Perché sto scrivendo poco sul blog ultimamente

Perché sto scrivendo poco
Perché sto scrivendo poco

Perché sto scrivendo poco

Perché sto scrivendo poco ultimamente? Volevo darvi una spiegazione. Non so se c’è qualcuno se lo ha notato o se lo sta chiedendo, ma comunque sento la necessità di appuntare qualche pensiero, perché mi rendo conto che ultimamente non mi sto dedicando al blog come vorrei. Non ho la testa per farlo. A volte mi sforzo di pubblicare qualcosa, perché non vorrei lasciarlo troppo indietro. Ma in questo periodo non mi sento molto ispirata e allora sto facendo veramente il minimo indispensabile.

Potrei non dirvi nulla, ma preferisco cercare di dare una spiegazione.

Questo 2023 è iniziato male per me. Ed è iniziato male già prima di iniziare. Da quel 30 dicembre, giorno in cui siamo stati convocati in ospedale per parlare con un medico di cure palliative per mio padre. Già sapevo dentro di me che ormai era solo questione di tempo (poco tempo), ma sentirselo dire così chiaramente è stato un colpo che ancora non ho superato. Quel giorno, quel medico ci ha detto che in media pazienti nelle sue condizioni durano 2/3 mesi. Quindi era quello che dovevo immaginare per lui. Non ci è arrivato a 2/3 mesi.

Nel gestionale del blog ho una serie di articoli in bozza, in cui ho raccolto pensieri di questi ultimi due mesi. Quel calvario che ho vissuto in quelle settimane a vederlo così. A vedere che lui, fino all’ultimo, ancora sperava di riprendersi e tornare a casa. Fino agli ultimi giorni in cui probabilmente ha capito che non sarebbe stato così. Finora non li ho pubblicati perché temevo che, in qualche modo, potesse arrivare a leggerli e capire che non c’era nulla da fare. Che poi era un timore piuttosto immotivato, perché solitamente non seguiva questo blog. E poi nelle ultime settimane non aveva voglia di stare al cellulare a navigare su internet.

Però inconsciamente avevo il timore che invece potesse leggere le mie parole. Quelle parole che non gli ho detto perché non potevamo dirgli che aveva i giorni contati… ed ormai era solo questione di (forse) qualche settimana o, nella migliore delle ipotesi, pochi mesi. E così ho raccolto tutti i miei pensieri in una serie di articoli. Adesso potrò pubblicarli, ma ancora non trovo il coraggio di farlo. Forse perché non riesco ancora a rileggere quelle parole senza ritrovarmi a piangere.

E così, nonostante i tanti articoli salvati in bozza e nonostante le altre notizie che potrei scrivere su questo mio blog, per riprendere un po’ quella normalità di prima, mi ritrovo bloccata. Demotivata. Senza voglia di fare. E per questo sto un po’ tralasciando questo mio blog. Sento di non aver vissuto fino in fondo il lutto. Probabilmente perché non ne ho avuto modo più di tanto. 3 giorni di congedo dal lavoro sono trascorsi in un attimo, presi dalle tante cose da organizzare in quei giorni. E poi ho ricominciato la mia solita vita. Cercando di andare avanti nonostante tutto. Mentre avrei solo voglia di partire per qualche mese. Andarmene lontano da tutto e tutti. In un posto in cui nessuno mi conosce. Ma non si può.

Però qualcosa è cambiato. Qualcosa che devo ancora elaborare bene. E ci sta andando di mezzo il blog. So che tornerò. Perché torno sempre. E perché mi sforzerò di tornare a scrivere senza piangere sulla tastiera. Ma per ora rimando la pubblicazione di tutti quei miei pensieri. E non so bene cosa pubblicare. Forse perché, anche se sembra che abbia ripreso la mia vita, dentro di me sto ancora male, anche se non lo do a vedere. E non riesco a concentrarmi come vorrei. E a vivere queste giornate con la spensieratezza di prima.

Ci vuole tempo… Dicono. È passato solo un mese in fondo. Ma per ora non ho molta voglia di pensare o di fare. Anche se poi mi ritrovo, alla fine, a fare cose (o almeno ci provo), ma non riesco a goderne fino in fondo. Manca quella serenità che spero di ritrovare…

Ecco perché sto scrivendo poco…

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

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