o affogare“: si svuota l’armadio tutto d’un fiato, tutto in terra, che se non metti a posto entro sera non puoi andare a dormire perché hai il letto occupato e non puoi uscire di casa perché la rampa di scale è invasa.

E ce l’ho fatta. Tutto e in un solo giorno.

Mi son tolta il pensiero e fino a settembre sono a posto.

Il mio pianerottolo era così e se ce l’ho fatta io, ce la potete fare anche voi!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 Se l’articolo ti è piaciuto, fammi sapere se ci sono argomenti che vorresti che trattassi e seguimi sui social!
Pagina Facebook Profilo Instagram: mamma_bradipa Canale Youtube

2 Comments