La mia esperienza con l’allattamento

La mia esperienza con l’allattamento
ho trovato on line questa bellissima immagine e me ne sono subito innamorata! Complimenti all’artista!

La mia esperienza con l’allattamento

Si, avevo fatto il corso pre parto, ed ero informata sull’importanza di iniziare bene con l’allattamento e di portarlo avanti il più a lungo possibile. Ma non è stato mica semplice!!

Mi ricordo che al corso si esaltava la bellezza e l’intensità di questo momento speciale tra mamma e bambino, l’importanza del contatto pelle a pelle e poi dell’odore, degli sguardi… e io mi aspettavo una cosa fantastica, aspettavo di perdermi nei suoi occhi, nel suo profumo…ma la realtà è che all’inizio è stata veramente dura! I capezzoli ovviamente si devono abituare alla suzione che, se pur impostata correttamente, non è un’azione molto piacevole e rilassante! In più inizialmente non riuscivo nemmeno a stare ben seduta e quindi tutto era reso più difficoltoso dalle strambe posizioni in cui attaccavo il mio cucciolo!

Quindi mamme o pancine che mi leggete sappiate che non siete le uniche a vivere il momento della poppata con un po’ di tensione!

Ma tranquille, tutto passa e dopo qualche tempo diventerà davvero un momento speciale tra voi e il vostro bimbo💖

 

Le difficoltà che ho incontrato e come le ho risolte:

  • La prima difficoltà è dovuta ad una mia conformazione fisica: non avendo un capezzolo molto sporgente appena nato Chris non riusciva ad attaccarsi bene. Ho risolto con dei paracapezzoli in silicone della Medela.
    paracapezzoli
    Li ho usati per il primo mese, e poi pian piano li ho tolti, facendolo iniziare con quelli la poppata e togliendoli dopo un po! Me li aveva fatti usare una delle infermiere in ospedale (per fortuna!) e poi li ho ricomprato per usarli a casa. Ho provato anche quelli della chicco ma non mi sono piaciuti affatto. Quando Chris aveva 1mese e mezzo li ho tolti del tutto e devo dire che forse era diventata più una mia questione psicologica che una reale necessità.
  • Altra importantissima alleata è stata la crema Purelan della Medela alla lanolina per i capezzoli.

Purelan-100-crema-37grContro le ragadi mi ha aiutato tantissimo: la mettevo subito dopo la poppata (dopo aver fatto leggermente asciugare il capezzolo massaggiato lievemente con qualche goccia di latte materno che ha comunque una funzione “guarente”) e non c’era necessità di lavarsi prima della poppata successiva.

 

  • A me per fortuna è successo solo una volta, ma può capitare di avere un ingorgo mammario: per svariati motivi (seno troppo pieno, suzione sbagliata, infezioni) viene ostruito un dotto del seno, e in una zona più o meno ampia si ha gonfiore, dolore al tatto ed eventualmente arrossamento. E’ molto fastidioso, io sono stata una giornata senza poter abbracciare Chris dal dolore (per fortuna era sabato e c’era mio marito!), ma con una bella doccia calda, borsa dell’acqua calda sul seno e qualche massaggio circolare dall’esterno verso il capezzolo sono riuscita a risolvere con la poppata della sera!

 

  • Ancora, altro mio dubbio amletico (soprattutto per chi come me è al primo figlio): chissà se Chris mangia abbastanza 😦! Produrrò abbastanza latte? All’inizio non riuscivo a rendermi conto se potesse bastargli o meno, in più la sera Chris piangeva sempre e non sapevo dove sbattere la testa tra il dolore dei punti, la mancanza di sonno e lui che era perennemente attaccato al seno (che ovviamente mi faceva male!). La montata lattea c’era stata e quindi dall’ospedale mi avevano dimesso con “allattamento a richiesta”. Punto. Senza aggiungere altro. Senza darmi un piano B nel caso ci fosse stato bisogno. Non nego che mi sentivo un po’ demoralizzata perché non riuscivo a dare abbastanza al mio cucciolo. Che sensazione strana! Quindi ho chiamato subito quella che ora è la pediatra di Chris che per fortuna mi ha rincuorato dandomi una soluzione che per me è stata basilare!
      Molto semplicemente (dico ora, ma non allora!) mi disse “pesa il bimbo prima e dopo ogni poppata e vedi quanto latte prende. Se non è abbastanza dai un po’ di latte artificiale in aggiunta. Crescono tutti i bimbi, anche quelli allattati al biberon, ma l’importante è la sanità mentale della madre!” 😁

E in effetti era verissimo!

Inizialmente davo un po’ di aggiunta di latte artificiale quasi dopo ogni poppata (30 ml ogni volta), ma per non diventare ulteriormente pazza ci siamo assestati a prendere una poppata intera di solo latte artificiale, la sera per “cena” diciamo! In questo modo io mi riposavo sia mentalmente dall’impegno di doverlo allattare sia fisicamente, e lui aveva un bel pasto soddisfacente! 😄

Il calcolo che ho fatto io è questo: il peso del bambino diviso 10 più 200ml, ottenendo così la quantità di latte che è necessaria nelle 24 ore, da dividere poi nelle diverse poppate. Ad esempio: Christian ad una settimana pesava 3,450 kg, quindi: 3450/10= 345 —> 345 + 200 = 545 ml di latte al giorno; considerando che solitamente le poppate sono 8, dovevo dare circa 70 ml a poppata.

In questo modo ho continuato l’allattamento fino ad oggi (5 mesi), e tra un mese inizieremo lo svezzamento!
Vi racconterò le mie impressioni e la mia esperienza con le pappe giorno per giorno, se vi andrà di seguirmi!  😉

Un bacetto!

Lory

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5 Risposte a “La mia esperienza con l’allattamento”

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  2. As I recall from the training, the significance of skin-to-skin contact is highlighted, followed by the aroma, the glances, and so forth, amplifying the intensity of this priceless moment between mother and newborn.

  3. The importance of skin-to-skin contact, followed by the scent, the glances, and so on, is emphasized, and the intensity of this precious moment between mother and infant is magnified, as I recall from the training.

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