allattamento

5 argomenti su cui è impossibile non ricevere consigli non richiesti

| Mamma Bradipa ironica, Senza categoria

Quando si diventa mamme, spesso, sembra di sbagliare qualsiasi cosa.

Ok ci sono gli ormoni, il cambiamento totale di vita, la stanchezza ecc ecc, ma a pensarci bene, la goccia che spesso fa traboccare il vaso dell’insicurezza, sono i commenti di quelle persone che ti devono criticare per forza.

Non ascoltano ciò che dici, ma partono dal presupposto che sia meglio il contrario di ciò che fai. Così, per il gene del “TiVoglioRompereLeScatolePerSport”.
Potremmo mandarle in tilt mettendo loro davanti due cloni che fanno contemporaneamente cose opposte, ma ahimè non è possibile.

Quindi? Quindi bisogna prenderne coscienza e farci una bella protezione psicologica imbellettata esternamente da “Sì sì hai ragione”, ma dall’interno indistruttibile di “Faccio come cavolaccio pare a me”.

Ci sono vari argomenti su cui queste tipologie di persone vanno a nozze e che non saranno d’accordo con voi a prescindere. Ne ho presi ad esempio 5:

Allattamento:

Se lo allatti al seno: “Sei sicura di avere abbastanza latte?”, “Non lo attaccherai troppo spesso?”, “Piange, perché non lo allatti?”. Se lo allatti al biberon: “Oh peccato che tu non possa vivere il meraviglioso periodo dell’allattamento”, “Non hai paura che non possa stabilirsi un vero legame tra voi?”, “Ah, non avevi voglia di fare qualche sacrificio eh?!”.

 

Vizi:

Se accorri mentre piange, dorme nel lettone e lo tieni in braccio ogni volta che lo desidera, lo vizierai per sempre. Se sta piangendo perché gli hai detto di no per un motivo validissimo, ama dormire a stella nel suo lettino e invece che in braccio se la spassa nella carrozzina, sei una madre che non ha voglia di prendersi cura di suo figlio.

 

Cibo:

Se fai lo svezzamento classico: “Ma lo sai che questo metodo è superato? Ma sei rimasta agli anni ’80!”, “Guarda che poi non esci più dal vortice delle pappine eh!”, “Ah se vieni a cena da noi, spero bene che tu lo faccia mangiare le stesse nostre cose, non fare l’antica!”. Se fai l’autosvezzamento: “Cosaaaaa???? Ma sei matta??? Ha bisogno delle sue pappette!”, “E’ pericolosissimo si può strozzare!!!”, “Ma cos’è tutta questa voglia di essere moderni???”

Nido:

Se il bambino va al nido, comprometterà per sempre il suo sistema immunitario ammalandosi troppo e sei una madre degenere perché non lo lasci ai nonni. Se non va al nido, sbagli, perché i bambini hanno bisogno di stare con i bambini e dopo diventerà un inguaribile mammone.

 

Malanni:

Se tuo figlio si ammala sempre: “Ovvio lo copri troppo!”, “Perché lo tieni sempre in casa!”, “Te l’avevo detto di non farlo uscire ieri!”. Se tuo figlio non si ammala mai: “Secondo me tuo figlio non sta bene perché i bimbi piccoli devono ammalarsi!”, “Poi vedrai che si ammala una volta fortissimo e son guai!”, “Non sarà mica per quegli integratori strani che gli dai?”

 

Morale della favola? Mamme ascoltate le vostre emozioni e fidatevi di voi stesse!

(Ovviamente rivolgersi al ginecologo-ostetrica-pediatra per ciò che riguarda l’ambito medico)

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Le mamme e… L’allattamento

| allattamento, mamme, Senza categoria

Care Mamme,

attenzione attenzione articolo ironico!

Lo sapete che il mercoledì sono di categorie quindi vi tocca. In più vi tocca anche con uno degli argomenti più spinosi in generale, figuriamoci se categorizzato!!!

Quindi inforcate i vostri occhiali con lenti scherzose e sbruffone e 3,2,1…GO!

La “Testimonial”. Questa mamma la riconosci perché ha messo in lista nascita 56 tipi di biberon: anti colica,  anti reflusso e persino anti zanzare. 32 sterilizzatori: a freddo, a caldo, da viaggio, di riserva, di riserva della riserva. Porta con sé dosi di latte artificiale come se dovesse partire per un’isola deserta per un anno – e in tenuta da spia, gira per i vari supermercati, cercando di scovare le offerte più vantaggiose di tutto ciò che gira intorno a biberon, latte e tettarelle. Quando è l’ora della poppata, deve seguire una serie di innumerevoli passaggi, roba che i cecchini con i fucili da 538392 pezzi da montare, seguono un corso da lei per imparare a velocizzarsi.

La “DiTetta-DiMucca-anchediElefante”. Questa mamma è la più scialla di tutte. Latte artificiale, latte di mamma, latte di mucca e pure quello di qualsiasi altro mammifero. Leggenda narra che qualcuno l’ha vista dare anche uno Spritz. In giro porta solo se stessa e la sua anima (ah no, pure il bambino) e quindi la riconosci perché in giro indossa outfit da “Mi è suonato l’allarme antincendio e esco così come ero in casa”.

La “coltellino svizzero” Pronta ad ogni evenienza. Non ha due seni, ma 5 accessori “seniformi”. In uno esce il latte di mamma, negli altri quattro latte artificiale, latte di soia, latte di mandorla e pure il latte struccante per occhi che non si sa mai. E’ corredata di ogni possibile accessorio: dalla mantellina per l’allattamento, allo scalda biberon ad energia solare ed ovviamente anche ogni genere di vitamina ed integratore per mamma e bambino. Non dimentichiamo la sedia pieghevole da borsa per stare comode in ogni occasione.

La “TettaIsTheBest”. Questa mamma  la riconosci perché anche se non siete amiche e per la strada le chiedi semplicemente che ore siano, troverà sicuramente il modo di parlarti dei benefici dell’allattamento al seno. Su Facebook sono iscritte a gruppi come “allatta anche tu fino a che non si fidanza”e “Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu, ma il latte di mamma è bello ancor di più”. In più, per qualsiasi problema del bambino o della mamma, il suo latte fa miracoli: lenisce, pulisce, idrata, leviga. Voi mamme fashion che usate ad esempio, l’acqua micellare, non capite nulla.

E voi a quale somigliate di più?

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Allattamento: sono fatti miei!

| allattamento, educazione, mamme, Senza categoria

Care Mamme ,

oggi vi faccio un indovinello:

qual è la domanda più gettonata che viene fatta da una persona di sesso femminile, ad una mamma con un lattante, subito dopo “che bello, come si chiama? Quanto tempo ha suo figlio?”

La domanda che ti fanno tutte: la vicina di casa, la tua ex professoressa delle medie, la cassiera del supermercato e perfino qualche perfetta sconosciuta?

La domanda alla quale non appena hai risposto ti rimane un senso di “machecacchioglienefrega” addosso?

LO ALLATTI TUUUUUUUUUUUU?????!!!!!!!!!!!!!!!!

 

E io proprio non ci arrivo a capire cosa cavolo gliene frega alla gente. Spiegatemelo se voi lo sapete.

Di quale informazione si arricchiscono e ricercano con tanta bramosia!

Solo io li considero fatti miei? Solo a me sembra una cosa privata?

Come se ti fermassero per la strada e ti chiedessero “Scusi ma lei è regolare o stitica?”

E non parlo di parenti, amici o conoscenti stretti, con cui una chiacchiera tira l’altra (e magari di cacca ne parliamo per davvero!)

Dico persone che ti salutano solo per educazione, ma con cui da anni non spiccichi parola o che addirittura proprio non conosci.

Per esempio una di quelle donnine tra i 70 e gli 80, impiccione e una via di mezzo tra “che sagoma” e “come me la spiccico di dosso questa”. Concentratevi. Ognuno di noi ne incontra periodicamente almeno una.

“Dio lo benedica, che guanciotte, lo allatta lei?”

Oppure le coetanee che ti hanno un po’ sulle palle. Tu e loro vi dicevate al massimo “ciao” con sorriso fintissimo. Poi partorisci ed allora si allungano automaticamente le “o” del Ciao che ti costringono per lo meno a fermarti.

“Ciao bella, ti vedo bene! Che bel bimbo! Ma quanto ha! L’allatti tu?”

Ma per lo meno, a queste due tipologie, di solito non gliene frega granché della tua risposta. Hanno proprio questa sfrenata curiosità punto e basta. Forse hanno una lista di persone a cui l’hanno chiesto e a 1000 vincono una trapunta matrimoniale o una trousse di trucchi.

La peggior categoria però è formata da quelle che gliene frega eccome.

Che pendono dalle tue labbra, per scattare con il commento appena tu pronunci la “S” di Sì o la “N” di No.

E se dici sì, il 90% delle volte te la cavi con un “Brava brava è il nettare degli Dei” (E comunque son fatti miei anche se approvi).

Ma se dici no. Se dici no!!!!!!!!!!!! Allora arrivano gli sguardi compassionevoli o punitivi e le frasi più o meno stronze: “No dai perché?” “Uh mi dispiaceeeee!” “No ma devi insistere!

Insomma, io dopo più di cinque anni, ancora non ho capito perché la gente lo chieda, ma su cosa sarebbe meglio rispondere, un’idea me la sono fatta e tiro in ballo addirittura Raz Degan!

Ve la ricordate quella famosa pubblicità?!

 

 

 

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