Cena coi prof
Cena coi prof di fine anno: sì o no?
Vi racconto una storia… C’è una ragazzina di 13 anni, che chiameremo Giulia (il vero nome è un altro, ma manteniamo la privacy). Giulia è una che se la comanda in classe. Non ho ancora capito cos’abbia di così speciale. Ma è una capetta. Una che fa il brutto e il cattivo tempo. Una che raccoglie attorno a sé molte persone.
Giulia lo scorso anno ha alzato una polemica assurda perché non voleva che nessun genitore si fermasse alla cena di classe di fine anno (mangiando a un altro tavolo e non con loro), perché loro sono grandi e non hanno bisogno dei badanti. Giulia, a quei pochi che le avevano risposto che non gli cambiava nulla se qualche genitore si fermava a mangiare lì, rispondeva che potevano restarsene a casa con i genitori invece di rovinare la serata a tutti. Alla fine lo scorso anno è finita che nessun genitore è rimasto a cena, ma quelli della pizzeria hanno chiesto di tornare al massimo dopo una quarantina di minuti, perché non volevano prendersi la responsabilità di avere una tavolata di ragazzini si 12/13 anni senza alcun adulto nelle vicinanze. E così è finita che Giulia ha cenato con i suoi compagni di classe, con una schiera di genitori in piedi ad aspettarli che li guardavano a pochi metri di distanza. Sarebbe stato meglio prendere un tavolo e mangiare lì.
Quest’anno Giulia ha ricominciato con le sue cose. Ha deciso che non voleva assolutamente fare una cena di fine anno con i professori, anche se questo è l’ultimo anno insieme. La cena doveva essere solo tra loro ragazzi. Assolutamente senza genitori e soprattutto senza genitori. E per questo nel gruppo Whatsapp di classe ha aperto un sondaggio “Professori, sì o no?”, dicendo chiaramente che lei non li voleva. Ovviamente quelle 6/7 ragazze che la seguono e fanno tutto quello che dice, le hanno dato ragione, votando no al sondaggio. E così hanno deciso in 8 che la cena sarebbe stata da soli. E il giorno dopo hanno detto ad una ragazza della classe di chiamare la pizzeria per prenotare un tavolo solo per loro ragazzi per la sera dell’ultimo giorno di scuola. Senza nemmeno chiedere agli altri della classe se gli andava bene farla quella sera o in quella pizzeria. Hanno deciso in 2 o 3 e poi lo hanno comunicato agli altri a cosa fatta.
A questo punto la svolta. Alcuni genitori, a cui farebbe piacere fare una cena di classe anche con i professori, si sono messi all’opera per organizzarla. E la voce è arrivata fino a Giulia, che una mattina si è svegliata e se ne è uscita dicendo che la cena con i professori dovrebbero farla solo loro ragazzi, senza genitori. Ed è partito un nuovo sondaggio: cena coi prof senza genitori, sì o no? Da qui poi è partita la solita polemica sterile sul fatto che loro sono grandi, non hanno bisogno dei grandi per fare una cena con gli insegnanti. Che se vengono i genitori loro non vanno. Che con i genitori è troppo imbarazzante. E che non sono liberi di godersi la serata se ci sono anche i genitori. Fino ad arrivare ad assurdità come che ai genitori non interessa minimamente andare a cena con i prof ma ci vogliono andare solo per controllare i figli. E si chiude in bellezza con l’idea che ci sono alcuni che amano così tanto i propri genitori da volerseli portare addirittura alla cena di classe con i professori. Ed ovviamente questa, per Giulia, è una cosa vergognosa, indecente, terrificante.
Ed ovviamente la maggior parte dei genitori ha seguito la richiesta dei figli, sostenendo che non sarebbero venuti alla cena, ma li avrebbero mandati da soli. Non sia mai che si faccia qualcosa contro il volere di questi poveri ragazzi. E la cosa bella è che Giulia scriveva nel gruppo di classe dicendo che qualcuno avrebbe dovuto dire ai propri genitori di dire agli altri che i ragazzi non li volevano. Ma ovviamente Giulia non osava andare dalla madre a dirle di dire agli altri genitori che i ragazzi non li volevano alla cena. Preferiva andasse avanti qualcun altro.
E così ad un certo punto siamo rimasti in 5 o 6 genitori a voler partecipare a questa cena. Ma a questo punto arriviamo ad un’altra svolta. Perché l’insegnante di italiano è venuta a sapere che tra i genitori c’era stata poca partecipazione, dato che molti ragazzi gli avevano detto di non andare. Ed in classe ha detto apertamente ai ragazzi che loro insegnanti volevano fare una cena di fine anno con studenti e genitori, tutti insieme. A quel punto solo in due hanno provato a dirle di no, che era meglio senza genitori. Ma lei è stata irremovibile.
Ed una volta comunicato anche ai genitori che questo era il desiderio degli insegnanti, a quel punto tutti i genitori, esclusi solo 3/4, si sono prenotati per partecipare a questa cena.
Cara Giulia, puoi dormire sonni tranquilli. A me non interessa minimamente chi sei o quello che fai. Se vengo alla cena non è certo per controllare te o per non farti divertire. Per me puoi fare quello che ti pare. Io vengo alla cena semplicemente perché mi fa piacere trascorrere una serata con quelli che sono stati gli insegnanti di mia figlia per 3 anni. Tu sei veramente l’ultimo dei miei pensieri… anzi, non ti penso proprio. E se a te trascorrere una serata in pizzeria con i tuoi genitori sembra la cosa peggiore che ti possa capitare, mi dispiace per i tuoi genitori, che magari pensano anche di aver un buon rapporto con te. Ma di certo non è un mio problema.
Goditi questa serata e cerca di farti meno problemi!
Foto di Sarda_Bamberg da Pixabay